Paura. Delusione. La delusione verso il mondo. Come un classico adolescente, isolandosi dal mondo intero. Così i primi annidi adolescenza. Poi conobbe loro: I ragazzi. E se innamorò.Reki Kyan, dopo aver scoperto di essere gay, finalmente si sentì bene. E iniziò a sorridere. Ma soprattutto, iniziò ad esserefelice. Iniziò anche ad avere qualche fidanzato. Si sentiva amato. Amava. Ed era fiero di amare. I baci a scuola, le prime volte,e, soprattutto, le prime sigarette e i primi drink. I suoi primi ragazzi erano spesso suoi coetanei, a volte di un anno più grandidi lui, massimo due. Poi conobbe colui che sarebbe stato, in futuro, il suo killer. Morì a solo 18 anni. E la prima cosa che feceda morto, fu perdonare il suo ex ragazzo. Non fu facile, ma ci riuscì. Si sentiva meglio, dopo averlo fatto. In realtà, luiavrebbe voluto vivere molto di più. Finalmente Langa, un giorno, andò a trovare la sua tomba. Era bellissimo. Aveva la suaetà. Ma lui era vivo.Così decise di seguirlo, e scoprì che parlava alle stelle ogni notte. All'improvviso, iniziò a parlare a lui, affacciato alla finestra,come se fosse in grado di sentirlo. Sentire i suoi racconti, gli faceva capire quanto fossero diversi. Langa era introverso,dunque non aveva nessuno con cui parlare dei suoi problemi. Era bellissimo pensare che quel bellissimo ragazzo si fosseinteressato ad un povero fantasma come lui. E fu uno shock, quando iniziò a scrivere lette indirizzate a lui. Lui rispondeva,perché, oramai, aveva deciso che sarebbe stato al suo fianco fino alla fine dei giorni. Il ragazzo dai capelli azzurri scrivevabenissimo. Poi lesse una frase."Vorrei poterti abbracciare."In quel momento, il suo cuore oramai fermo da anni, iniziava a battere forte. Si sentiva rinato. Letteralmente. Si erainnamorato di Langa Hasegawa.Quel giorno Langa tornò a casa pieno di lividi, sembrava che lo avessero picchiato.Piangeva, disperato.Reki riconosceva bene quel pianto: L'avevano picchiato perché era gay.Non fece nulla. Guardò solo il ragazzo alzarsi e scrivere l'ennesima lettera.
1 marzo, XX.
"Caro Reki...oggi mi hanno picchiato perché hanno scoperto che sono gay. Sono stanco di tutto questo. A volte penso che lepersone starebbero molto meglio senza di me. Sai...stavo pensando al suicidio. Forse potrei finalmente stare con te. Sono stancodi tutto questo. Mi sento sbagliato. Ho paura. Per favore, aiutami, ne ho bisogno. Non voglio essere solo, non di nuovo.
P.S. Penso di essermi innamorato di te.Con affetto (o amore)
-Langa."
Il fantasma non ci pensò due volte a rispondergli. Ma quando lesse il "PS", si sentì innamorato. E forse lo era. Ma per ora,avrebbe ignorato quella frase, e avrebbe pensato a consolarlo.
1 marzo, XX
"Caro Langa. Prima di tutto, mi dispiace tantissimo. Anche a me è successo. Più volte. Ti posso, assicurare, inoltre, che morire a18 anni è una vera merda. Vivi appieno la tua vita. E' questo quello che ho imparato, purtroppo tardi. Non sentirti sbagliato,non lo sei. Nessuno di noi è sbagliato. Tutte le persone hanno una stranezza che le rende uniche. La mia, per esempio, era ilcontinuare ad avere cotte su cotte per ragazzi visti una sola volta! Strano, vero? A me manca potermi divertire. Nonpreoccuparti, io non ti abbandonerò, non lo farò mai. Sii forte, Langa, perché non sei solo. Ci sono io qui con te.P.S. Se sei sbagliato lo sono anch'io.
Con affetto,
-Reki
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Come una Cometa|RENGA AU
Fanfiction"Lo chiamava "infinito", perché esso non ha una fine. Il cielo è infinito. Lo fissava, nella speranza di trovare la risposta alle sue domande."