L'eden club

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Mi svegliai abbracciata a lui, dormiva anche lui. Provai a muovermi lentamente ma lui si svegliò.
<Buongiorno cara> era rosso in faccia
<Buongiorno caro, come va?>
<Per me è ok.. ma tu invece?> Sembrava preoccupato quando me lo chiese.
<È tutto ok.. perché lo chiedi?>
<Sta notte stavi piangendo nel sonno>
<Oh.. mi dispiace se ti ho fatto preoccupare è che avevo fatto un brutto sogn->
<È tutto ok, non preoccuparti. Può capitare di piangere nel sonno, non è nulla di grave>
<Va bene, grazie> mi alzai dal letto e mi stiracchiai, avevo la schiena dolorante.
<Cucino io stamattina, ok?>
<Certo signor cuoco, non fare pasticci> e andai a prendere i vestiti nell'armadio
<Conn.. puoi uscire dalla camera? Perfavore..> mi sentivo a disagio, poteva essere il mio trauma? Non so..
<Oh certo, scusa> e lui uscì dalla camera velocemente.
Come outfit di oggi ho messo una felpa rossa e dei jeans non troppo attillati, non mi piacciono quelli attillati. Poi uscii dalla camera e andai in cucina, Connor stava facendo dei biscotti, ma sapevo che avrebbe fatto un pasticcio.
<Cosa ti avevo detto? Sei tutto sporco!>
<Non sono un cuoco perfetto! Non ho mai fatto queste cose, non sono programmato per questo!!> Era tutto rosso in faccia dalla vergogna mentre io ridevo tantissimo. Presi un fazzoletto e gli pulì il viso, che scemo. All'improvviso mi prese i fianchi e mi guardò con sguardo innamorato, poi mi baciò con passione. Amo i suoi baci, mi fanno stare meglio.
<Oh mio dio scusa!!! Non volevo!!> Aveva il led rosso come il fuoco.
<Hey Hey, stai calmo! È tutto ok> si calmò e mi fece un sorrisetto tipo malizioso.
<Sei bellissima oggi, mi piacciono i tuoi vestiti>
<Ti piacciono i vestiti o me?>
<Tutti e due> ci scambiammo dei sorrisi ma il telefono rovinò tutto, andai a prenderlo, era Hank. Oh mio Dio che casino adesso..
<Pronto?>
<Miriam! Ma Connor dov'è?! Lo sto cercando da stamattina in centrale!!>
<È con me>
<Con te? Ah, beh.. allora vi lascio perdere il vostro tempo.. ci vediamo dopo, non fate tardi!! Chiaro?>
<Forte e chiaro tenente> rispondemmo insieme. Connor però sembrò triste
<Che succede, Conn?>
<Volevo mangiare i biscotti con te!>
<Sarà per la prossima volta, stai tranquillo>
E poi gli tolsi il grembiule sporco.
<Andiamo su, altrimenti faremo tardi> uscimmo  da casa e poi prendemmo il taxi.

Alla stazione di polizia

<Ciao Hank! Scusaci il ritardo>
<Che stavate facendo voi due?!>
Io e Connor ci guardammo e provammo a non ridere, giuro che è difficile nasconderlo.
<Oggi abbiamo un caso speciale, dobbiamo andare all'Eden club>
<Di mattina?!>
<Preferivi di sera?>
<Vabbè.. andiamo> perché proprio lì?! Non voglio piangere questa mattina!
<Vado prima in.. caffetteria!> dissi tesa
<Posso venire con te?> Mi chiese Hank
<Si si.. Connor, aspettavi in macchina ok?>
<Certo> e andò fuori
Andammo io e Hank in caffetteria
<Mi spieghi che cazzo succede?>
<Di che parli?>
<Te e Conn! Sembrate... innamorati>
<Innamorati?! Ma che dici!>
<Miriam.. la tua faccia non mi fa pensare ad altro.. dimmi la verità>
<Questa è la verità!!>
<Che stavate facendo a casa tua?>
<Ieri sera mi ha fatto compagnia, non pensare a cose amorose! Ho avuto una nottataccia!>
Me ne andai infuriata, non può farsi i fatti suoi per una volta?!

All'Eden club

Solo guardando l'entrata stavo per andarmene, ma dovevo farlo. Entrando c'erano un sacco di androidi stripper e chiusi in capsule per poi essere noleggiati.. che tristezza. Odio i club privè.
<Oh merda..> sussurro
<Non ti piace questo posto, eh?> Mi chiese Hank
<Per niente.> Ero tesa, veramente molto tesa.
Andammo sulla scena del crimine. C'era Gavin.
<Oh oh.. guarda chi è arrivato, il vecchio, il pezzo di plastica e la ragazza carina.>
<Buonasera Gavin> Connor provava sempre a nascondere la sua devianza.
<Miriam, puoi venire di là? Ti dovrei parlare..>
<No grazie Gavin, sto apposto.> Non ci pensare nemmeno caro, non sono così scema.
Mi avvicino all'uomo morto e noto che ha del rossore sul collo, lo hanno strangolato.
<Quindi lo hanno strangolato>
<Esatto..> rispose Hank.
<Ma non credo che sia stata la ragazza distrutta, c'era un altro androide>
<Arg! Connor, è davvero disgustoso!> Era Hank che ""sgridava"" Connor che analizza le prove.
<Non ti sei ancora abituato?> Risposi ridendo.
Poi Conn riattivò l'androide, lei era spaventata e piangeva.
<Ciao.. lo so che sei spaventata, non voglio farti del male, voglio solo sapere delle informazioni>
<Ma.. è morto>
<Si lo so, c'era un'altra androide con te?>
<Voleva giocare con due ragazze..>
<Com'era? Era del tuo stesso modello?>
<No.. aveva i capelli bl-> e poi si spense.
<Beh, sappiamo che c'era un'altra androide e che aveva i capelli blu> dissi
<Dobbiamo solo capire dov'è> disse Hank.
<Io, in realtà, credo di sapere già dove può essere andata>
<Allora andiamo, Connor vieni>
Sapevo che non sarebbe andata lontano, le telecamere non ci sono ma è impossibile che lei non è passata per questo lato.
<Il magazzino?>
<Geniale, potrebbe nascondersi con gli altri androidi. Brava Miriam, hai superato la mia intelligenza.> Disse Connor sorpreso.
Entrammo lentamente ma non vedemmo nessuno.
<Merda! Troppo tardi.> Hank voleva andare via
<Stai fermo! Aspetta un attimo> vedevo una Traci dai capelli blu con il led rosso, volevo avvicinarmi ma un altra androide mi aveva colpito e spinto per terra.
<Non toccatela!> Era Hank, la Traci con i capelli blu la stava attaccando e l'altra dai capelli corti stava picchiando Conn. Avevo un arma vicino, avevo preso una bella botta ma io non mi arrendo; strisciando prendo la mia pistola e mi rialzo, corro verso la Traci dai capelli blu e la spingo verso altri androidi, le tirò i capelli e poi la butto verso una recinzione di ferro. L'altra Traci corre verso di lei, l'abbraccia e poi la rialza, quella dai capelli corti viene verso di me. Silenzio, il tempo si ferma. Avevo una pistola e la Traci voleva attaccarmi, sparare o non sparare? Se sparavo avrei "completato" il caso.. ma se non sparavo loro se ne andavano.. no, non sparo. Ho sofferto la loro stessa cosa, mi sentirei un mostro.
Abbasso la pistola e schivo il calcio della Traci, voleva continuare ad attaccarmi ma io getto l'arma e alzo le mani.
<Non voglio farvi nulla, ho sofferto la vostra stessa cosa. Andate, vi siete solo difese da sei mostri, meritate di essere libere.>
<Oh.. grazie mille.> Mi dissero tutte e due e scavalcarono la recinzione.
<Oh mio Dio..> disse Hank, Conn era zitto.
<Forse hai fatto la cosa migliore, Miriam>.









Umano Oppure Un Stupido robot? - Detroit become human Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora