Per Tutta La Vita

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Da quando eravamo piccole, io, Ginevra e Claudia facevamo tutto insieme. Dormivamo insieme, mangiavamo insieme, litigavamo e ridevamo insieme. Poi, crescendo, e seguendo stili e indirizzi diversi di vita, ci vedevamo di meno, ma sempre con grande affetto reciproco e tanta voglia di stare insieme. Anche per questo io non avevo mai saputo bene chi fossero gli amori di Ginevra, a parte quelli più importanti, e non avevo mai conosciuto Dario e Saverio prima di quei giorni prima del matrimonio tra Mirko e Claudia. Era rimasto tutto molto ermetico, e ognuno di noi aveva vissuto la propria vita dando le informazioni necessarie e ridotte alle altre. Non era cattiveria o altro, era solo lo spirito di conservazione verso l'altra. Da quando Dario era entrato nella mia vita e Saverio in quella di Ginevra, le cose erano cambiate drasticamente. Ci vedevamo sempre, e passavamo i fine settimana tutti insieme, facendomi affezionare anche a quel idiota di Saverio. Eravamo tornate a come quando eravamo piccole: sempre tutto insieme.

« Ani, ti dai una mossa? », domandò Ginevra, tirando con l'ammanco destra la porta in vetro della boutique da loro scelta.

In realtà, ero molto tesa. Ma non perché non volessi provare quei meravigliosi abiti, ma perché l'idea di diventare la moglie di Dario, si stava facendo sempre più vera, e io volevo essere stupenda per lui.

Annuì chiudendo la borsa controllando il cellulare per l'ultima volta, accertandomi che nessuno tra Dario e Federica si fosse fatto sentire. Quest'ultima doveva informarmi sulla situazione foto e email da parte dell'azienda di Edoardo. Anche quello mi metteva una certa agitazione, ma il servizio fotografico era andato benissimo e a Andrew era piaciuto tantissimo. Ragion per cui mi sentivo abbastanza tranquilla nonostante l'agitazione per l'ignoto.

Finalmente entrai anche io in atelier, facendomi investire dal profumo delle candele agli agrumi, e dalla luminosità dei vestiti da sposa che campeggiavano davanti ai miei occhi.

« Claudia, tesoro! Bentrovata! », esclamò una signora sulla sessantina che somigliava vagamente a Jessica Lange.

« Salve signora Cinzia, è sempre bello vederla! »

« Appena ho saputo che era tua cugina la sposa, mi sono subito organizzata per proporvi i migliori abiti da sposa di quest'anno! »

« Oh la ringrazio! Spero vivamente che mia cugina Anita, trovi il suo abito qui. Ci terrei particolarmente. »

« Bene, hai già qualcosa in mente? », domandò poi rivolgendosi a Ginevra che stava guardando distrattamente il cellulare.

« Chi? Io? Ma proprio per niente! », esclamò neanche gli avesse detto una parolaccia.

« No, signora Cinzia. La sposa e mia cugina Anita! », affermò agitata tirandomi verso il bancone riportandomi sulla terra ferma.

Non facevo altro che pensare a Dario e alla sua reazione nel vedermi con l'abito da sposa.

« Oh! Dovete scusarmi! Siccome ho visto il pancino credevo fosse lei la sposa! », puntualizzò paonazza rivolgendosi a noi.

« Non si preoccupi signora Cinzia, può capitare. Adesso perché non facciamo vedere qualcosa ad Anita? », continuò Claudia, guardando Ginevra con disappunto.

Eccola in versione professoressa di italiano.

« Oh! Si, si! Da questa parte! », si rivolse a me, indicandomi un piccolo salottino in rosa con dei pouf e divanetti davvero adorabili. « Cara, preferisci un vestito ampio o con gonna morbida? »

« Ampio! », esclamò Claudia mentre io dissi decisa « Morbida. »

« Ani, non vuoi un abito fiabesco e ampio come il mio? », chiese Claudia, voltandosi verso di me.

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