Anima in pezzi.

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Jungkook:
Fuori piove, l'hai notato? √√

Jungkook:
Sono disteso fra le coperte del mio letto, ma è tutto così freddo senza di te. √√

Jungkook:
Sapessi quanto vorrei averti qui con me, adesso. √√

Sto rileggendo i nostri ultimi messaggi come ieri, il giorno prima di ieri e quello prima ancora.

Mi fa strano. Credevo di essere stato abbastanza chiaro quando ti dissi che non volevo restarci male, ma hai ignorato le mie parole e hai giocato con me.

Pensavo fossi riuscito ad afferrare la mia sensibilità nel discorso che ti avevo fatto, che avessi notato quando dolore il mio cuore ha respirato nel corso degli anni.

Odio tutto questo.

Vorrei che la mia anima smettesse di sanguinare. Vorrei che quando mi guardo allo specchio non vedessi la tua sagoma modellare e bucare il mio affetto con un semplice sorriso, ma mi rendo conto che non sempre è possibile avere tutto.

Jungkook:
Se casomai te lo stessi chiedendo..
Sì, Taehyung, fa male. Fa davvero molto male. √√

Solo ora realizzo quanto pesanti sono queste parole e quanto vuoto sei stato capace di lasciare all'interno del mio petto.

Sinceramente, non so più quale sia la realtà. Ho coperto la voragine che mi hai lasciato con un mucchio di bugie, ma lo strato è ancora troppo sottile per smettere di rimuginare.

Jungkook:
Non so cosa fare, mi sembra di impazzire. √√

L'unisono drink della serata mi riporta alla mente il tuo volto. Quand'è che mi farai il favore di andartene?

Ti ho detto che non voglio più vederti, ricordi?
Ti ho urlato che mi hai fatto davvero tanto male, e non mentivo, mi hai davvero frantumato l'anima.

Sei felice ora? Ti stai divertendo? Perché io per niente.

Non è mai stata mia intenzione afferrare questi bicchieri e ingoiare il liquido presente all'interno come se fosse della semplice acqua. Ma ora credo di capire perché al mondo ci sono così tanti ubriachi.

Credo di aver trovato la risposta al perché le persone fumano, si drogano e autodistruggono, vivendo le loro 24 ore fra le pareti di una discoteca marcia quasi quanto loro.

Non pensavo, però, che al mondo ci fossero così tante anime col cuore spezzato. Ero dell'idea di essere l'unico, ma, come successo anche con te, sono soltanto uno dei pochi.

Jungkook:
Per un momento mi hai fatto sentire speciale.
Mi hai fatto gioire della realtà, senza sapere che essa era sotto il tuo controllo. √√

Jungkook:
Non mento, vorrei non desiderarti così tanto. √√

Vorrei troppo, ma al momento chiedere è l'unica cosa che sono in grado di fare: «Un altro, per favore».

Oltre al dimenticare, sto cercando di lasciarti uscire dalla mia mente, però è complicato.

Il barista è davvero gentile, mi ha detto di non bere molto o il mio corpo ne risentirà, ma cosa posso farci se sto annegando e a te sembra non importare affatto?

«Ti amo» ti ho dichiarato.
«Per favore, non lasciarmi solo» ti ho urlato quando mi hai voltato le spalle.
«Sei davvero perfetto, tutto questo è davvero perfetto» ti ho detto. Ma hai dimenticato completamente che nelle tue mani c'ho messo i pezzi del mio cuore.

Dovevi riunirli. Dovevi aggiustarlo e ridargli indietro il suo colorito coloniale, ma l'hai stretto nelle tue mani e, tirandolo nel cielo, gridavi euforico come un bambino con il suo giocattolo preferito.

Io restavo fermo, con un sorriso sulle labbra ad ammirare quelle costellazioni che affioravano dal tuo animo.

E mi sentivo come un aquilone. Mi possedevi, ero sotto il tuo dominio, ma per il troppo vento la fune si è sfasciata e per questo hai dovuto lasciarmi andare.

Potevi raccogliere la mia esile figura e salvarmi, ma mi hai lasciato lì, al freddo, alle spalle col passato, come se non fosse accaduto nulla, come se non fossimo stati niente.

Mi hai detto che le crepe, quelle più esili, sono le più dannose, ma tu eri la mia e, pezzo dopo pezzo, mi hai sgretolato come la cenere.

Io cado, sprofondo in un abisso con le mani tremanti e ti guardo: sei felice, come se non mi avessi mai conosciuto.

Pochi giorni fa sono passato al Beachwood Cafe. Era chiuso. Hanno cambiato gestione e verrà ristrutturato.

Mi hanno detto che i nostri ultimi caffè non sono mai stati ritirati, che erano stati per ore esposti sul nostro tavolo preferito, ma hanno dovuto buttarli poiché avevano perso il sapore.

Mi ferisce il fatto che se ci incontriamo in giro fingiamo di non conoscerci. Vorrei parlarti e dirti che mi manchi come l'aria, ma la realtà mi dice che non hai bisogno di me.

Jungkook:
Ricordi quella volta?
Ricordi quando ci siamo conosciuti e ancora non sapevamo come sarebbe andata a finire? √√

Sorridevi, sorridevi molto, e io ti osservavo come succede alle persone vittime della sindrome di Stendhal.

Eri il mio dipinto, quello che più di bellezza e valore nascondeva una seconda anima. Ma non mi avevi avvertito che essa fosse portatrice di dolore.

La guardavo, restavo ore fermo a scrutarne gli angoli, ma più la studiavo più mi sembrava di ritrovarci Dorian Gray e la sua dismorfofobia.

Posso soltanto dirti che questo dolore non passa, che quando ti sento addosso spero soltanto che tu sparisca come l'ossigeno che mi hai sottratto.

Vorrei un abbraccio, anzi, mi correggo: la mia anima ne vorrebbe uno.

La vista che regala il terrazzo di questo bar è bellissima, ma nostalgica. Mi fa ripensare a quanto ho perso di te, senza nemmeno mai averti.

Dovrei odiarti, ma non riesco a fare altro all'infuori di amarti.

Jungkook:
Ti sei divertito? √√

Io ci ho anche provato a stringerti al mio petto, Taehyung. Ma sei come il cielo: irraggiungibile come le stelle e impossibile da avvicinare e stringere.

Jungkook:
Grazie di avermi lasciato cadere.
Forse per te adesso io non sono più niente di serio, forse non sono mai stato niente di serio, però io continuerò ad attendere il giorno in cui finalmente questa realtà mi dirà di essersi stancata di tenermi in catene.
Per favore, resta in salute.
Per favore, sii felice.
Perché, anche se mi hai distrutto, io ti amo e ti continuerò ad amare fino all'ultimo istante che questo mio cuore me lo permetterà √√

Spengo il cellulare.

Sospirando, tiro una boccata alla sigaretta. Alzo lo sguardo, asciugo le lacrime e guardo dritto dinanzi a me l'universo di stelle presenti nel cielo.

Brillano come non mai, quasi a dirmi che quel giorno arriverà, che in un domani anche io avrò un nuovo inizio da godermi.

Ma questa è l'apparenza del cielo.
E io ho smesso di credere alla realtà.

<< Fine >>

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