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Siamo sotto casa mia ma  Ale piano piano si allontana

M:"Possiamo parlarne?"
A:"Non voglio essere rinchiuso insieme a dei pazzi"

Stiamo continuando a camminare, sono dietro di lui, gli chiedo se può fermarsi ma non risponde e continua a camminare.

A:"Tu non sai niente Marco porcodio, te dici che sai ma invece non sai un cazzo"

Riesco a raggiungerlo aumentando il passo, l'ho prendo per un braccio e l'ho giro così può guardarmi in faccia.

M:"L'ho dici solo perché sei incazzato con me"
A:"Lasciami"
M:"Voglio solo parlare"
A:"No"
M:"Perché non vuoi andare? Dimmi il vero motivo"
A:"Marco vai via"
M:"Ti prego voglio aiutarti"
A:"Io...io"

L'ho mollo dalla presa, si accascia per terra e inizia a pianegere, l'ho abbraccio e provo a tranquillizzarlo fallendo miseramente.

A:"Io ti amo..S-se vado la non ci vedremmo mai praticamente"

Dice tra i singhiozzi del pianto

A:"La mia medicina sei tu Marcoli perfavore...Non lasciarmi mai"
M:"Alessio ti prometto che verrò ha trovarti ogni giorno però ci devi andare e per il tuo bene"

Si alza da per terra e faccio l'ho stesso, siamo faccia a faccia, i nostri respiri irregolari si mischiano per il quanto siamo appiccicati

M:"Possiamo tornare a casa adesso?"
A:"Non cercarmi e non seguirmi ho me ne vado via del tutto"

Mi da le spalle e se ne va via.

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