Si fece notte, Sirius e Remus sgattaiolarono fuori dalla scuola passando inosservati, da uno dei tanti passaggi segreti che avevano scoperto insieme a James e Peter. Arrivarono appena in tempo nel cuore della Foresta Proibita, quando Remus sentì una fitta lancinante al petto; aveva preso le sue medicine ma ormai cominciavano quasi a non fare più effetto, ne era diventato assuefatto e il risultato era quasi nullo, più volte si era ripetuto di doverne trovare delle nuove, ma non era così semplice.
In poco tempo si trasformò e Felpato doveva tenere la cosa sotto controllo così decise di prendere le sue sembianze di cane e stargli vicino, così come faceva sempre in quelle occasioni insieme a James e Peter.
Quella notte fu particolarmente dolorosa per entrambi.Fortunatamente la mattina dopo era una domenica d'inverno, nessuno avrebbe fatto molto coso alla loro assenza nei letti del dormitorio e per quel giorno non avevano lezioni, quindi erano piuttosto fortunati.
Si svegliarono entrambi ai piedi di un grosso albero, il sole stava albeggiando.
Sirius aveva una grossa ferita sul braccio, ma non era molto profonda, nemmeno il dolore era molto, anzi alla vista sembrava molto peggio di quanto non fosse in realtà.
Quando Lunastorta aprì gli occhi e notò al ferità dell'amico si allarmò e allontanò di scatto facendo un gran rumore.
"Sir...io non volevo!!"
"Shh, non ti preoccupare lo so"
Rispose Felpato con voce calma, sapeva che Remus non l'aveva fatto di proposito, sicuramente non avrebbe mai potuto incolparlo per quello. Poi si sollevò da terra continuando a tenere la schiena appoggiata all'albero.
Lupin però non sembrava soddisfatto, iniziò una sciorinata di parole irrefrenabile, scuse, giustificazioni, e ancora scuse. Non riusciva a capacitarsi di aver fatto del male proprio a Sirius: la persona più importante della sua vita. Non lo aveva mai detto a nessuno - e a fatica lo aveva ammesso a se stesso - ma adesso.. adesso che lo vedeva sanguinare per colpa sua i sensi di colpa iniziarono a lacerarlo.
Felpato provò a zittirlo ma non c'era modo, Remus continuava a parlare, anche piuttosto frettolosamente, come se non stesse nemmeno respirando. Non riusciva a perdonarsi quello che aveva fatto.
Sirius non aveva scelta, voleva zittirlo ad ogni costo e fargli capire che non era successo niente di grave.
Non avrebbe voluto che succedesse così, aveva già programmato tutto nei minimi dettagli, avrebbe voluto portarlo sulla Torre di Astrononia, per una volta fare il romantico di turno, per fargli capire quanto fosse importante, e solo in quel momento l'avrebbe baciato. Ma ma non c'era altro sistema per farlo calmare, le soluzioni erano due: baciarlo o tirargli uno schiaffo, e tutti sapevano che Sirius non avrebbe mai avuto il coraggio e la forza di alzare un solo dito con Remus.
Si avventò sull'amico, prendendogli il volto tra le mani e fissando i propri occhi dritti nei suoi."Tu parli troppo..."
Furono tre parole, dette con voce bassa e leggermente languida e poi la distanza tra loro cessò in un baleno, il ragazzo premette le sue labbra su quelle dell'altro diciassettenne, Remus per un attimo restò sconvolto da quel gesto, non avrebbe mai creduto che Sirius potesse farlo, lui era l'affascinante Sirius Black, il ragazzo più desiderato di tutti, e adesso quel ragazzo lo stava baciando.
Non gli sembrava nemmeno una cosa possibile, non poteva essere reale.Remus ci mise svariati secondi prima di realizzare la cosa, nel frattempo Felpato si era staccato dalle sue labbra, avvertendo che l'altro non aveva ricambiato il bacio si era sentito uno stupido, si era abbandonato a delle sensazioni che avrebbero potuto per sempre rovinare la loro amicizia.
Lasciò la presa dal suo volto e fece ricadere le mani lungo i fianchi.
"...Scusa non dovevo, ma non volevi deciderti a stare zitto."
Bugia spudorata, quella del farlo stare zitto era solo una scusa, in realtà voleva baciarlo con ogni fibra del proprio essere.
Biascicò quelle parole e si voltò per andare via, non poteva sostenere lo sguardo dell'amico in quel momento, anche se aveva paura di non poterlo più definire "amico"."Sirius..."
La voce di Remus era tremolante, sembrava non avere la forza di fare niente, infatti era lì, immobile nel mezzo del bosco, ancora un po' appoggiato, malamente, al tronco di prima.
Sirius si voltò immediatamente verso di lui con occhi così carichi di speranza come non ne aveva mai avuti, sperava solo che Remus gli dicesse di rimanere ancora con lui, che gli chiedesse di baciarlo di nuovo, che non ce l'avesse con lui. E così fu.
"Non andare via..."
La voce di Lunastorta era diventata quasi una supplica e, a quel suono melodioso, sul volto di Sirius era apparso un leggero sorriso, non se lo era fatto ripetere una seconda volta, si era avvicinato di nuovo a lui e con foga lo aveva baciato di nuovo, anche se avrebbe voluto farlo dolcemente.
I vestiti di Remus erano lacerati dalla trasformazione avvenuta la notte precedente, lasciando intravedere alcune piccole porzioni di pelle: il corpo candido di Remus era così invitante che Sirius non riuscì proprio a controllarsi.
Angolo dell'autrice:
Ecco qui il secondo capitolo, finalmente anche questo è riuscito a passare la revisione.
Ci tengo ad avvisare che il rating del prossimo capitolo è rosso e verrà descritto un rapporto sessuale fra due ragazzi, ovviamente Remus e Sirius, ma questo ormai l'avrete capito, quindi spero vivamente che la cosa non infastidisca nessuno, comunque spero che vi piaccia e che anche questo vi sia piaciuto.Mi raccomando, leggete, votate e magari lasciate anche un commento, quelli fanno sempre piacere, soprattutto perché con la revisione si sono persi i commenti precedenti.
A presto, Marti.♡
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It was a friendship, it became a secret. ( IN REVISIONE )
FanfictionSTORIA IN REVISIONE. Questa fanfiction è stata scritta quando ero molto piccola e sinceramente non mi piace più, ci sono tante cose che voglio modificare quindi verranno presto cambiate. Sirius Black era sempre stato un ragazzo spudorato, senza ver...