capitolo 25

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Pov's Kaneko

Appena misi solo un piede li dentro l'aria mi sembrò più densa, ed una sensazione di inquietudine si fece largo dentro di me, c'era qualcosa che non andava oppure sto solo esagerando? Continuai a camminare all'interno fino ad arrivare ad una specie di piccolo santuarino con numerose candele sopra che circondavano due ritratti ed un libro chiuso, osservai i ritratti cercando di capire di chi fossero i due volti ma non riuscì a riconoscerli poiché erano molto rovinati per via del tempo.
Mi guardai in torno e ai lati della stanza vidi dei quadri, presi una candela dal santuarino e l'accessi con un fiammifero. Avvicinandomi alla parete presi ad osservare meglio il dipinto, c'era raffigurata una donna con lunghi capelli bianchi, tre occhi del medesimo colore e quattro braccia. Da un certo lato mi ricordava la donna che avevo sognato tempo fa, di certo non me la sarei scordata poiché dopo aver metabolizzato il sogno feci un disegno dove la rappresentava, per non dimenticarla.

Nel dipinto questa donna stava combattendo contro un uomo, ma non si riusciva a vedere per via di una macchia nera, non so se era raffigurato così oppure qualcuno l'aveva sporcato. Nell'altra prete sembrava che ci fosse il continuo del dipinto precedente, ma la donna era a terra in una pozza di sangue e l'ombra nera aveva la katana puntata sopra di lei, come se gliel'avesse appena tolta dallo stomaco. Rimasi sconvolta, chi mai della mia famiglia avrebbe potuto dipingere una cosa del genere?

Ritornai al punto di partenza davanti alle foto e tentai di aprire il libro ma venni brutalmente sbalzata via da una specie di esplosione. Atterrai all'esterno del tempio contro un albero, gemetti per la botta alla schiena e mi rialzai, cosa diavolo era allena successo? Dal tempio uscii qualcuno ma era avvolto da una cortina di fumo nero che non mi permetteva di vederlo, e se fosse l'uomo del dipinto? La preoccupazione cominciò a salirmi, quindi se era l'uomo del dipinto avremmo combattuto, ma aspetta io non sono quella donna, l'unica cosa che abbiamo in comuni è il colore dei capelli!
Senza perdere tempo presi la mia katana e la misi di fronte a me in posizione di guardia, l'uomo non disse nemmeno una parola ma prese subito ad attaccarmi.

Con un scatto incredibile mi ributtò contro l'albero, non riuscii ad evitare il colpo perché era stato estremamente veloce, quasi quanto i miei... Ripresi la katana e partì ad attaccarlo appena individuai la sua posizione, corsi verso di lui attivando il primo kata, buio assoluto per accecarlo, andai verso di lui e provai a tagliarli la testa perché siccome non sapevo esattamente che cos'era e quindi per non rischiare che fosse un demone gli avrei tagliato per sicurezza la testa. Gli arrivai da dietro e appena la mia lama venne a contatto con il suo collo lui la fermò con la mano, l'arto era estremamente duro, più duro di alcuni demoni contro cui avevo combattuto tempo fa. Lui in risposta si girò e mi diede per primo un pugno sulla mandibola facendomi sputare del sangue ed un altro sullo stomaco buttandomi più indietro.

Rotolai terra tenendo le mani sullo stomaco dolorante, appoggiai la mano a terra per rialzarmi e lui con il piede me la schiaccio -Porca puttana, e basta!- urlo per il dolore, ormai avevo perso il conto delle rossa che mi stavo rompendo, Shinobu mi avrebbe sicuramente dato il colpo di grazie se non me lo da tra poco sta cosa. Come potevo ucciderla se non riuscivo a tagliarla?
Stava per tirarmi un calcio allo stomaco ma mi sposto velocemente e mi alzo riprendendo la katana dal terreno.
-Quarto kata: anime dannate!- urlo e le classiche mani stavano uscendo dal terreno afferrandolo e ricomprendo tutte le sue gambe fino ad arrivare all'inizio del busto, corsi verso di lui e gli conficcai la spada nello stomaco. Ero davvero molto vicina a lui ma comunque non riuscii a vedere il suo volto, appena rimossi la spada esplose in una nuvola di fumo sparandomi dritta verso il tempio rompendo numerose assi di legno facendo un frastuono assurdo.

Cadendo sbattei violentemente la testa contro sicuramente del legno, cominciai a vedere tutto sfocato, sentivo le braccia intorpidite e la mia mano destra era gravemente danneggiata, che novità. Non avevo subito ferite mortali quindi non ero a rischio, gli occhi si fecero pesanti e siccome non stavo lottando per sopravvivere mi concessi di chiuderli.

Pov's Rengoku

Avevo appena concluso un'altra missione e finalmente potevo tornare a casa e rivedere Kaneko, al suo pensiero mi venne un sorriso e cominciai ad incamminarmi.
All'improvviso dopo una mezz'oretta di cammino mi si appoggio un corvo sulla spalla, a primo impatto sembrava mio ma poi mi resi conto che era quello della mia ragazza, cominciai a preoccuparmi del fatto che fosse qui con me e non da lei com sempre -Cra! Cra! Dirigiti a queste coordinate, Kaneko è stata ferita e la squadra medica non riesce a raggiungerla.- starnazza, mi fermai e il corvo volò davanti a me per darmi una cartolina con le coordinate scritte sopra, portavano al tempio della sua famiglia.
Me ne aveva parlato del fatto che voleva andarci per scoprire qualcosa riguardante la sua famiglia, io non ero molto sicuro sul lasciarla andare ma dopotutto era anche il tempio della sua famiglia e sarebbe stato brutto impedirle di andare.

Osservai cosa c'era scritto sul pezzo di carta e subito capii dove si trovasse il posto, misi in tasca il fogli or cominciai a correre in mezzo al bosco evitando svariate radici o sassi.
Appena arrivai a destinazione vidi il luogo abbastanza distrutto, il santuario aveva un enorme buco sul muro. Corso dentro intuendo da chi potesse aver procurando quel buco, infatti i miei pensieri furono giusti. Vidi Kaneko senza sensi sdraiata su un mucchio di assi di legno, mi avvicinai di corsa a lei e cominciai a scuoterla per svegliarla, fortunatamente non c'erano ferite mortali, solo un colpo alla testa ma sarebbe stata bene.
-Kaneko svegliati!- dissi ad alta voce, dopo un po' lei cominciò ad aprire lentamente gli occhi portandosi la mano sinistra sul viso probabilmente accecata dalla luce. Portai una mano sul suo viso e le accarezzai la guancia -Ehi...- sussurrai -Kyojuro...- disse leggermente sorpresa -Che è successo?- le domando mentre sposto alcune travi da suo corpo, -Qualcosa mi ha attaccato, non era umano, di questo ne sono sicura.- mi risponde.

-Quindi era un demone?- le chiedo -Non lo so, era tutto ricoperto da un aura strana, mi ha attaccato appena ho cercato di aprire quel libro.- mi dice indicandomi il libro a terra, si stacca dalla mia presa e va verso di esso, appena prova ad aprirlo il libro si sgretola completamente nelle sue mani diventando cenere. Rimaniamo entrambi stupidi, mi avvicinai a lei per aiutarla ad alzarsi. Le porsi la mano e lei me la prese con quella destra per poi fare una smorfia di dolore, la prendo subito con l'altra mano sulla schiena per evitare che cadesse e dopo feci scivolare la mano sulla sua, -Che ti sei fatta?- gli domando guardando prima la mano e poi i suoi occhi in modo preoccupato -Non è niente davvero...- mi dice continuando ad osservare a terra -Kaneko.- la chimo in modo che mi dica la verità -Quell'essere me l'ha pestata, ma davvero non è niente.- mi dice, preso ad osservarle anche il resto del corpo notando svariati lividi -Tu di solito non sei più veloce di tutti? Come ha fatto a prenderti?- -Ti assicuro quella cosa era veloce tanto quanto me!- esclama spalancando gli occhi, anche io faccio lo stesso per la sorpresa, fin ora non aveva trovato nessuno veloce tanto quando lei, nemmeno tra noi pilastri.

-Cos'altro ti ha fatto?- ero davvero preoccupato per lei, mi risponde con solo un "È tutto okay" ed io non contento della risposta la presi in braccio e cominciai ad incamminarmi fuori dal tempio -Ma che fai?!- mi urla dietro -Siccome non vuoi dirmi quante te ne ha date ti riporterò alla villa in braccio.- le rispondo -Posso camminare da sola non ce bisogni che mi ci porti tu.- mi dice ridendo aggrappandosi con le braccia al mio collo -Però vedo che non ti dispiace.- le rispondo in tono malizioso e lei ridacchia facendomi venire un brivido lungo la schiena per la vicinanza del suo viso al mio collo.
-Comunque passeremo da Shinobu.- le dico e vedo la sua faccia sbiancarsi -Cosa?! No! Quella mi uccide per tutte le volte che sono in infermeria.- urla ed io comincio a riderle senza risponderle.

Appena arriviamo davanti all'ingresso del giardino lei mi supplica di metterla giù ed io lo feci, ma la tenni sempre con un braccio attorno alla vita in caso dovesse cadere.
Andammo subito alla villa degli insetti dove ci accolse Shinobu all'inizio sorridente ma poi appena vide Kaneko fece una faccia leggermente inquietante.
-Su forza entrate, Kaneko come diavolo fai a farti sempre male?!- le chiede urlando e lei ride -Vorrei saperlo anche io.- le risponde.

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Angolo autrice

Faccio questo spazio autrice solo per dirvi che sono leggermente triste del poco successo che sta facendo la storia. :')
Non che pretendi che per forza debba fare successo ma ecco, ho visto alcuni commenti positivi anche sul fatto che qualcuno mi pare è stupido del fatto che sta storia non sia molto conosciuta.
Insomma in poche parole ce mi dispiace, però dai continuo a pensare che devo dare tempo, e magari comincerà a crescere.

Notte

-Camilla

Il pilastro delle tenebre🌑|Rengoku Kyojuro x OC|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora