CAPITOLO 19

1K 64 0
                                    

*BIANCA*
Apro gli occhi piano piano, vedo molta luce entrare nella camera, mi da un tremendo fastidio.
Sento qualcuno di là, Mattia.
Poi mi rendo conto della situazione! Che ore sono? Perché è già sveglio ? E tutta questa luce? Io dovrei essere a lavoro!
Proprio in quel momento entra lui nella stanza, mi soffermo a guardarlo, è senza maglia..arrossisco.
M:'Hei pensavo stessi ancora dormendo scusa'
Prende una maglia dalla sedia e se la infila
Mi si avvicina
'Buongiorno comunque"
Mi stampa un bacio sulla fonte.
B:"Mattia ma che ore sono? Io lavoro oggiii!'
Lui tranquillamente ride.
M:'Tranquilla ho sistemato tutto io!'
Mi spiega, e sono un po sollevata, proprio non avevo voglia di andare a lavoro dopo quello che è successo ieri notte..
Si sede sul letto vicino a me.
M:Cos'è successo ieri notte?'
Abbasso lo sguardo, ma lui mi prende il mento e mi tira su il viso in modo che io non possa sfuggire ai suoi occhi. Mi guarda attentamente come alla ricerca di qualcosa da leggere nel mio sguardo.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio, e ancora stretto a me comincio a parlare. Spero così di essere più forte, perché se lo guardassi in quegli occhi così profondi so bene che sarei fragile, più fragile che mai e crollerei davanti a lui. E non posso, non voglio lui si preoccupi così tanto.
Piano piano parlo, gli racconto che Michael li conoscevo da una vita e che mi ero messa assieme a lui da circa 9 mesi, che all'inizio andava tutto bene ed era il mio principe azzurro o almeno così credevo.. ma dopo neanche sei mesi ha cominciato a cambiare il rapporto che avevamo io e lui.. lui ha cominciato a essere geloso, di tutto e di tutti, ha iniziato a essere possessivo, credeva che io me la facessi con il ragazzo del bar in cui lavoravo. Mi voleva far lasciare il lavoro, ma io mi sono rifiutata, e questa per lui era la conferma che io lo tardissi. Finché non ho deciso di lasciarlo.
Jessi mi aveva detto di vederlo in un luogo pubblico, ma quando pensi di conoscere una persona come io pensavo di conoscete Michael non pensi mai possa farti nulla di male..la mia voce si rompe. E le lacrime mi scorrono sul viso. Mattia mi stringe forte a se..continuo.
Gli dico che appena gli ho detto che era finita aveva cominciato a urlare e minacciarmi, eravamo soli, in quel posto che tanto amavano, e che tanto ci aveva dato nella nostra storia.
Gli racconto di cosa mi ha detto, e sopratutto di cosa mi ha fatto.
Sento che le sue mani si chiudono in pugni mentre Prima erano distese sulla mia schiena in quell'abbraccio che sembrava aggiustarmi il cuore.
M:'Lo troverò quel bastardo. Non la passerà liscia credimi'
B:'No Matti, no. Fallo per me. Questa storia è passata. Lasciamola così, nel passato.'
M:'Come puoi dirmi che è passata' mi dice mentre si stacca da quell'abbraccio per guardarmi negli occhi.
M:'Come può essere passata se ancora ti fa così male ? Come può essere passata se questi sogni ti tormentano la notte? Quel vigliacco..gli era facile prendersela con te. Ma vedrà appena lo trovo. Vedrà come lo riduco, al solo pensiero che lui ti abbia solo sfiorata io..'
Sì ferma. Mi si avvicina e mette la sua fronte contro la mia.
M:'Bianca io..io non posso permettere che nessuno ti faccia del male, non più, non ora che ti conosco, non ora che sei con me. Che sia chiaro questo.'
Mi abbraccia di nuovo. E mi sembra che così starei in entro..
Mattia Mattia, ma che m'hai fatto?

Cercami nel vento - BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora