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Piace a leomarchetti, santisgreta, nives.moro e altri 456. ~Grande onore per me, far parte di questo splendido team! #essereferrari~
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Charles'pov.
L'ennesima riunione di lavoro, l'ennesima giornata uguale, l'ennesima espressione stanca sul mio volto. Questo pomeriggio dovrebbero presentarci i nuovi ragazzi del team dei giornalisti. Cosa un po' strana, visto che il mondiale sta ormai per finire le tappe. Ma quando mai qualcosa ha senso in questo lavoro?
Scorro annoiato la home dei miei social, quando Carlos mi richiama dandomi un colpetto col gomito. Dalla porta principale dell'ufficio entrano due ragazzi e una ragazza. Impeccabili nelle loro polo rosse nuovissime. L'ansia del primo giorno si legge chiara sulle loro facce, ma riescono a mantenere la compostezza. Io e Carlos ci alziamo e andiamo a presentarci.
«Ragazzi, loro sono Gianluca, Diego e Nina.» Fabio, il loro responsabile, li indica uno ad uno. Diamo la mano a tutti e tre, presentandoci a vicenda, anche se chiaramente sanno chi siamo.
«Piacere, Nina Marchetti.» porge, sorridendo, la mano a Carlos. Lui ricambia tutto. Le porgo la mia e fa lo stesso. Mantiene il sorriso ma non si scompone. Forse sono troppo abituato alla reazione delle fan...
«È un onore per me lavorare con voi.» parla ad entrambi. «Io sarò addetta esclusivamente alle vostre interviste e alle conferenze stampa a cui parteciperete.» spiega con professionalità, sembra faccia questo lavoro da sempre.
«Quindi intervisterai solo noi? Una sorta di giornalista personale?» chiede Carlos, incuriosito.
«Diciamo di sì.» annuisce lei. «È un modo per non far travisare le vostre parole, i vostri pensieri.»
«Finalmente gente nuova, gente giovane come noi, sono sicuro che farà bene a tutti questa ventata nuova.» sorride Carlos. Lei annuisce e guarda me.
«Sì, sono d'accordo. Abbiamo proprio bisogno di cambiamenti.» sorrido annuendo.
Dopo un'ora di presentazioni e descrizioni dei loro diversi incarichi, ci ritroviamo al tavolo per compilare vari moduli. Continuo a guardarla, di tanto in tanto, ma non voglio metterla a disagio. Lei scrive senza sosta, prestando un'attenzione che ho visto solo in pochi del suo mestiere. Sospira cancellando una parola e alza lo sguardo, probabilmente sentendosi osservata. Anche questa volta non si scompone, mi fa un piccolo sorriso e torna a scrivere.
