Si sentiva nubivago mentre strisciava verso il Calderone.
Aveva altro a cui pensare. I guerrieri irlandesi, pronti a farlo soffrire quanto il nipote che aveva assassinato. I morti silenziosi, vomitati dal metallo, in cerca di vivi che si unissero a loro.
Ma mescolandosi ai cadaveri che aspettavano la rinascita, non vedeva ciò che lo circondava. Solo il suo gemello, morto per un uomo come lui, e il groviglio pulsante del proprio odio, per cui era nato, aveva ucciso – avrebbe pagato.
Mentre i suoi tendini si spezzavano e il suo cuore cedeva insieme al Calderone, implorò il perdono dei suoi fratelli.