CAPITOLO 16

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*BIANCA*
Sono le otto e dici, e sto entrando a casa dopo lavoro.
Ancora ripenso alla mattinata con Mattia.
Mi ha portata a casa, mi sono sistemata e sono andata a lavoro. Per fortuna che ho il lavoro a distrarmi! Non so cosa farei altrimenti.
Entro, e mi sembra tutto così vuoto, così triste così non mio. In confronto alla casa di Mattia, molto vissuta,molto sua. Io sono qui solo di passaggio. Questo posto non mi appartiene e lo so. Chiamo Mattia.
Non risponde, e io mi deprime ulteriormente.
Sarà stupido quello che mi sta passando per la testa.
Ma qui a Roma la mia vita è Mattia. A lavoro i rapporti sono strettamente professionali, oltre un sorriso cortese non ci si scambia null'altro, ogniuno fuori sembra avere la propria vita, che magari non c'entra nulla con l'ufficio. Tutti tranne me.
Il trillo del telefono mi distoglie dai miei assurdi pensieri.
'Mattia:Tesò sto a lavoro, ti va di passare? Horiental.'
Segue l'indirizzo del bar.
Mmhh, perché no
Però cosa mi metto? Che tipo di bar è?
'Bianca: Come mi vesto ?!? :/'
So che starà ridendo a leggere.
Risponde subito
'Mattia:'Ahahahahahhahahaha tanto sei bella comunque :* Tacchi, assolutamente'
Mi starà mica prendendo in giro?
Vabbe, io per sicurezza li metto davvero.
Vado di là, e mi provo un vestitino aderente nero semplice, un paio di tacchi neri con le borchie oro sul tacco, un po di trucco e un rossetto rosso.
Che io abbia esagerato? E chi se ne frega!
***
Se non ci fosse Google maps! Dove sarei io ora!
Vedo l'insegna di questo locale, per fortuna mi sono messa tirata pure io! Davanti al locale vedo un sacco di ragazze con tacchi vertiginosi, vestiti stiminziti.
Entro, e mi vedo mattia dietro al bancone.
Mi vede e gli occhi gli si illuminano.
Mi viene subito incontro e mi bacia sulla guancia.
M:'Wow Bianca ! Sei, sei bellissima. Vieni dai ho quasi finito il turno'
Lo seguo, mi siedo al bancone, lo vedo che mi porta da bere.
B:'Cos'è?'
M:'Rum e pera tesoro'
B:'Giusto per iniziare leggeri..'
Io non reggo l'alcool cazzo!
Dopo dici minuti dice che va a cambiarsi e torna subito da me.
Sono tranquillamente seduta al mio posto quando si avvicina uno che nemmeno so regge in piedi. Ecco ci mancava solo lui.
Con veramente poca gentilezza tira fuori un 'hei bambolina come mai tutta sola? Vieni a farti un giretto con me'
Gli dico di andarsene ma il tipo insiste.
'Dai piccolina ti divertirai'
E ti pareva.
Per fortuna in quell'istante arriva Mattia.
M:'Hei fratè, non è aria, gira al largo'
Il tipo sembra conoscerlo. Non dice una parola e se ne va.
Noto come sia ben vestito Mattia.
Ma la camicia è un po troppo aperta, e si 'intravede' molto il petto...non che mi dispiaccia.
Noo! Basta Bianca che pensieri fai!
M:'Vieni a ballare!'
Mi prende per mano e mi si mette molto vicino.
Che sia il rum o pera, o che io voglia dare la colpa all'alcool fatto sta che mi lascio andare. Ballo con Mattia, ballo molto vicino a Mattia. Finché non c'è l'ho a un centimetro dal viso.
Sto pensando che voglia baciarmi. Ma lui sorride e si allontana dal mio volto.
Ci sono quasi rimasta male.
Ma che diavolo sto dicendo??!?
M:'Lavori domani mattina?'
B':Si'
M:'Dormi da me lo stesso'
Lo guardo. E come si fa a dirgli di no?
B':Ok'
Balliamo ancora un po.
Guardo l'ora, è mezza notte e io domani sono a lavoro.
Lo dico a Mattia.
Mi prende per mano e usciamo dal locale; saliamo in macchina e ci dirigiamo verso casa sua.

Cercami nel vento - BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora