xx Chapter 8 xx

263 7 9
                                    


LOUIS POV

Quella notte dormii poco e niente a causa di un incubo alquanto brutto in cui c'entrava anche Harry.

Ero nella mia vecchia camera e scendendo le scale udii la voce di mio padre chiamarmi dicendomi di dovermi parlare, ma arrivato in salotto egli si mise subito ad urlare le solite cose; ormai le sapevo a memoria.

Sei inutile.

Nessuno ti ha mai voluto.

Già non ti voleva nessuna ragazza, figurati un ragazzo.

Ma in tutte queste frasi era girato di schiena e non potevo vederlo, solo quando si girò notai qualcosa di strano.

Quella non era la faccia di mio padre: HARRY, ecco chi era.

Non feci in tempo a notarlo che subito nel sogno iniziò a malmenarmi come non aveva mai fatto, ma risuonò anche una frase usata da Harry durante la litigata con Gemma:

"Come ho fatto a concepire una persona del genere"

Allora c'era qualcosa di sbagliato in me ed era piuttosto ovvio, oltre ad essere un frocio del cazzo ed un figlio indesiderato ero una anche una persona "del genere" cioè problematica.

Dal quel sogno ovviamente mi svegliai subito e neanche mi accorsi di star piangendo.

Di sicuro se mi fossi avvicinato troppo ad Harry sono sicuro avrebbe fatto le stesse cose che mi faceva anche lui quindi decisi di stargli il più lontano possibile, peccato che avessimo idee diverse per quella giornata.

HARRY POV

Stanotte non ho dormito per niente, ero troppo pieno di sensi di colpa.

E me lo meritavo.

Mi preparai per andare a scuola e scesi in cucina per mangiare la colazione, Gemma era già andata a lavoro e stessa cosa per mamma, quindi la sagoma seduta al tavolo doveva per forza essere Louis; dovevo assolutamente chiedergli scusa.

Gli toccai una spalla ed egli sobbalzò visibilmente.

Si girò immediatamente e si alzò dalla sedia, il tutto con occhi sgranati e quasi lucidi.

Non avendo dormito e data la mia poca pazienza non ci pensai due volte ad alzare la voce:

"Cazzo almeno una volta che voglio chiederti scusa almeno ascoltami Louis, evitandomi non risolvi nulla e per la cronaca è inutile che sobbalzi così tanto quando ti tocco non ti picchierò come ha fatto tuo padre e non ti stuprerò neanche, puoi stare tranquillo!"

Bene, ero un coglione con la C maiuscola, come ieri ho rovinato tutto.

Egli prese a tremare più di prima ma si fece coraggio e prese un foglio appoggiato al ripiano della cucina e cercò con lo sguardo una penna che non esitai a passargli, evitò ovviamente il più possibile di toccarmi e appena la prese si allontanò di nuovo per scrivere.

'Di sicuro se mi urli contro non ti perdonerò neanche per sogno, al posto che aggredirmi magari prova a chiedermi come  farti perdonare e non. toccarmi. senza. chiedere'

"Si ok scusami davvero, mi farò perdonare, dammi una chance, per favore Lou non te ne pentirai"

'Va bene Harry, ma ti giuro, ancora un passo falso e puoi scordarti il mio perdono'

"Ok va bene, grazie mille per avermi ascoltato, adesso vado a scuola e ci vediamo oggi pomeriggio, ciao Lou buona giornata"

Dissi sorridendo, la giornata era già migliorata.

LOUIS POV

Finalmente ero a casa da solo e potevo disinfettarmi i tagli senza la paura che qualcuno potesse entrare in bagno, così tolsi le bende e pulii le braccia con il bagno doccia strizzando gli occhi per il dolore, disinfettai le ferite e una volta finito misi delle nuove bende e riordinai la mia camera.

Successivamente scesi in salotto, mi sedetti sul divano e guardai la televisione aspettando l'arrivo di Anne per l'ora di pranzo.

HARRY POV

Arrivai al mio banco e iniziai le lezioni della mattinata che finirono entrambi piuttosto velocemente dato che le spesi pensando a come farmi perdonare da occhi blu.

Arrivai anche ad un'idea: guardare un film stasera insieme.

Sperando che non voglia starmi lontano però.

Finita scuola passai dal supermercato e presi qualche schifezza per la serata; mamma avrebbe avuto il turno serale e Gemma sarebbe stata a dormire dal suo fidanzato per cui avevamo casa libera.

Arrivai a casa e trovai mia mamma e Louis sul divano a parlare del più e del meno, il più piccolo ovviamente scrivendo.

"Ciao mamma, ciao Lou, com'è andata la giornata?"

"Oh ciao tesoro, un po' stancante, ma poi questo piccoletto mi ha ravvivato la giornata, la tua?"

"Mh si tutto bene, ho fatto il test di filosofia per cui avevo studiato due giorni fa"

'Com'è andato?'

Finalmente anche lui mi rivolse la parola

"Piuttosto bene, grazie Lou, la tua mattinata invece? Tutto bene?"

'Si, ho ripulito la mia stanza e ho guardato Shameless in tv'

"Oddio anche tu guardi quella serie?"

'Ovvio?!'

"Qui qualcuno ha bisogno di conoscersi meglio uh?"

"Direi proprio di sì mamma"

'Esatto, stavolta sono d'accordo con Harry'

Mia madre tornò in cucina, mentre io stetti attento alla lontananza da Louis mentre mi sedevo sul divano.

Vidi un sorriso comparire sulla sua faccia

'Sia chiaro che non ti ho perdonato ma grazie per non esserti messo troppi vicino'

Stavamo già facendo passi avanti.

"Ehm, i-io volevo chiederti una cosa..."

Cazzo Harry ricomponiti, da quando balbetti per chiedere ciò che vuoi ottenere?

'Dimmi tutto!'

Aspettai qualche secondo per parlare

'Ehy tutto bene? Hai lo sguardo perso Harry'

Non feci in tempo a rispondere che vidi nei suoi occhi una nuova luce; alzò piano la mano e cercò di avvicinarla alla mia spalla, strinse gli occhi qualche volta e vidi la fatica celata dietro questo gesto.

Ce la puoi fare piccoletto, pensai.

Mi avvicinai alla sua mano il più cautamente possibile, ma appena le punte delle sue dita toccarono il tessuto del mio maglione e lo sfiorarono, in meno di due secondi la mano era già stata tolta istantaneamente dal proprietario che sbuffò e girò la testa dall'altra parte.

"Ehy, Ehy Lou va tutto bene, tranquillo, sono fiero di te, hai fatto un passo enorme"

Fu li che egli si girò e potei ammirare quelle sue fosse celesti ricoperte da uno strato di lacrime

'Har come fai ad essere fiero di me se appena ti tocco mi sento come se mi frustassero in parti diverse del corpo e quando qualcuno alza la voce essa rimbomba il triplo nelle mie orecchie?'

"Perché penso che tu abbia bisogno di tempo e di qualcuno che ti aiuti a passare questo trauma e se mai ti servisse il mio aiuto io sono qui, non commetterò più l'errore di sottovalutarti, lo giuro"

E se mia mamma avesse sentito quella frase e si fosse commossa non sta a noi saperlo.
______________
N/A
Buongiornooooo a tuttə!!
Grazie mille per chi sta continuando a seguire la storia, so che è noioso stare dietro ai miei tempi ma vi giuro che faccio il possibile :))
Much love
Sara xx

Tell me how to breathe and feel no hurt (larry stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora