Ma stasera.

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ninamarchetti's story

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Nina's pov.

Il circuito ormai è un via vai continuo di gente.
Meccanici, ingegneri, tecnici, tifosi e chi più ne ha più ne metta.
Tra chi già festeggia e chi invece saluta un'ultima volta, la stagione si conclude tra sorrisi e lacrime.

È la mia prima ultima gara, e devo ammettere di essere parecchio emozionata.
Questi ultimi due mesi sono stati per me l'inizio di una nuova vita e l'occasione più grande di sempre.

Mentre mi faccio spazio tra il team ormai in delirio, cerco di arrivare il più possibile in un angolo meno affollato, alla ricerca di Charles.

Ricerca che finisce in breve tempo. Lo vedo camminare verso l'entrata del box, mentre toglie il cappellino dalla testa ed apre leggermente la tuta.
La sua espressione, finalmente, serena.

«Eccoti, finalmente.» sorrido raggiungendolo.

«Nina.» mi sorride di rimando, allarga un braccio per stringermi leggermente a sé, in un abbraccio veloce.

«Congratulazioni Charles.» sorrido felice, davvero felice. «Te lo sei meritato questo posto, questa vittoria.» poggio una mano sul suo braccio.

«È solo un secondo posto.» sorride facendo spallucce.

«No, è il tuo secondo posto. Guadagnato e sudato, con il cuore e con il sangue. Ed è l'inizio di qualcosa di più grande, credimi.» lo guardo negli occhi.

Dischiude le labbra per rispondermi ma una voce alle sue spalle lo interrompe.
«Non pensare minimamente di lasciarmi da solo stasera!»

Charles alza gli occhi al cielo ma ridacchia.
Si volta a rispondere.
«L'ho mai fatto, Pierre?»

«Ti avviso, non si sa mai.» ride mentre arriva da noi.

Non me lo ricordavo così bello.

Si abbracciano, poi il francese rivolge lo sguardo a me.

«Charles non fa le presentazioni quindi faccio da solo. Io sono Pierre.» sorride porgendomi la mano.

«Nina.» sorrido e la stringo. «Ti ho visto spesso in questi due mesi e Charles ti ha nominato parecchio.»

«Spero che almeno parli bene di me.» ride guardando l'amico.

Dal canto suo, Charles, si limita a ridacchiare e annuire.

«Sarai dei nostri stasera?» continua a guardarmi.

«Non potrei mai perdermi la mia prima festa di fine stagione.» sorrido guardandolo.

Lui annuisce sorridendo e poi guarda Charles.
«E tu cerca di festeggiare, lascia i pensieri fuori dal locale, stasera. Ti aspetto fuori dall'hotel prima delle undici, non fare tardi.» gli da una pacca sulla spalla e va via.

Come rubini sull'asfalto.||Charles Leclerc.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora