È così che si sbriciola un biscotto

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Avete presente quella sensazione di vuoto totale, come quando da piccolo vedi tua madre andare via dall'asilo e lasciarti lì.

È un vuoto diverso, è come una mancanza.
Una mancanza che ti crea un buco nel petto, non riesci a capire perché ti senti così, e nemmeno come fartela passare, ci convivi e basta.

Oh Atsumu quanto sei diventato pensieroso.

Non saprei nemmeno io come farvelo capire, perché non può essere spiegato a parole va provata sulla propria pelle.

Io dopo aver visto Omi andarsene non riesco a stare meglio, non riesco a guarire da questa sensazione diventata quasi confortante, sta diventando casa, sta diventando normalità, quando sappiamo tutti che non dovrebbe esserlo.

Da quando Omi ha lasciato questa casa non mi sento più me stesso, non riesco più a guardarmi allo specchio senza farmi pena.

Non mi guardo più nemmeno quando mi lavo i denti, o quando metto la crema viso, anzi ormai non curo più nemmeno me stesso, non mi preoccupo più di questo.

Io senza Omi non sono niente, senza di lui sono solo l'ombra di quello che ero.

Con lui ho sempre avuto un bel rapporto, anche prima che ci mettessimo assieme eravamo amici, poi ci siamo innamorati e ci siamo fidanzati.

Non so se tornerà, non so se riuscirò mai a perdonarlo.

So che per ora vi è difficile capire perché sto così di merda, ma datemi il tempo di spiegare, sono sicuro che mi capirete, anche se certe volte fatico anche io a capirmi.

Da qualche mese tra di noi c'è un po' di tensione, entrambi eravamo, e siamo tuttora, molto stressati, e costantemente nervosi, passiamo così tanto tempo assieme che non ricordo quando sia stata l'ultima volta che ho avuto un po' di spazio per me.

Ci alleniamo e giochiamo nella stessa squadra, frequentiamo le stesse amicizie, abitiamo assieme, viaggiamo assieme, andiamo alle feste assieme. All'inizio è molto bello, poi diventa quotidianità, è normale e ti ci abitui, dopo un po' ti stufi e non capisci più se ti piace ancora o se era solo una cotta passeggera, o lo trovi semplicemente irritante.

Credo sia normale avere i propri spazi ogni tanto, la propria privacy.

Così ho pensato di chiedere a 'Samu se aveva voglia di andare a trovare nostra madre, che da quando si è separata vive a due ore di treno da qua, solo per staccare la spina e cambiare aria per qualche giorno.

Omi però si è sentito messo da parte, è arrivato anche ad accusarmi di essere un egoista e di pensare solo a me stesso.

Io pensare solo a me stesso?. Io non penso mai a me, ho sempre messo lui in primo piano, in ogni momento della giornata, gli sono sempre stato vicino quando stava male e magari in quel momento anche io avevo bisogno di conforto, mi preoccupo sempre per lui, e lo amo con tutto me stesso.

Abbiamo litigato. Non che io e lui non litighiamo mai, ma solitamente dopo qualche ora facciamo pace, o comunque ci tranquillizziamo.

In quel momento non mi controllavo, gli ho urlato contro tutto quello che mi è passato per la mente, e quella notte ha dormito sul divano.

Era incazzato o triste, non lo so.

Ho passato la notte a piangere e pentirmi di avergli detto tutte quelle cose.

La mattina dopo, intenzionato a scusarmi sono andato in salotto, ma non è andata per nulla come mi aspettavo.

Omi era già vestito, e aveva davanti a sé uno zaino con alcuni vestiti e cose sue.

< Dove vai? > è stata la prima domanda che mi è venuta in mente.

< Atsumu per il bene di entrambi, forse è meglio prederci una pausa >, una pausa?, e se dovesse trovarsi bene da solo e non tornasse da me.

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