Vomitavo al cesso

178 12 2
                                    

La mattina seguente ci svegliammo con un'orchestra di pentole da parte di Carlo e Alessio con l'aggiunta vocale di Aurora mentre cantava L.
Aprii la porta di camera mia mezza assonnata con Marco affianco. Scendemmo le scale e ci dirigemmo in cucina.
"Ue fiorellino, dormito bene?" mi urlò Carlo mentre batteva le pentole.
"Una favola" risposi io.
"Bel risveglio vero?" domandò Alessio
"Risveglio migliore del mondo" sbadigliai.
"Eh ma sai perché ha dormito bene? Perché ha dormito abbracciata al nostro Marco" disse Aurora.
Mi girai verso Marco, era un pomodoro.
"Aaa guarda le loro mani" saltellò Manuela.
Abbassai lo sguardo sulle nostre mani, erano intrecciate tra di loro.
"CHE BELLINIII" urlò Arianna.
"Ho fame" manifestò Marco
"Idem" ribattei io.
"BELLINI HANNO FAME ALLO STESSO TEMPO" disse Carlo.
Lo guardammo tutti confusi. In che senso.
"Cuoco di fiducia Carlo, che ci cucina oggi?" domandai
"Un cazzo" rispose
"Colazione fuori?" propose Manuela.
"Forse è meglio" affermò Arianna.
Ci andammo a preparare tutti. Non mi truccai come sempre, misi solo il mascara.
Appena ci finimmo di preparare mi venne un dubbio.
"Ma oggi non c'era allerta meteo?" domandai.
"Vaffanculo vero" rispose Alessio.
"Eh vabbè si potrà ordinare qualcosa no?" domandò Marco.
"No fra" risposi.
"Allerta meteo" continuò Aurora.
"Ragazzi miei, io in freezer ho una torta comprata ieri" mi avviai in cucina verso il frigorifero.
Mi seguirono tutti e ci sedemmo a tavola.
"Meglio di niente" sbuffò Alessio.
Mangiammo la torta parlando del più e del meno.
Appena finii di mangiare metà torta iniziai a sentirmi male, corsi in bagno senza dare spiegazioni a nessuno.
Appena aprii la porta del bagno Marco corse verso di me, chiuse la porta dietro di noi e mi tenne i capelli, vomitai pure l'anima.
"Scusami Marco, scusami, non volevo davvero, scusami" continuai a scusarmi.
"Ei non hai fatto nulla, sta tranquilla, è tutto ok respira" mi disse accarezzandomi il viso.
Rivomitai.
Caddi nel petto di Marco e mi inziò ad accarezzare i capelli.
"È tutto ok bambina mia, è tutto ok" provò a calmarmi.
Rimanemmo li per dieci minuti buoni che mi riaddormentai sul suo petto.
Mi prese in braccio e mi portò in camera mia. Mi mise una felpa e mi straiò nel mio letto.

scusa se piango. // kiddrastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora