L'ape regina minacciata

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Il tesoro perduto di Mosca

-Capitolo 51-

L'ape regina minacciata


<Masha?> chiese Boian aggiustandosi le maniche.

Aveva un magnifico completo blu notte che rifletteva la luce in modo gentile e faceva risaltare di molto la sua statura allenata.

Era bello, roseo e aveva dei capelli assai folti e ben pettinati, si era messo persino del fondotinta per coprire la sua tristezza e per sembrare più fresco.

Irakliya, la domestica, si avvicinò e disse <la signora Doronin ha detto che non si sente bene e che non verrà>

Boian sorrise, la amava ma alle volte la detestava, e questo gli piaceva, non si era mai sentito così e sorridendo cercando di affogare quel sentimento di offesa disse <che faccia ciò che vuole, Voin vieni con me! Avremo molto da lavorare!>

Voin era già pronto, anche se Masha sarebbe venuta lui avrebbe fatto l'ombra, il terzo in comodo, insomma lo scarto che veniva raccolto solo quando c'era bisogno.

<eccomi Boian> rispose Voin mostrandosi col suo completo giallo champagne e si avviarono.

Irakliya vedendo la schiena dei due uomini aspettò che uscissero e corse subito nella stanza della moglie del proprietario di casa e disse subito <signora!>

Masha indossava una vestaglia molto leggera, aveva appena finito di mettersi tutte le creme del caso e stava aspettando che si asciugasse.

<dimmi come mai così di fretta?>

La donna dai capelli biondi quasi bianchi disse avvicinandosi <il signor Doronin se n'è andato senza chiedere se ne era sicura! Come mai non vuole andare? Insomma è una buona occasione per farvi vedere insieme dalle persone più importanti che ci sono, e non solo di Russia!>

<per ufficializzare la nostra relazione?> chiese sorridendo Masha mettendo a posto quelle costose creme che gli aveva regalato Boian.

<anche!> esclamò Irakliya!

Masha si guardò davanti allo specchio, si stava riabituando a guardarsi senza più temere, ma insomma se poteva non vedersi allo specchio preferiva e infatti distolse lo sguardo e rispose <non credo che ce ne sia bisogno, c'è già stato il matrimonio sproporzionato, per stasera preferisco stare a casa a riposo>

Irakliya stringendo le mani sospirò, non aveva mai visto il signor Doronin così felice nella sua vita, ma le faceva così strano vedere la moglie così poco interessata e triste.

Decise di andarsene, salutò educatamente la moglie del proprietario della villa e uscì.

Masha si accarezzò le braccia, non era nulla di che, come quando aveva prurito e si grattava troppo, la stessa cosa, solo che esteticamente non era un granché far vedere quei segni rossi.

Sospirò, sentiva la testa così pesante, le giornate erano così vuote eppure aveva tutto a sua disposizione.

Magari era la stagione buia e fredda che la annoiava così tanto? Oppure il fatto che non si era ancora abituata a quella grande villa?

Negli ultimi mesi se lo era chiesta molto spesso, non si riusciva mai a dare una risposta.

Non si accorse che qualcuno era entrato ma si sentì tirare i capelli e strinse gli occhi per trattenere il dolore!

Dallo spavento spalancò la bocca per cercare di respirare, ma sentì una mano pesante coprirla e tremante afferrò quella mano e spalancò gli occhi!

Vide lo sguardo freddo e arrabbiato di Mironova che avvicinandosi a lei e disse nel suo russo più duro <non ti basta fare la spocchiosa, ma fai piangere persino il mio signore?!>

La donna non capendo fece cenno di no col capo, ma sentì la mano grande dell'uomo tirarle di più i capelli.

<il mio signore è molto buono ricordatelo! Al posto suo ti avrei educato finché non riuscivi ad alzarti dal letto capito?!>

Masha non aveva mai visto quell'uomo così arrabbiato, il massimo era quando si incrociavano nei grandi corridoi e si scambiavano uno sguardo di odio reciproco, ma non l'aveva mai toccata se non la prima volta che si erano incontrati!

<ascoltami bene> disse l'uomo avvicinandosi e premendo di più la mano contro la bocca della donna che stava tremando dalla paura <sai cosa farai ora?>

La donna col terrore negli occhi fece di no col capo e sentì i capelli quasi staccarsi dalla cute e le venne l'orrenda immagine della sua testa ferita da quell'uomo che l'aveva comprata.

<tu ora ti prepari, indosserai l'abito più bello che ti ha regalato il mio signore, i gioielli più scintillanti che ha creato lui per te e dovrai essere la più bella per far fare una splendida figura al mio signore, capito?!>

Masha tremante per calmarsi chiuse gli occhi per non vedere più lo sguardo duro del russo e fece cenno di si.

Mironova gettò a terra la donna facendola cadere e calpestandole il piede col suo stivale corazzato disse <hai massimo un ora e mezza per prepararti! Se non sarai pronta ci saranno gravi conseguenze capito?!>

Masha tremante fece cenno di sì col capo e vedendolo uscire strinse il piede ferito.

Non si era mai sentita così vulnerabile, solo nelle mani di quel pazzo che l'aveva rinchiusa in quelle cantine aveva provato quella sensazione!

Appena vide l'uomo di sicurezza uscire dalla stanza strinse il piede ferito, le sarebbe venuto un bel livido, doveva indossare scarpe comode, ma per suo sfortuna ce ne erano poche belle come dei diamanti e comode come delle ciabatte!

Si toccò le labbra schiacciate da quella mano pesante e spessa e strinse le labbra, un avvertimento... era un avvertimento che non avrebbe sopportato più sue "scenate!"

<maledetto> sussurrò Masha, aveva paura che dopo aver eseguito i suoi ordini potesse continuare a minacciare, però lei aveva i fratelli Ushansky, ma ci sarebbero stati per sempre per lei?

E poi era Iliodor che li aveva ingaggiati... non poteva far pesare la sua esistenza sulle spalle di quell'uomo per sempre, era tempo anche di lasciarlo libero!

Vide entrare Irakliya preoccupata, neanche lei forse poteva andare contro Mironova...

<signora->

<andrò alla festa sei felice Irakliya?> chiese ironica Masha, si alzò facendo attenzione al piede e disse <vammi a prendere il vestito rosso che mi ha regalato Boian lo scorso natale e chiama le altre, abbiamo poco tempo>

La bionda con la sua pettinatura precisa senza neanche un capello fuori posto si mise subito in moto.

Arrivarono le donne che di solito si occupavano di lei e iniziarono quel rito quasi sacro.

Spogliarsi, lavarsi, massaggi, lavarsi di nuovo per togliere quegli oli d'eccesso, trucco, parrucco e poi la prova del vestito.

Masha vide il grande vestito rosso voluminoso e strinse le labbra, non gli piaceva, sembrava una di quelle principesse dei cartoni!

Non lo sopportava!

Si guardò allo specchio e vide che i capelli erano raccolti e aveva dei gioielli molto pesanti e potenti, non era lei, non la rappresentavano, incredibile ma si sentiva quasi brutta!

Sospirò, cosa poteva fare?

Mironova gli aveva detto di indossare le cose più belle che gli aveva regalato il marito ma non se la sentiva...

Poi si ricordò! Sorrise riacquistando il suo orgoglio e disse <non voglio più questo vestito!>

Le donne la guardarono scioccate e Masha slegandosi i capelli dalla complicata pettinatura disse <so io cosa voglio!>

Il tesoro perduto di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora