Le strade parigine erano piuttosto affollate, si vedevano persone che passeggiavano, automobili, tram...John Wersenbourgh stava passeggiando verso il suo bar preferito, avrebbe potuto anche andarci in carrozza, ma dal momento che distava poco preferiva andarci a piedi.Si stava per sedere, quando vide che qualcosa di strano stava succedendo ad un fioraio.Vide ad un tratto una ragazza avvicinarsi e tornare fuori una macchina fotografica, non sapeva perchè quella ragazza lo avesse fatto, non stava succedendo niente... Il garzone del fioraio ad un tratto fece cadere un grosso vaso con delle rose, il vaso si infranse a terra e le rose schizzarono una donna che stava passando di lì, in tutto quel frangente il garzone aveva assunto un'aria preoccupata, la donna si era scostata in un attimo... la ragazza girò la manopola di ottone della macchina, continuando ad avanzare...Marinette aveva un'espressione incredibilmente concentrata, eppure era riuscita a catturare l'immagine...La ragazza aveva visto come in anticipo quello che sarebbe successo, aveva messo la macchina all'occhio con un gesto veloce e discreto... come aveva premuto il tasto di scatto il rumore era come scomparso, mentre tutto si era fermato per un'istante, quindi in un secondo tutto quanto era tornato a muoversi come prima.La ragazza guardò la ghiera sotto il pomello di ottone e pensò: "Ed il quinto è andato."John rimase con la tazza in mano, guardò il giornale ed avvicinò la tazza alle labbra quando sentì un rumore meccanico e riuscì solamente a vedere la ragazza che si allontanava, girando la manopola d'ottone.Pagò in fretta e furia, si alzò dal tavolino e cercò di raggiungerla ma ella era come scomparsa nella folla... era incredibile come riuscisse ad essere discreta e silenziosa senza che nessuno si accorgesse della sua presenza. Lui si era accorto di lei solo in maniera casuale, altrimenti non la avrebbe notata affatto.Cercò in giro per la strada, cercando di capacitarsi... quindi raggiunse un parco pubblico e la vide... si avvicinò a lei correndo e tenendosi ben salto il cappello a cilindro sula testa disse: "Scusatemi, signorina... vi ho visto fare delle fotografie..."Marinette arrossì un attimo e rispose: "Scusatemi se vi ho importunato...""No, no, niente affatto." Rispose lui, con una vena di imbarazzo: "Mi siete parsa parecchio... a vostro agio... sono John Wersenbourgh."Lei rispose: "Io sono Marinette Bedieau... molto piacere."John rispose: "Bedieau? Siete figlia di Madame Bediau? L'ideatrice del Ponte transoceanico?"Marinette rispose: "Si... suo padre invece è il noto industriale..."John disse, ancora piuttosto impacciato: "Se siete interessata... ehm... qui ho un biglietto da visita per..."Lei prese il bigliettino decorato e disse: "Oh cielo! Il club di fotografia degli Argentari! Lei è iscritto?""Eccome... c'è una riunione domani, sarei grato se voi partecipaste. Sarebbe anche bello portaste con voi delle stampe." Concluse l'uomo con un sorriso, quindi disse: "Bene... ehm... si è fatto tardi, è meglio che prosegua, non vorrei far attendere i miei amici."L'uomo si stava allontanando quando Marinette disse, rossa in viso: "Club... fotografia... DEVO CERCARE DELLE STAMPE!"
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Poème
General FictionStoria che parla di una ragazza figlia di una grande industriale Francese. Questa ragazza verrà invitata ad un club di fotografia e l'adesione a questo club comporterà sorprese e vicissitudini.