Preparo i pancake

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Non riuscivo a crederci. Quella sera ero ancora incredulo che Korall mi ricambiasse. Nonostante vederla in quello stato mi facesse male e mi ricordasse l'orribile miscuglio di paura, dolore e disperazione che avevo provato quando l'avevo trovata sotto gli artigli di quell'immonda creatura, mi sentivo volare su una nuvola di zucchero filato.

Quando Korall si era svegliata Thomas non era in casa - era andato a fare scorta di garza e disinfettante - ma tornò un paio d'ore dopo. Avevo appena lasciato Korall con la cugina ed ero ancora tutto scombussolato. Felice perché lei si era svegliata e stava meglio. Eccitato e onorato perché mi amava. Lei mi ricambiava! Il mio cuore non era mai stato così leggero da anni e anni.

Mi trovò sdraiato sul mio letto con un sorriso ebete in faccia, che ripensavo al calore che mi aveva riempito il cuore quando avevo baciato la mia dolce K. Al sapore salato delle sue labbra, morbide e delicate come un fiore, ma così dannatamente deliziose. Non avrei mai smesso di baciarla, se fosse dipeso da me.

- Ehi, cos'é quel sorriso?- il tono divertito della sua voce mi fece arrossire e il mio cuore fece una capriola. Aprii gli occhi e lo trovai che si sedeva sul suo letto, incuriosito da quel mio strano sorriso. In effetti, fino a pochi minuti prima dovevo avere una faccia da funerale, considerato che avevo passato gli ultimi tre giorni a sperare che Korall si svegliasse. Spalancò gli occhi. - Gliel'hai detto, finalmente?

Non potei fare a meno di ridere alla sua espressione. Avevo la sensazione che ci shippasse senza neanche rendersene conto e questo in qualche perverso modo mi piaceva. Sapevo, nel profondo, che la nostra relazione sarebbe potuta durare al massimo qualche anno, ma per una volta non me ne fregava niente. Avevo quasi rischiato di perderla troppe volte e sapevo di non poter andare avanti ancora per molto. - Sì, Simba. - sentii le guance a fuoco. - E avevi ragione. Lei... mi ricambia. É fantastico.

- Amico, sono così felice per te! - mi aspettavo che si limitasse a darci una pacca sulla spalla, invece mi abbracciò. Non ero abituato al contatto fisico con altri, se non con Korall, ma non mi dispiacque. Ero così felice che avrei urlato di gioia. - Lo sapevo che non potevo essermi immaginato tutto.

Arrossii mentre ci staccavamo. Lanciai un'occhiata alla camera delle ragazze, dove Fuoki le stava cambiando le bende. Mi chiesi come si sentisse, anche se potevo immaginarlo. Avevo notato come le sue mani tremassero quando aveva ricordato l'aggressione, il modo in cui le sue pupille si erano dilatate dalla paura. Il mio cuore si riempì di fredda rabbia al pensiero che avesse sfiorato di nuovo la morte per quella maledetta pietra.

Di nuovo, non ero riuscito a proteggerla. Insomma, sapevo che era colpa del labirinto. Un secondo prima le sue piccole dita erano intrecciate con le mie e quello dopo era sparita nel nulla. Era nella stanza accanto, ferita ma sveglia, ma solo ripensarci mi provocò un tuffo al cuore. Una parte di me era contenta di non poter entrare nel labirinto in breve tempo.

Quel posto mi aveva procurato abbastanza infarti per il momento. - Già, sono così felice - mi sedetti di nuovo sul letto e sospirai, nonostante fossi così felice ero esausto. Avevo passato gli ultimi tre giorni insonni, troppo teso per riuscire a prendere sonno. Temevo che le condizioni di Korall si aggravassero all'improvviso. - E anche così stanco.

Simba mi lanciò una lunga occhiata, come a dire "ci credo". - Meglio se vai a dormire. Non chiudi occhi da tre giorni - ero ancora agitato, ma Korall stava bene ora e non avevo più paura di essere rifiutato, perché potevo stare tranquillo. Dovevo smetterla di pensare e andare a dormire.

- Hai ragione - era ancora presto per la cena, ma non importava. Avrei mangiato più tardi, quando mi sarei svegliato. - Vado a letto, allora. - il mio amico annuì e mi sorrise, poi si alzò e mi chiuse la porta. Mi misi giù aspettandomi di avere qualche problema ad addormentarmi, ma il sonno mi rapì.

Fuoky e Korall: Missione TerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora