Nessuno viene a svegliarmi.
Non era mai successo, Stan è molto rigido in questo.
Ci tiene a svegliarmi sempre alla solita ora ma stamattina non si è fatto vivo.
Anche se il letto è morbido e non voglio alzarmi, lo faccio comunque.
-Stan! Stan!- urlo.
Ma dal corridoio vedo solo arrivare George, suo fratello.
-George
-Si padrone?
-Dov'è Stan? Non mi ha svegliato stamattina
Un silenzio tombale.
-Prego il padrone di non agitarsi...
-Che vuoi d-
-Stan è stato assassinato
Spalanco gli occhi... non so cosa fare.
Piango? A che scopo.
Urlo? Sprecherei solo fiato.
Mi dispero? Anche se lo facessi non tornerebbe comunque.
Da oggi sono in lutto.
Volevo bene a Stan, ora la villa sembrava un po' vuota come se ne avessero demolito un pezzo.
La persona che sentivo più vicino ora non c'è più.
Sì lo so che c'è anche George ma Stan era come un padre.
E ora sono rimasto solo con lo zio.
-George prepara gli abiti neri, si farà un piccolo funerale
-Certo padrone~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Stan non era conosciuto molto perciò non c'era molta gente al funerale ma ho ringraziato tutte le persone venute.
E mi tocca anche salutarne ancora molta altra, uff...
-Le mie più risentite condoglianze conte Y/N.
Dietro di me c'è il piccolo conte Phantomhive.
Camicia bianca, cravatte nera come la giacca e i capelli sul lato sinistro del volto pettinati indietro.
-La ringrazio.
-Non ci daremo mai del tu, eh?
-Decida lei come parlarmi, a me non cambia molto.
Penso che Ciel non ami mostrare espressioni differenti, ogni volta che lo incontro e ci parlo ha sempre il viso serio.
-Ora torno alla mia villa, ho delle faccende da sbrigare. Ancora condoglianze- e così come era arrivato, il conte Phantomhive se ne va via accompagnato dal suo nero maggiordomo.
Mi manca già la voce di Stan che mi chiede-Sta bene padrone?-.
Tutte le volte che gli dicevo una bugia... se ne accorgeva sempre, anche se non lo ammetteva.
Anche i viaggi in carrozza sono più silenziosi e noiosi.
George stamattina mi ha spiegato com'è morto.
Si ipotizza che ci fosse qualcuno che volesse entrare nella villa e Stan è stato ucciso da questo "invasore".
Per nessuna ragione.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Il parco, anche se il grigio cielo inquinato rovina l'atmosfera, è sempre magnifico.
Gli alberi e i cespugli ben potati, i bambini che corrono sul prato e i genitori a guardarli dalle panchine chiacchierando di qualcosa.
Non so chi siano i miei genitori o se ho fratelli e sorelle.
Non ho più neanche qualcuno con cui passare il tempo, prima avevo i tanti bambini del quartiere ma adesso non posso più andare a trovarli ogni giorno.
Alcuni di loro, ho sentito, sono anche deceduti per mancanza di cibo, acqua e assenza di salute.
Sarebbe stata la mia fine se solo non avessi incontrato Lui, il piccolo John.
Devo ringraziarlo ancora molto, è solo grazie a lui se ora sono quello che sono.
Mi sento solo da quel giorno.
Ma magari posso... si ci vado.
-George, andiamo
-Dove, padrone?
-Dal conte Phantomhive---------------------------------------------------------
Spazio autrice
In questi giorni oltre a non avere molto tempo non ho neanche la voglia, vorrei arrivare subito al sodo io😩
Però oggi è il compleanno di Ciel perciò auguri tesoro♡! Compirebbe 147 anni, però è sempre bellissimo♡
Al prossimo capitolo♡
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Quell'espressione | Ciel Phantomhive × MaleReader
Romance⚠️la seguente storia non segue i fatti narrati nel manga/anime⚠️ "È da un ballo comune che di solito nasce una relazione particolarmente profonda" Londra 1890 circa Sei un conte proprietario di una compagnia che produce prestigioso the che amano tut...