La quotidianità di una ragazzina, poco apprezzata da tutti..

26 11 12
                                    

Selina in quell'abbraccio si sentiva a casa, così come Stevie si sentì a casa tra le braccia della ragazza.
Quella sera dopo aver studiato per il lunedì e i giorni seguenti, mangiarono tutti insieme e lei si sentiva bene, visto che non era a scuola.
Dopo cena mangiarono il dolce, e successivamente i due giovani si andarono a mettere sul divano un film abbracciati l'un l'altro.
La loro amicizia era sincera, sapevano che potevano contare l'uno sull'altra e sapevano tutto l'uno dell'altra.
Spesso si alternano ad andare l'uno a casa dell'altra o per studiare o per stare insieme.
In quei due giorni i due ragazzi non avrebbero pensato a cosa sarebbe successo il lunedì mattina.
Ridevano per il film e Stevie sorrise nel vederla tranquilla, rispetto a quando è a scuola.

Pov's Stevie

Vederla ridere è la cosa più bella del mondo e sapere cosa deve passare ogni giorno a scuola, so che non è semplice e per di più ne ha già passati 5 anni così, alle elementari. Lei sì che si può dire che è forte, nonostante tutto continua a combattere e il bullismo non è facile da superare, ma so che lei un giorno ne uscirà vicintrice.
Mi chiedo cosa abbia fatto di male, per dover subire tutto questo.
Io mi sento davvero uno schifo, sono impotente, e se anche ci provassi verrei preso di mira e dopo Selina avrebbe dei pensieri in piu. Non voglio che soffra di più, di quello che già non ha.
Non è bello vedere la propria migliore amica soffrire in silenzio, perché anche se ci parlassi, non caverei un ragno da un buco, mi direbbe che sta bene.
Selina non ama parlare di sé o dei suoi problemi e se si impunta a non parlare non c'è verso di farle cambiare idea. È consapevole che può esplodere, ma questo non la ferma dal fare sempre e comunque di testa sua.
Ammetto che non so come fare per aiutarla, so bene che lei piange a casa, da sola, perché se no verrebbe giudicata. Non oso immaginare il dolore che lei prova ogni giorno e soprattutto quando piange che è ancora peggio.
Uno pensa che dei bambini o ragazzi della nostra età possano essere così cattivi... peccato che non è così..
Non merita tutta questa cattiveria, non lo merita nessuno. A volte penso che gli adulti debbano fare attenzione ai loro figli e a cosa provano.
Le voglio bene e non voglio che lei se ne vada per colpa del bullismo.
Senza di lei non sarei più lo stesso.
Queste cose non glie posso mica dire.. aveva già molto a cui pensare. So che voi direte che devo farlo prima che sia troppo tardi, ma so che lei non lo farebbe mai. Sa come reagirei, i suoi familiari per quanto possano essere duri con lei, ne soffrirebbero molto.
Mi piacerebbe che lei si confidasse con qualcuno, ma so che è inutile provare a convincerla.

Quel weekend fu davvero bello, Selina si era divertita, poi arrivò il giorno peggiore della settimana: il lunedì. Sperava in cuor suo che non la calcolassero, ma decise di non pensarci.
Già non amava la scuola, figurati se poi doveva sopportarli tutti di prima mattina.
Lei era paziente, ma fino ad un certo punto...
Di Selina si poteva dire tutto, ma non che non fosse  molto paziente.. ci voleva un sacco per far si che perdesse la pazienza...con loro ci riusciva in 0,1 secondo.
Il terribile giorno era arrivato..
Già per tutti i ragazzi era tragico alzarsi presto, figurati accoppiarlo al primo giorno della settimana.
Erano le 6.30 quando la sveglia suonò o come la chiamavs Selina: il mostro delle 6.30. Che noke strano eh? Beh sì, ma lei non era di certo una ragazzina a cui piace a seguire le masse.
Fin da quando era piccola, chiedeva solo barbi magie delle feste e qualche altro gioco, ma non era mai una lista infinita. Quando si appassionò alla lettura le vennero regalati i libri, iniziò con i libri semplici, ma poi le regalarono "Harry Potter" una delle saghe che non avrebbe mai smesso di amare.
Si alzò lentamente e pigramente si trascinò in bagno per lavarsi, successivamente si andò a vestire e poi si trascinò fino in cucina per fare colazione e salutò sua madre con un gesto della mano.
Sally: "Buongiorno tesoro, hai chiamato tuo fratello?" Chiese e Selina si fece un facepalm e scosse la testa.
Sel: "Scusa, mi sono appena svegliata, vado a svegliarlo" disse e tornò in camera e gli toccò la mano e lui aprì un occhio.
Sel: "Dai dormiglione alzati, dobbiamo andare a scuola" gli disse e suo fratello brontolò.
Alex: "Va bene, mi aiuti a lavarmi?" Domandò.
Sel: "Si, dai scendi che così non arriviamo in ritardo" lui annuì e scese dal letto. Alex andò in bagno e Selina lo aiutò a lavarsi e poi lo portò in cucina per fare colazione. Una volta finito lo fece vestire e gli fece preparare lo zaino. Lei gli leggeva i titoli delle materie e lui le buttava alla rinfusa, si capiva che era Selina quella ordinata nello zaino.
Infatti decise di sistemarglieli.
Sel: "Alex, i libri te li ho messi qui" disse mentre glieli indicava.
"E qui davanti ci sono i quaderni, con astuccio e diario, mi raccomando non perdere niente, sai che mamma si arrabbia" fece notare.
Alex: "Va bene, farò attenzione" rispose.
Sel: "Mi raccomando, scrivi tutto, compiti, avvisi o comunicazioni ok?" Chiese
Alex: "Va bene, scriverò tutto" disse.
Erano ormai le 7.00 del mattino e decisero di prendere i loro zaini e li appoggiarono all'ingresso.
Sel: "Mamma, siamo pronti, ci laviamo i denti ok?" Domandò.
Sally: "Si certo, cinque minuti e sono pronta" rispose.
Sel: "Ok, va bene" disse mentre lei e suo fratello si lavarono i denti e poi Selina andò a lavare le tazze della colazione, poi pulí la tavola. Raggiunse di nuovo il fratello una volta finito, prese la sua felpa che era appesa all'appendiabiti e una volta che la madre fu pronta, uscirono tutti e tre insieme di casa. Salirono in macchina, si allacciarono le cinture e poi la madre mise in moto, direzione scuola. Quando sua madre arrivò, mise le quattro frecce e Selina scese dalla macchina salutandoli. Percorse quel vialetto pieno ormai di foglie rosse e gialle, segno che ormai l'autunno era arrivato.
Varcò quella soglia, quel cancello e quando entrò, vide quell'odiata scuola. Entrò dal portone e salì le scale, direzione secondo piano. Una volta arrivata, percorse quel piccolo corridoio e arrivò davanti alla porta della  sua classe.
Varcò la soglia e sospirò mentre entrava.
Pensava ad una giornata tranquilla, ma non fu così
Jack W: "Oh, è arrivato il cesso" disse ghignando. Selina rispose pertanto alzando il dito medio verso quell'imbecille. Al ragazzo quel gesto non piacque e quando la ragazza appoggiò lo zaino per terra,  lui andò da lei, con l'intento di finire ciò che aveva iniziato.
Selina lo vide arrivare ma non ci diede peso e lasciò che lui facesse tutto da solo. Prese il diario per guardare che materia ci fosse dato che se lo era già dimenticato.
Jack si era messo in mezzo tra i banchi e lei lo sapeva.
Sel: "Sei in mezzo alle palle" fece notare.
Jack W: "Non mi interessa, tanto si sa che tu fai schifo anche a studiare " ammise.
Si tirò su in piedi e si girò dietro e solo allora notò Lisa e la salutoni con la mano.
Jack provò a toccare Selina e lei la prima volta si scansò, la seconda volta lei perse la pazienza.
Selina gli schiaffeggiò la mano.
Sel: "Non hai nessun diritto di toccarmi" disse fredda.
Jack: "Sai che non mi interessa, quindi lo farò ancora..." Venne interrotto dallo sguardo della ragazza e non seppe cosa dire per qualche minuto.
Sel: "Tu ci devi solo provare, e ti posso garantire che ti renderò così tanto irriconoscibile per i tuoi genitori, che probabilmente si dimenticheranno di avere un figlio cattivo come te" rispose.
Jack a quelle parole si infuriò e la spinse con forza, Selina perse l'equilibrio e cadde sullo spigolo del banco dietro di lei. Perse il fiato per qualche minuto, Lisa corse da lei vedendo la scena e l'aiutò ad alzarsi. Lisa era davvero preoccupata per Selina.
Lisa: "Ei.. Sel, stai bene??" Chiese guardandola preoccupata.
Sel: "Sto bene, non ti preoccupare.. non è niente" rispose toccandole la mano.
Lisa: "Si certo e io ci devo credere... Ti è mancato il fiato per un po'..." Le fece notare dolcemente.
Cercò di calmare l'amica ma non ci riuscí.
Arrivò Stevie, erano ormai le 7.45 e la vide appoggiata al banco sorretta da Lisa.
Si avvicinò alla sua migliore amica e a Lisa. Selina lo vide arrivare e lo salutò con la mano.
Andò di fronte a Jack e lo guardò con aria di sfida e gli puntò il dito contro.
Sel: "Senti tu, essere miserabile che non sei altro. Ti senti figo? Eh? Chi ti segue è idiota quanto te, lo sai? E se non lo sai te lo dico io!! Dopo avermi spinto, ti senti più uomo??!! Non puoi essere considerato un uomo e sai perché?! Perché un uomo che inizia con la lettera maiuscola, non farebbe mai del male ad una donna. E tu invece sei una merda e mi fai davvero schifo. Sei più forte fai questo? Bene! Vuoi un applauso?! Cos'è, hai avuto traumi da piccolo e te la fai con gli altri perché magari vieni picchiato o non ti senti compreso?!?! Beh a me, non me ne frega un cazzo! Non puoi fare il cazzo che vuoi! Sei frustrato?! Prenditela con chi dovere! Sono stanca di vederti tutti i giorni e no, non mi tolgo la vita, solo perché tu lo desideri. Mi dispiace deluderti, ma non sono un sacco da boxe dove tu ti puoi sfogare liberamente. Credimi che tu mi fai veramente schifo, non mi interessa se le mie parole ti feriranno, anzi, te le meriti per tutto il male che mi stai facendo passare. Non guardarmi con quella faccia... Tanto arriverà il giorno in cui tu sarai al mio posto. Solo allora forse capirai cosa significa e credimi che non vedo l'ora. Ti reputi così forte, perché sei forte fisicamente, ma se fossi la vittima ti saresti già ucciso!!" Sputò velenosa in faccia al ragazzo.
Selina era davvero furiosa e Lisa le prese la mano nella speranza che si calmasse. Stevie aveva assistito alla sua sfuriata, lme la guardò cercando di capire cosa fosse successo poco prima del suo arrivo.
Poco dopo suonò la campanella dell'inizio delle lezioni e lei si sedette come se non fosse successo niente.
Gli altri compagni di classe erano allibiti. Le parole che aveva pronunciato erano state davvero pesanti, si, ma mai quanto il gesto che aveva Jack.

Pov's Selina

Sono stanca di essere insultata senza un motivo. Non gli ho mai visti e improvvisamente mi odiano, bella merda. A volte penso che non sarei mai dovuta iscrivere in questa scuola. Non so se sarebbe andata così, ma se così non fosse, avrei potuto evitare tutto questo. Non lo saprò mai. Giuro... Non credo di farcela...tre anni così?  Mi sarei già sparata... Magari lo farò...
Ormai non me ne frega più niente. Si non dovrei dargliela vinta, ma davvero... Le parole fanno male.

Angolo autrice

Buongiorno a tutti e buon pranzo 💖💖💖
Scusate per questi mesi di assenza ma ho avuto molti pensieri e problemi. Ringrazio a tutti per il sostegno, sia in privato, sia per aver fatto arrivare di nuovo la mia storia in classifica.
Spero davvero che questa storia possa aiutare molte persone grandi e piccole che siano, spero che possiate trovare un po' di aiuto in questi capitoli.
Per qualsiasi cosa scrivetemi pure in privato qui su wattpad, con calma provvederò a rispondere a tutti.
Ora vi lascio alla vostra lettura.
Il capitolo 15 sta per essere ultimato, tra poco lo metterò nelle bozze e lo pubblicherò sul tardi.
Buona lettura guys💖💖💖🌟🌟🌟

L'urlo nel silenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora