49.~Esplosione~

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"Ti amo Rhea"

YU RHEA

Impercettibile. Invisibile. Inconoscibile. Inafferrabile. Ma preciso e forte. Una bomba che esplose in quella casa, mandando a fuoco tutto e frantumando quel fittizio clima rilassato che circondava le loro figure. Rhea si accese, come una miccia, la testa cominciò a vorticare velocemente, le gambe tremarono e le mani sudarono. Una vertigine così forte che pure da seduta, com'era, si sentì cadere a terra. Un fuoco ardente che prese lo stomaco, bruciando e digerendo la meravigliosa cena consumata una mezz'oretta prima. Le farfalle si trasformarono in un branco di rinoceronti, rincorsi da gazzelle altrettanto rincorse da leoni affamati. Alzò il busto, percorrendo con le mani il petto muscoloso e definito di Namjoon, risalando per le spalle e il collo. Con i polpastrelli delineò il profilo ed il contorno del viso di lui, lasciandogli così emettere un sospiro di piacere. Si soffermò sulle labbra carnose e invitanti, sussurrandogli.

"Dillo di nuovo" così tremolante e insicura di aver sognato.

"Ti amo" la voce roca e maschile uscì decisa e imponente. Sembrava quasi un ordine.

"Di nuovo..." sussurrò ancora, non ci credeva, non sapeva più se era un sogno o la realtà.

"Lo ripeterò all'infinito Rhea... Io so di essermi innamorato di te ogni giorno di più" cominciò lasciando che l'indice di lei seguisse il movimento delle sue labbra, incurvate in un sorriso sincero e rassicurante. "Non sono sicuramente il ragazzo migliore che ti potessi trovare... ma prometto che farò tutto quello che posso per renderti la ragazza felice che meriti di essere" concluse avvicinandola più possibile a sé stesso.

"Non c'è stato giorno nel quale io non sia stata felice con te Namjoon..." cominciò Rhea lasciandosi accarezzare la schiena rilassandola e sciogliendo la tensione che si era creata per il miscuglio di emozioni. "Mi hai portato ad apprezzare la vita... a gioire nel sperare in un giorno nuovo con te... Ti amo Namjoon... Ti amo da impazzire" le ultime parole furono sussurrate ad un millimetro di distanza dalle labbra di lui.

Bastò poco per far collidere le loro bocce in un bacio pieno di passione, di sentimento e di amore. Le mani fredde e dolci di lei percorsero la cute sensibile di Rm, facendolo mugolare di piacere. Un lieve solletichio si espanse sulla pelle candida di lei, dove le mani grandi ed esperte di Namjoon si infiltrarono, percorrendo ed esplorando il suo profilo ormai inciso nella sua testa. Picchietto con la lingua il labbro carnoso ed inferiore del ragazzo, con audacia, chiedendo così l'accesso alla casa della gemella. La dolcezza si tramutò in una scarica di passione, calore e desiderio irrefrenabile ove le lingue si rincorrevano e si sfioravano languidamente. La stretta di lui si intensificò sui fianchi snelli della ragazza, facendola ansimare nel bacio.

"Piccola..." si staccò lentamente, cercando di stabilizzare il respiro e il battito, ma la voce soave e roca di Rm le accese un fuoco sul basso ventre.

"Mh-mh" acconsentì lei, soffiando fra le loro labbra.

"È la seconda volta oggi che mi tenti..." cominciò ansimante, "Questa mattina in quella maledetta doccia" una lieve carezza sul viso e gli spostò una ciocca di capelli dietro le orecchie, lasciandole la pelle d'oca. "Ed ora... qui su questo divano..." spostò leggermente la maglia, liberando così la clavicola e l'incavo del collo "Vuoi sedurmi?" domandò lasciando una scia di baci fino alla mandibola.

Rhea era inerme e completamente soggiogata da quei tocchi, quei sfioramenti erotici e sensuali. Voleva essere sua, di nuovo e ancora, ancora fino allo sfinimento. Voleva sentirsi amata, apprezzata e desiderata, voleva essere di nuovo un unico corpo con Namjoon e riprovare quelle sensazioni indescrivibili della loro prima volta insieme.

"Dimmi Rhea... cosa vuoi che io faccia?" sussurrò di nuovo, alzandosi leggermente e di conseguenza portando anche lei con sé.

"Fa-fammi tua Joonie" sussurrò in estasi completa.

In poco tempo il divano fu solo un lontano ricordo, stava venendo trasportata come una sposa verso quel corridoio e quelle scale che portavano al loro nido, alla camera da letto di Namjoon dove finalmente avrebbero dato sfogo alle loro passioni, emozioni e sentimenti.

KIM NAMJOON

Il corpo sinuoso di Rhea gli scivolò dalle braccia, accompagnandola al terreno e posizionandola davanti al letto matrimoniale. Namjoon fremeva di eccitazione, di lussuria e desiderio. Non sapeva più come resisterle, era impossibile. Desiderava quel cuore e quel corpo, avvertiva scorrergli nella pancia una strana energia, una gioia febbrile. Voleva dominare, quella mente, quella donna fragile ma così sensuale da far invidia a tutti. Non la toccò, restò lì a contemplare la sua figura, minuta e fragile al confronto con l'imponenza di sé stesso. Le mani lungo il corpo, la testa china con la chioma che copriva leggermente i lineamenti, le gambe sigillate come a voler placare quel fastidioso formicolio dato dall'eccitazione. Era bella, lo era da impazzire.

"Piccola..." mantenne la voce decisa ma con una sfumatura di dominio e possessione "Farai quello che dico vero?" domandò, consapevole che lui avrebbe avuto sempre e comunque il comando.

"S-sì" tremò leggermente la sua voce, rilasciando una scarica elettrica alla sua intimità già eretta.

"Spogliati e lascia la biancheria" ordinò, dolcemente, senza essere aggressivo o troppo duro, avvicinandola e sollevandole il mento con due dita "Provo un intenso desiderio di farti capire quanto tu sia bellissima, e voglio assaporare e toccare la tua bellezza Rhea... voglio che anche tu possa vedere quello che io sogno e desidero ogni fottuto giorno".

Rhea incantata e soggiogata dalle sue parole tremò leggermente, lasciando sfuggire un sorriso imbarazzato e arrossendo leggermente. Seguì a pieno il suo comando, lasciandosi trasportare da quel momento, sfilando ogni indumento con estrema timidezza, la quale rendeva il tutto estremamente pornografico. Questo bastò per avvicinarlo pericolosamente a lei, spingendosi sul suo corpo e facendoli aderire. La pelle d'oca contornava le braccia, le cosce ed il ventre della ragazza, regalando una visione paradisiaca per quelle iridi marroni che la fissavano intensamente.

"Seguimi" la prese per mano, conducendola al materasso e lasciandosi sopraffare dalla veduta di quel lato B spaziale. Mille ricordi di loro, del loro incontro, di quei 'casuali' incontri, di come si avvicinarono e di come poi scattò quella scintilla "Ricordo la prima volta che ti incontrai" le sussurrò all'orecchio, rilasciandole brividi ovunque "Seduta su quel prato... eri così bella, così indifesa e spaesata. Era come vedere i titoli di testa di un film quando sai che l'attrice diventerà una star... poi ti parlai e..." si bloccò baciandole il collo e leccandole quella porzione di pelle fino al lobo dell'orecchio "sentii qualcosa" si impose su di lei, poggiandole sui glutei sodi la sua intimità lasciandole sfuggire un gemito di piacere e sorpresa. "So che l'hai sentito anche tu piccola".

Lei annuì. Rm sapeva che Rhea aveva da subito sentito la loro connessione, aveva avvertito il loro legame, il loro filo rosso accettandolo e sperando nel destino, cosa alla quale lui imparò solo col tempo a credere. La vicinanza dei loro corpi lo faceva vibrare nel profondo, risvegliando istinti oppressi da anni, quel lato dominante che decise di non usare più con nessuno ma che lei attivava solo toccandolo per sbaglio. 






OPS!! AHAHAHAHAA

VI ASPETTANO ALTRE COSETTE INTERESSANTI!!!

Teach Me ~ K.NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora