Capitolo 2

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                  La rivelazione

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Garrison, North Dakota.
     Dalia garden.

Dalia pov

"Devi essere forte lupetto" accarezzo la testa color marroncino del lupo, continuando a ripetere questa frase come un mantra.

Dopo avergli disinfettato e fasciato le ferite mi ci sono seduta affianco aspettando pazientemente che si risvegliasse.

Mi accorgo che ormai son già passate due ore e il clima si sta abbassando sempre di più.

Non sapendo come fare a portarlo in casa senza fare del male a lui e me, decido di alzarmi tornare in casa, prendo una coperta di lana dal divano e torno fuori per coprirlo e tenerlo al caldo.

"Andrà tutto bene" dico più a me stessa che a lui per poi spegnere la luce e uscire dal gazebo.

Percorsa la sala spengo il televisore, rimetto in frigo gli ingredienti per la cena e punto dritta al letto completamente mentalmente esausta.

Percorsa la sala spengo il televisore, rimetto in frigo gli ingredienti per la cena e punto dritta al letto completamente mentalmente esausta

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La mattina seguente, mi sveglio e la prima cosa che faccio è andare a controllare se il lupo si è svegliato e sta bene.

Apro la porta in legno della casetta degli attrezzi in giardino sperando di trovarlo sveglio e magari anche camminante ma al suo interno non trovo più un lupo, ma bensì un ragazzo addormentato nello stesso luogo di esso, con la stessa coperta e la gamba sinistra fasciata.

"Okay sto impazzendo" sussurro.

Esco dalla casetta chiudendomi la porta alle spalle scivolandoci con la schiena fino a sedermi sull'erba bagnata dalla rugiada, immergo le mani nei capelli tirandoli.

"No è possibile, mi sto immaginando tutto, si si sto ancora dormendo" borbotto come una pazza mentre fisso il vuoto che le immagini di poco fa che mi girano in testa.

Riapro la porta per vedere se mi sono immaginata il tutto ma mi si presenta davanti la medesima scena di due secondi fa e l'unica cosa che mi viene i mente di fare è urlare.

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