12 - 愛らしい

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SHOTA'S POV

ed eccomi qui.

seduto al banco di scuola a non fare niente dopo aver pensato alla sessione 'videogames' con keeho di ieri sera.

però volevo un attimo mettermi d'accordo con me stesso su quest'ultimo.

quando mi trovavo in situazioni che coinvolgevano anche lui, sentivo i miei sentimenti saltellare per tutto il mio cuoricino felici e contenti

'keeho', era l'unico nome che mi veniva in mente in qualsiasi momento

'keeho', era l'unica persona che c'è costantemente per me quando ne ho bisogno

che mi piaccia keeho, non lo so, o almeno, credo di si.

decisi di andargli a parlare per un pochino dopo la scuola e proporgli di andare a fare una passeggiata, volevo solamente chiarire quello che provavo.

<oi keeho ti ho trovato> lo raggiunsi correndo nel corridoio e costui chiuse l'armadietto per guardarmi dritto in faccia

<tutto bene perchè hai corso?> mi chiese

<tutto bene, però ti volevo chiedere se dopo la scuola vorresti uscire con me> mi uscì tutto così naturale, non sapevo neanche io il perchè mi uscì tutto così di fretta, perchè, se mi permettete, quel 'vuoi uscire con me' suonava al quanto male

ma per mia fortuna il ragazzo annui alla mia proposta...

-

dopo essere uscito da ben due ore di matematica, era arrivato il momento,
'momento', lo definì così dato che ero più nervoso del solito

<allora andiamo?> sorrise keeho

<si, certo>

<vuoi prendere qualcosa da mangiare, o..?> disse mentre ci incamminammo

<in realtà non lo so, se hai fame prendiamo del cibo, non ci penso due volte> risposi con molta sincerità

ed ecco che keeho diede come opzione il minimarket.

non so quanto potesse essere 'bella' come opzione ma non esitai, così andammo al minimarket

<uhhh prendi quelle, quelle!>
guardai il ragazzo che era così eccitato a prendere varie cose al cioccolato dallo scaffale che sembrava un bambino

<keeho! calmati! andiamo in cassa> le mie parole non risultarono fredde, stavo puramente scherzando mentre lo dissi

<non posso, è la gioia che mi fa questo> disse continuando a mangiare una volta usciti dal negozietto

<ti piace proprio eh?> gli dissi sorridendo

<è molto vecchio il posto, ci venivo con mia madre> rispose con un sorriso e a giudicare dal suo sguardo al quanto tenero

<e comunque sei sporco di cioccolato sotto al labbro inferiore>

porse la sua mano sul mio,
mio
labbro e inizio a pulire con il dito

<pulito!>

<grazie keeho>

ero più imbarazzato di qualunque altra cosa sulla faccia della terra.

<e per cosa? haha>

<per tutto quello che fai per me, da aggiungere anche a casa>

<e di che?.. sei adorabile> mi disse sorridendo continuando a camminare

in quel momento mi si era gelato il sangue

aveva per caso detto che ero adorabile?

non potevo urlare dalla gioia, ma ahimè, l'avrei fatto

life changing ; keesoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora