Il pomeriggio dopo aver lavorato ero veramente stanca per tornare a casa a piedi, quindi presi il cellulare per mandare un messaggio a Scot se mi sarebbe venuto a prendere lui ma non feci in tempo a prendere il cellulare che me lo ritrovai davanti.
Stavo quasi per svenire.
Era bellissimo. Come sempre.
Jeans stretti neri con una semplice maglia bianca e per me è la fine del mondo.
''Ei amore a cosa stai pensando?'' mi chiese un po'confuso
Non risposi ma lo baciai.
Fu un bacio vero e pieno d'amore.
''Amore ma oggi tutta questa dolcezza?'' continuò lui
''Sai amore non sai cosa si prova a uscire da lavoro e trovare un figo come te davanti ai propri occhi'' dissi scherzando
Lui fece un piccolo sorriso e mi accarezzò la guancia.
''Piccola Cloè che ne dici se oggi andiamo al parco vicino al Brooklyn dove ti ho portato
la prima volta che siamo usciti insieme ? ''A quella domanda mi vennero in mente tutti i ricordi. Il parco,il ristorante ma soprattutto le risate insieme.
La cosa più bella che mi potesse esser successa è proprio quella di averlo incontrato.
I suoi occhi di ghiaccio,il suo sorriso e le piccole fossette quando sorride.
''Amore è da tantissimo che volevo chiederti se ci saremmo riandati quindi direi che possiamo partire anche ora''
Ero veramente contenta di tornare la ma anche un po' agitata.
''Sono contento di vederti così felice, dovresti esserlo sempre''
Mi scese una lacrima ripensando ai miei ex
migliori amici e cercando di non farla notare a Scot cercai di asciugarmela, non volevo rovinarmi la giornata per colpa del bastardo di Jack.
Mi mancava Abby,l'unica vera amica che abbia avuto ma anche se non era colpa sua , non era mai presente nel momento del bisogno e iniziavo a odiarla per il suo comportamento che non pensavo avesse.
Mi aveva delusa e da lei non me l'aspettavo.**
''Scot ma tu alla radio devi sempre ascoltare il calcio?''
''Si''
''Dai amore per favore metti il cd di Rihanna''
''No ,la macchina è mia e decido io''
''Si ma non vale tu hai diciotto anni e io ne ho sedici è ovvio che non ho la patente coglione''
''Amore sei bellissima quando ti arrabbi''
''Grazie ma cerca di concentrarti sulla strada e smettila di guardarmi''
Il viaggio fu divertente , litigavamo per scherzo e ogni cinque minuti ci ritrovavamo a baciarci .
Appena arrivammo l'ansia inizió a farsi sentire e in silenzio ci recammo al parco,dopo esserci seduti sulla stessa panchina di qualcue mese fa, Scot interruppe il silenzio:
''Amore oggi sai che giorno è vero? Perché non me l'hai mai detto?''
Non capivo cosa stava dicendo e mi stavo un po'preoccupando.
''No tesoro..Che giorno è?''
''28 Aprile..
il giorno del tuo compleanno''
''Cosa? Che stai dicendo? Me ne ero completamente dimenticata ma tu come fai a saperlo?'' Risposi un po'imbarazzata
Mi guardò confuso e rispose ''Non importa chi me l'ha detto''
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Chloè
Short StoryChloè,un'adolescente di 16 anni. Incontra il suo primo amore in un bar affollato sulla Quinta Strada di New York. Passione,lacrime,amori e sorrisi.Ma gli ostacoli esistono e li dovranno affrontare.Lei spensierata e allegra ma con un passato tormento...