capitolo 18 smeraldi di ghiaccio

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AVVISO: intanto bello essere tornati...ma apparte questo più avanti userò l'espressione "posizione fetale" e sia chiaro non vuol dire tipo la posizione sul water eh è tipo quando ti addormenti di lato con le ginocchia al petto rannicchiato su te stesso...è per farvi un idea.
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Per un attimo,un solo attimo....riuscii a riprendere il controllo del mio corpo e...
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e riuscii a prendere quel maledetto taglierino lanciandolo fuori dalla finestra.

Sentivo il respiro accelerare sempre di più,la stanza si faceva a poco a poco sempre più piccola mozzandomi il fiato.

Kat...ki Ris......di!

La voce di Ben si faceva sempre più lontana e ovattata,non i suoni si tramutavano tutti in un fischio acuto e fastidioso.
Le gambe iniziarono a tremarmi così come le braccia,finchè non vederti cadendo atterra rannicchiandomi in un angolo della stanza nascondendo il viso tra le ginocchia per non dover guardare la stanza rimpicciolirsi.

Le palpebre si fecero sempre più pesanti,e la mia vista sempre più sfocata...senza neanche accorgermene finii per addormentarmi in quel piccolo angolo buio e freddo,cadendo in posizione fetale.

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Iniziai a risvegliarmi,e mi stupii quando invece di ritrovare il pavimento freddo sotto di me, potei facilmente percepire il tessuto caldo di un cuscino e la coperta calda a ricoprirmi il resto del corpo proteggendomi dal freddo.

Aprii lentamente gli occhi mettendo a fuoco la stanza riuscendo a riconoscere il salotto. Mi guardai intorno riuscendo a scorgere due figure. Mi strofinai gli occhi cercando di capire un po' meglio la situazione,accorgendomi solo ora di Ben e Riki addormentati sul divano abbracciati a me.

C-cosa...?

Mi sfilai di poco da loro riuscendo a sedermi.
Li guardai stupefatto con le lacrime che spingevano per uscire...non riuscivo a crederci...erano riusciti ad entrare in camera mia anche se era chiusa a chiave?! Mi avranno portato fino a giù in braccio... Non credevo che...che avrebbero faticato tanto per me...

R-Riki...

B-Ben...

Iniziarono a muoversi e a mugolare contrariati dall'essere svegliato,le loro braccia si mossero stringendomi più forte e le loro mani si intrecciarono.

Quel semplice gesto mi riportò alla mente un ricordo che avevo coltivato nell'universo di Izuku.

Flashback
Fratellone Kat! Fratellone Kat! Sei tornato! Sai la mamma era molto arrabbiata con te perchè oggi non sei venuto a farmi da baby sitter e lei ha dovuto dis..dieire dis- d-des... ah vabbe! Insomma una riunione.

Disse sorridendo

Io mi sorpresi nel vedere la casa così bella e pulita,una bambina così dolce,niemte urla,niemte birra sui pavimenti...comportamenti così...così belli e naturali...sua mam- cioè nostra madre addirittura cancellare una riusnione per lei...Mitsuki Bakugou quando avevo la sua età non lo avrebbe mai fatto...

La bambina corse in quella che sembrava essere una cucina ed io mi affacciai lentamente per poi vedere una di quelle scene a cui la maggior parte dei ragazzi alla mia età avrebbe detto qualcosa del tipo "bleah" oppure "non davanti hai vostri figli". Ma io in quel momento mi misi le mani sulla bocca per pa felicità mentre ai lati dei miei occhi si crearono due piccole lacrime pronte a scendere.

I miei genitori...mia madre...mio padre...erano in cucina Masaru stava ai fornelli,mentre Mitsuki era dietro di lui con una mano sulla sua spalla e l'altra sotto il suo mento mentre si scambiavano un dolce bacio,per poi allontanarsi strifinando i loro nasi tra loro...

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Pa-...Ben,Riki sveglia...devo andare a scuola...

Li vidi aprire piano gli occhi Riki mi guardò attentamente per poi sorridere stringermi più forte e alzarsi, si avvicinò barcollando a Ben per poi prendere un cuscino e sbatterglielo addosso.

Mi scappò un sorriso a quella scena.

Svegliati pigrone! Saranno già le otto e Katsuki deve assolutamente andare a scuola! Meno è ritardo più impara su!

Mi alzai dirigendomi verso le scale.

Dove vai Katsuki?

Mi chiese Ben ancora addormentato. Non me la sentii di rispondergli e continuai a salire le scale.

Una volta davanti alla mia camera la prima cosa che notai era la mancanza della porta e un cacciavite a terra.

Cercai di non farci caso vista l'ora e corsi a mettermi la divisa.

Una volta messa corsi giù e mi presi un amela,le diedi un morso e la mia nello zaino. Corso verso la porta non badando a Riki e Ben.

Katsuki buona scuo-.

Chiusi la porta dietro le spalle e corsi verso l'autobus appena partito.

FERMATI!!!

Oddio come posso ridurmi così per la scuola?!

Corsi più forte che potevo finché la mia mano non riuscì a sfiorare la maniglia dell'autobus (non chiedete).

La presi e mi aggrappai ad essa lasciandomi trasportare grazie ad essa.

Arrivai davanti a scuola abbastanza in orario mentre il cuore batteva ancora forte nel petto.

Entrai a scuola cercando la mia classe,da quel che ricordo era la 1A.

1G,1D,2K,3E ... Ah eccola 1A!

Entrai sedendomi al primo banco libero spalmandomi su di esso ancora mezzo addormentato.
Finché una voce estremamente familiare mi risvegliò dal mio dormiveglia.

Alzai lo sguardo di scatto guardando il ragazzo davanti a me.

Capelli spettinati,verdi come mille prati,occhi più splendenti degli smeraldi. Era stranamente più alto però...decisamente più duro...e...e...il suo sorriso...era totalmente assente,e i suoi occhi privi di quella sua solita luce...

Ehy,quello è il mio posto.
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Continua....

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