Cornice di pietre

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A volte mi sento sola.

A volte invece sono gli altri a farmi sentire sola.

Sono poche le cose che ricordo bene della mia infanzia, una di queste cose è sicuramente legata alla casa della mia mamma.

Casa di mia madre era fredda, priva di mobili e di qualsiasi oggetto di design che potesse regalare alla casa un clima accogliente.

Però quella casa mi piaceva, forse perché quando entravo nelle stanze potevo parlare a voce bassa e sentire l'eco delle mie parole, o forse perché sentivo un odore che sapeva di umido e vernice , anche se quella vernice era scrostata e vecchia.

Collezionavo pietre a forma di cuore e le mettevo in fila lungo il bordo dei battiscopa , mi sforzavo di completare tutto il perimetro e quindi cercavo sempre pietre nuove.

Non sono mai riuscita a completare la mia cornice di pietre.

Mia mamma poi è andata via e la casa non l'ho mai più vista.

Che fine ha fatto quell'abitazione spoglia?

Le stanze ora sono piene di divani e tavolini?

Ma sopratutto... che fine hanno fatto le mie pietre?

A fine giornata le mettevo sempre in una busta rosa, riuscivo ad aggiustarla ogni volta che si bucava con lo scotch nero, ero così riuscita ad ottenere una borsa tutta appiccicosa con colori misti fra il rosa sporco e il nero lucido.

Dove è ora quella busta?

La mia mente è troppo affollata da domande e pensieri per sentire il rumore della sveglia.

Eppure ho scelto una suoneria che odio proprio per sentirmi motivata ad alzarmi e spegnerla.

In più , non l'ho posizionata sul comodino accanto al letto ma sulla scrivania accanto all'armadio.

Così mi sarei dovuta svegliare per forza.

«Non sopporto questa merda di canzone!» riesco a mugugnare mentre premo forte la testa contro il cuscino.

Come se una parte di me volesse soffocarmi.

Scosto le lenzuola con una gamba tenendo ancora la faccia e il naso a contatto con il cuscino caldo...morbido...

Basta.

Mi metto seduta sul bordo del materasso aprendo prima un occhio, e poi l'altro.

Mi volto verso la finestra e noto che è una bella giornata, il sole emana un calore quasi da estate, mi colpisce i piedi e me li scalda.

Faccio un sorrisetto compiaciuta.

Mi piace il sole.

Sgranchisco le spalle stiracchiandomi.

Mi alzo dirigendomi svelta verso il tavolo dove studio per scuotere la sveglia e spegnerla.

«Diamante! È tardi !» mi urlano dal piano di sotto.

Trascino il mio corpo in bagno. Mi guardo allo specchio.

«Cristo» il trucco del giorno prima sbavato e i capelli che hanno assunto vita propria.

Lavo i denti , la faccia, e pettino ciò che è rimasto dei miei riccioli. Ormai stanno cambiando forma.

Sono nata con i super ricci e ora mi sto trasformando in una barbie con i capelli neri.

«D! Hey!» i passi si fanno pesanti verso la porta di camera mia.

La porta si spalanca rumorosamente sbattendo contro il muro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2022 ⏰

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