La fine di Jin Guangshan

213 11 4
                                    


Xue Yang

Per Xue Yang, infiltrarsi nel Clan Jin era stato ancora più facile che entrare nelle città di Gusu: l'ingresso al clan Lan, con tutte le sue regole e l'elevato livello di sicurezza delle isole, a meno che non si fosse invitati dall'interno, come era successo a Meng Yao, era particolarmente complesso, ma le terre Lan al di sotto delle isole non avevano alcuna particolare restrizione di accesso, ad eccezione della barriera che circondava tutto il territorio. Quello invece era un Clan che non rientrava nelle simpatie di molte persone, dato che pullulava di persone che si ritenevano superiori agli altri, nonostante tutti gli atti deplorevoli che venivano compiuti a porte chiuse.

La trappola che avevano piazzato per il Clan Jin era in realtà piuttosto semplice: avevano introdotto al suo interno una bellissima donna di nome Wang Lingjiao, una domestica che aveva lavorato lì in passato e che nutriva un odio profondo per Jin Guangshan a causa di qualcosa che lui aveva fatto a sua sorella. Era considerata da molti una gran bellezza, e sapeva bene come attrarre e sedurre un uomo; alla fine, quindi, il Capoclan, come molti altri uomini prima di lui, moriva dalla voglia di godere della sua compagnia, rendendo la missione di sbarazzarsi di lui una volta per tutte ancora più facile.

L'incontro sarebbe avvenuto in un padiglione segreto che Guangshan utilizzava per mettere in atto tutte le sue perversioni, ed era anche il luogo dal quale si sbarazzava di tutte quelle donne che ormai non gli erano più di alcuna utilità. Anche la madre di Meng Yao aveva trascorso lì molti anni prima che il Capoclan Jin, dopo che era rimasta incinta, decidesse di non avere più bisogno di lei; tuttavia, con l'aiuto di un'altra serva, era riuscita a scappare prima che Guangshan potesse uccidere lei e il bambino che portava in grembo. Dopo aver affrontato molte difficoltà, dovendo crescere da sola suo figlio in un edificio in un quartiere a luci rosse, era stata uccisa una volta che Jin Guangshan aveva scoperto il luogo dove si nascondeva. Meng Yao era riuscito a scampare per miracolo a quell'uccisione, dato che nel momento in cui il bordello era stato attaccato si trovava fuori a fare compere per il proprietario dell'edificio. Il fatto che avrebbe incontrato la morte nello stesso luogo in cui la madre di Meng Yao aveva sofferto così tanto e dove innumerevoli donne erano state uccise aveva un che di ironico: la sua fine sarebbe stata in linea con il modo in cui aveva sempre vissuto e trattato gli altri, disonorevole e deplorevole.

Xue continuò a sorridere mentre il suo spirito della spada si sbarazzava dei pochi lavoratori segreti del padiglione e portava al suo interno alcune persone che erano ai suoi ordini; quando scese la notte, la donna che lavorava per loro entrò nel padiglione portando con sé la sua futura vittima. Come accadeva ogni volta che c'era un 'ospite', vennero portati loro cibo e bevande, solo che, quella volta, venne aggiunta una piccola quantità di una particolare sostanza nel piatto di Guangshan. Non molto tempo dopo, quando ebbero bevuto un po' e mangiato qualche boccone, l'uomo condusse la donna nella stanza preparata appositamente per trascorrere con lei quelle che avrebbero dovuto essere ore di intenso piacere, ma ciò che non sapeva era che quella che sarebbe caduta nelle sue mani depravate non sarebbe stata lei: Jin Guangshan cominciò a sentirsi sempre più assonnato, non opponendo quindi resistenza quando la donna volle cominciare a giocare con lui, legandogli saldamente mani e piedi al letto. Sorrise maliziosamente quando la donna, vestita con uno splendido vestito rosa e lavanda, cominciò a stimolarlo, eccitandolo ancora di più grazie all'effetto della droga, che faceva battere il suo cuore ancora più velocemente, facendo affluire il sangue verso il basso; se quella donna si fosse dimostrata capace, e finché fosse riuscita a soddisfarlo, avrebbe anche potuto considerare l'idea di tenerla con sé per alcuni anni. Tuttavia, dopo quel momento iniziale, si rese conto che c'era molto di più in serbo per lui di un semplice preliminare: altre donne cominciarono a entrare nella stanza, e anche quelle che non erano particolarmente carine cominciarono a toccarlo, e il loro tocco era ugualmente stimolante ed eccitante. Lo avevano imbavagliato per impedirgli di gridare e avvertire gli altri membri del Clan, ma, anche se ci fosse riuscito, sarebbe stato invano, dato che il padiglione si trovava in un luogo isolato, lontano dal percorso principale che conduceva alla Torre Dorata.

The Untamed: il mondo delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora