Mors Mea

Appuntamento •cap 33•

Dopo qualche minuto io e Aaron decidiamo di salire in macchina e di dirigerci nel posto da lui scelto, inizio a guardare fuori dal finestrino, il mondo che mi circonda, lo stesso mondo che ognuno di noi fa fatica ad ammirare, siamo così schiavi del tempo che anche il tempo è schiavo di se stesso, tutto dipende da esso, se il tempo smettesse di esistere ci accorgeremo di ciò che ci circonda, Aaron poggia la sua mano nella mia coscia e in quell'esatto momento smetto di pensare. Nonostante lui stia guidando mi volto per fissarlo
«Adel, smettila di guardarmi così non riesco a prestare attenzione alla strada» nonostante queste parole continua ad avere lo sguardo fisso sulla strada, mentre una sola mano è sul volante, dopo queste sue parole distolgo velocemente lo sguardo da lui, i miei occhi tornano a fissare la strada

«Adel siamo arrivati» la macchina è già posteggiata, mi sono persa talmente tanto nei miei pensieri che non me ne sono neanche accorta

«Oh si scusami» scendo dalla macchina insieme a lui, mi prende per mano e ci dirigiamo verso il locale, è un posto molto carino è tranquillo «Benvenuti avete prenotato?» un Cameriere all'ingresso saluta cordialmente nonostante continui a fissare la lista e la penna che tiene in mano, «Buonasera» la voce di Aaron, attira l'attenzione del cameriere «Oh signor Hale non pensavo fosse lei mi scusi, lasci che vi accompagni al tavolo» il cameriere ci accompagna ad un tavolo «spero il tavolo sia di vostro gradimento» pronuncia queste parole prima di andare via

«Oh, Signor Hale non pensavo foste una persona importante» poggio i gomiti sul tavolo, unisco le mani e le porto sotto il mento mentre lo guardo attentamente
«Dai Adel su smettila» Aaron alza gli occhi al cielo «Visto che dobbiamo conoscerci meglio, sono curiosa di chi sia Aaron e perchè ti abbiano dato del lei» tolgo i gomiti dal tavolo e lo guardo attentamente aspettando che inizi a raccontarmi qualcosa «Mio padre gestisce alcuni ristoranti in zona ed essendo il figlio del capo a quanto pare mi ritengono importante» afferma l'ultima cosa un po' offeso «La cosa ti infastidice?» continuo a guardarlo interessata «Un po', vorrei crearmi qualcosa di mio, non mi piace avere il futuro scritto» è un ragazzo molto maturo e non si vanta di ciò che possiede
«sappi che questo ti fa onore, sapere già cosa vuoi» lui mi guarda e annuisce deciso
«invece Adel cosa mi racconti di te?» distolgo lo sguardo dai suoi occhi «Non mi piace parlare di me» inizio a toccarmi nervosamente le mani finchè Aaron prende la mia mano per tranquillizzarmi
«Non devi parlarne se non vuoi, ti va di ordinare qualcosa?» annuisco un po' imbarazzata, ordiniamo la carne cotta alla griglia con patate al forno, il cameriere appuntato l'ordine va via
«Adel tu mi piaci molto» Rimango pietrificata alle sue parole non so come rispondere io sono confusa
«Aaron i-io non so cosa provo per adesso, con tutto quello che è successo io non sono lucida» inizio a balbettare imbarazzata «Adel non preoccuparti, io ti aspetterò, accetterò qualsiasi sarà la tua decisione, purchè tu sia felice»
Dopo quindici minuti arriva ciò che avevamo ordinato iniziamo a mangiare, e tutto veramente squisito, finito di mangiare parliamo per un'altra oretta finchè non si fa tardi e dobbiamo andare via, dopo un accesa discussione per chi doveva pagare Aaron la vince e una volta pagata la cena ci dirigiamo verso la macchina,  terminato il tragitto e giunti a destinazione scendiamo entrambi dalla macchina, Aaron si avvicina pericolosamente a me mentre tiene fissi gli occhi sulle mie labbra
«Ti prego Adel, ho bisogno di baciarti almeno una volta»
Senza pensarci due volte assecondo la sua richiesta Aaron mi tira a se e inizia a baciarmi voracemente, chiede l'accesso con la lingua, che io concendo e continuiamo a baciarci, i miei capelli sono tra le sue dita e la sua mano tiene la mia testa come se non volesse farmi scappare via, smette di baciarmi e poggia la sua fronte contro la mia «Cazzo Adel, adesso non riuscirò più a toglierti dalla mia testa» si allontana da me, non so cosa dire, sono sempre più confusa «Io vado, Buonanotte Aaron» poggio un dolce bacio sulla sua guancia e corro dentro il college, Aaron ha aspettato che entrassi per poi andare via

Buona domentica a tutti quanti, sto cercando di aggiornare quando posso, sono molto occupata, ma spero che questo non incida sul libro, buona lettura a tutti ♡

                                          -Meryux🦉