Neve e sangue

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Il tesoro perduto di Mosca

ATTENZIONE!

QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE ESPLICITE (NO SPICY) se non sono scene che volete leggere saltate pure il capitolo e vi cediamo al prossimo ;)

-Capitolo 60-

Neve e sangue

<allora Rumina, ho saputo che sei finita per strada!> esclamò l'ex marito della ragazza che non la smetteva di sorridere, era davvero così orgoglioso di ciò che aveva fatto a quella ragazza?

<se fossi finita davvero per strada non sarei stata invitata qui Zot> rispose la donna sorridendo, non riusciva a trattenersi, si sarebbero divertiti un mondo!

L'uomo si stupì, quando l'aveva sposata per avere la sua eredità non era così decisa, nascondeva molto spesso il volto tra i capelli e giocava sempre con le mani per il nervoso.

Ora la vedeva lì con un vestito che costava più di un auto con un sorriso sgargiante senza temere che qualcuno vedesse il suo volto.

Zot sorrise e chiese <beh Rumina ti vedo molto cambiata, ma dimmi...> e si avvicinò a lei con sorriso denigratorio <sei forse diventata la puttana privata di un uomo? Dopotutto non sapevi fare nulla se non spendere i soldi dei tuoi genitori in oggetti inutili, difficile che qualcuno ti abbia preso per lavorare per loro no?>

Rumina strinse le braccia e disse non smettendo di sorridere <oh caro Zot, non sei forse stato la mia puttanella per avere la mia eredità? Non criticare gli stessi mezzi che hai usato tu>

L'uomo strinse le mani offeso e disse alzando la voce <ma come ti permetti puttana! Anche un cieco avrebbe capito che ti stavo usando per i tuoi soldi! Sei tu la cretina che non ha fatto nulla e anzi, sei stata spettatrice nel mentre che ti rubavo l'eredità!>

Rumina strinse le mani più arrabbiata che mai, lei ci credeva a in quel matrimonio, lei lo aveva davvero amato! E cosa si era ritrovata invece? Un vigliacco che se n'è approfittato della sua gentilezza e l'ha buttata per strada!

<Fai attenzione a ciò che dici Zot!>

<e perché?> chiese spiritoso l'ex marito <cosa vuoi che mi possa fare una puttana di basso livello? Io ho i tuoi soldi, posso fare ciò che i pare e piace->

Zot cadde a terra dolorante, ma che cazzo stava succedendo!?

Si toccò la testa e vide del sangue e tremante disse stringendosi a sé dalla paura <c-chi è stato? C-chi ha osato!?>

Rumina sorrise e Lèonid dietro il corpo a terra dell'ex marito disse sbuffando e lavando il calcio della sua pistola che era sporco di sangue <accipicchia gattina ma come hai fatto a sposarti una persona simile? Insomma guardalo, è penoso!>

Esclamò Lèonid e Rumina sorridendo e abbracciandolo disse <non ti preoccupare>

Guardò il capo ferito dell'ex marito e disse <intanto ormai stiamo risolvendo la questione>

Zot si svegliò dolorante, cosa era successo, e cosa c'era dietro il suo collo? Sentiva un liquido colargli e stava scendendo interperrito giù per la schiena!

Alzò il capo debolmente e vide davanti a sé un uomo dai capelli neri con una cicatrice sul labbro e un altro uomo vestito in modo molto elegante e stavano discutendo di qualcosa.

<Lèonid ho capito che avevi fretta di sbarazzarti di quest'uomo, ma potevi benissimo attirarlo fuori dalla villa e farlo portare via dai tuoi uomini no?>

<zio è capitato così! Mica è colpa mia, e poi il proprietario ti ha dato a disposizione questa cantina quindi meglio di così come potrebbe mai andare?>

<Lèonid, Lèonid, Lèonid... lo sai che stasera siamo qui per farti fare bella figura e sbarazzarci degli ultimi due amanti di tua madre per avere tutta l'eredità>

<avanti zio ti ho già chiesto scusa, ora tu vai, lascia fare a me qui!>

<va bene! Vorrei anche evitare di sporcare i miei vestiti, sai sono nuovi di zecca!>

E Zot vide il completo dell'adulto di un magnifico colore, dalla luce che c'era non si capiva bene la tonalità ma lo trovò magnifico!

<sbrigati! Devo poi farti incontrare molta gente Lèonid!>

<non temere zio tu vai!> esclamò l'uomo dai capelli neri.

Zot sentiva freddo, erano davvero in una cantina? Si accorse che gli avevano tolto la giacca e aveva la camicia aperta, o per essere più precisi strappata, non c'erano più la maggior parte dei bottoni...

<allora Zot! Come va? Ti sei svegliato finalmente!>

L'ex marito di Rumina alzò debolmente il capo e vide il volto soddisfatto di Lèonid e tremando non più solo dal freddo chiese <c-cosa ci faccio qui?>

Lèonid guardandosi intorno e sorridendo rispose <non ci arrivi? Sei qui per crepare!>

Zot spalancò gli occhi e urlò <COME PER CREPARE!? IO VOGLIO->

Sentì un dolore allucinante sulla guancia e guardando poi i suoi pantaloni chiari vide una macchia enorme di sangue, rimase immobile e tremando come una foglia sentì che non c'era più una parte della guancia che permetteva alla lingua di rimanere all'interno della bocca.

<AHHHHHHHHHH!>

Lèonid sorrise e accarezzando il piede di porco che gli avevano dato gli uomini di Baranova disse <su su, non è nulla di grave!>

Zot aveva il volto sporco di sangue e ricoperto di lacrime, come avrebbe fatto, sarebbe morto, si sarebbe morto!

<AIUTO! AIUTO!>

Lèonid annoiato disse avvicinandosi e mostrandogli un foglio <guarda piagnone>

Zot accecato dal dolore cercò di stare fermo e leggere e l'uomo con la cicatrice sul labbro vedendo che non capiva disse <su dai! Puoi salvarti e firmi questo contratto!>

Zot sorridendo col viso sfigurato disse <si, si certo firmo tutto! B-basta che mi sleghi!>

Lèonid sorrise e dopo averlo liberato gli diede una penna e Zot senza nemmeno leggere il titolo del contratto lo diede come se fosse una reliquia sacra a Lèonid che soddisfatto disse <ottimo lavoro, ora direi che puoi andare!>

L'ex marito di Rumina sorrise scioccato sia dal dolore che dalla paura e tenendosi la guancia distrutta dal colpo ricevuto aprì la porta ma non riuscì a fare un altro passo.

Cadde a terra morto e mostrandosi dietro la porta apparve Rumina con un sorriso sgargiante, gli aveva fatto passare le pene dell'inferno.

Non solo Zot l'aveva abbandonata nelle fredde strade della Russia senza dargli nemmeno un minimo di soldi per cercarsi una casa, ma aveva fatto sì che la sua figura alle persone che conoscevano fosse compromessa per cui nessuno accettava le sue richieste di aiuto.

Entrò nel bordello di Kenny per pietà e in quei pochi ma orribili anni era stata derisa e ignorata dai suoi clienti e colleghe, ma quelle poche volte che la sceglievano la trattavano come uno straccio e non la premiavano mai! Aveva desiderato così tante volte di morire in quei due anni che aveva fatto la puttana ma ora si sentiva davvero viva!

Guardò Lèonid che le sorrise soddisfatto e Rumina arrossendo andò da lui a baciarlo.

Era felice, ed era certa che nemmeno tutta la neve di Russia avrebbe fatto sparire quel rosso che simboleggia un nuovo inizio per lei!

Il tesoro perduto di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora