Il ricordo di casa

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Il tesoro perduto di Mosca

-Capitolo 63-

Il ricordo di casa


Masha trattenne il respiro, era lui? Era Marcello?

Era il suo principe azzurro dei suoi ricordi?

Insicura guardò i suoi piedi in difficoltà, come se si vergognasse, eppure era bellissima, era la più bella della festa!

Tolse la mano che aveva intrappolato Boian tra le sue mani e si toccò la fronte per calmarsi.

Cosa ci faceva lì? Ryurik gli aveva detto che era un cantante che viaggiava molto per i suoi concerti, eppure era passato ormai più di un mese dal concerto a cui avevano assistito lei e Ryu.

Fece fatica a ingoiare la sua stessa saliva e il ricordo di quella minaccia la fece sentire male.

Doveva starci lontano, non doveva parlare con nessuno se non con suo marito.

Appoggiò il capo sulla spalla dura di Boian e cercò di trattenere il suo dolore.

Tutto l'incantesimo di prima era scomparso, Boian ora era freddo come una lastra di ghiaccio e strinse i denti.

Ora aveva capito, era il caro amico della collanina della moglie.

Sorrise cercando di trattenere la collera, ma poi sentì il capo della moglie sulla sua spalla e aprendo gli occhi stupito sentì che nel suo cuore non c'era più tutta quella collera.

Vide il volto ferito della donna e si stupì, non stava male fisicamente o mentalmente, stava male di cuore... stava male per amore...

Boian sospirò lentamente per non disturbare la moglie e accarezzandole la guancia poi vide che Masha alzò il capo per capire cosa stava facendo il marito e quest'ultimo appoggiando la sua mano sulla guancia le baciò le labbra.

La donna spalancò gli occhi e sentì poi anche la timida lingua di Doronin farsi spazio nelle sue labbra e debolmente anche avendo timore si guardò attorno e lo vide, come aveva promesso sarebbe stato tutto il tempo a guardare e aggrottando le sopracciglia in difficoltà accettò quel bacio che avrebbe tanto voluto evitare.

Marcello strinse le mani.

Erano marito e moglie, era normale fare quelle cose...

Era normale baciarsi e amarsi, eppure voleva esserci lui al posto di quell'uomo!

E poi l'aveva visto, i loro sguardi si erano incontrati, e allora perché non le aveva fatto nemmeno un timido sorriso, come un saluto tra conoscenti?

Strinse i pugni e sentendo il suo cuore tamburellare si guardò attorno e vide un pianoforte!

Guardò ancora la coppia che si stava baciando e deciso andò verso quello strumento musicale e facendo gentili sorrisi si fece spazio e arrivò.

Continuava a girarsi per controllare se la coppia fosse ancora lì e sorrideva ogni volta che li vedeva fermi in quelle sedie!

Con coraggio si sedette davanti al pianoforte e vedendosi già accerchiato dai suoi "fan" sorrise e aprendo il cofano che proteggeva la tastiera dello strumento musicale fece un profondo respiro e iniziò.

Masha spalancò gli occhi al sentire di quella melodia e Boian sentendo come si fosse bloccata nel baciarlo la avvicinò con la mano e continuò a baciarla forzatamente, non voleva farle girare la testa, non voleva che sentisse quel pianoforte!

Era preoccupato, conosceva bene quell'espressione che aveva fatto prima!

Lo conosceva fin troppo e non voleva pensarci!

Continuò a baciarla ma vide che ormai non rispondeva più... l'incanto era finito ed era tornato nella realtà, nella realtà dove Masha non l'aveva mai amato...

Strinse le labbra ferito nel cuore, quell'espressione che aveva fatto prima la moglie la stava facendo lui proprio in quel momento.

Masha stava male di cuore, per amore, come lui ormai da tempo!

<Masha...> sussurrò Boian stringendo la mano della moglie e Masha stringendo le labbra chiese <cosa Boian?>

<non andare... non girarti, non sentire> alzò gli occhi e Masha vide quei pozzi di oceano blu luccicare come il sole di mezzogiorno sul mare e Boian respirando profondamente continuò <guarda solo me Masha>

La donna sentì nuovamente quella melodia accarezzare le orecchie e stringendo le labbra disse <ma Boian, non sai che se una cosa la brami troppo inizierai ad idealizzarla e non la potrai più far uscire dalla tua testa?>

Il marito strinse la mano della moglie e tremante chiuse gli occhi.

Masha vedendolo così continuò <non lo sai che se non si toglie il vizio rimane? Fammi andare e non ci penserò più...>

Boian guardò quegli occhi castani e si accorse solo in quel momento che erano arrossati, aveva forse pianto? Eppure le lacrime dov'erano?

Accarezzò col pollice la mano della moglie e dandole un bacio sulla guancia disse <vai e torna subito, ho già in mente come farti perdonare questa!>

Masha sorrise, non le interessava cosa le avrebbe fatto, voleva stare solo con Marcello ora!

Si alzò e si avvicinò alla folla e superando tutta quella gente vide da vicino quella presenza potente.

Marcello vedendola sorrise felice e continuò a suonare non fermandosi più.

Non voleva che quel momento finisse, anzi sorridendo birichino interruppe quella melodia e disse in inglese <<non fate qui musoni ora continuo subito, ho solo bisogno di una spalla! Sapete purtroppo non sono multitasking e quindi cantare e suonare nello stesso momento non è sempre facile! Ah si! Lei, lei signorina mi potrebbe aiutare?>>

Tutti si fecero indietro anche se volevano essere loro i prescelti, ma il dito del cantante era deciso e puntava proprio lei, Masha, che sentendo i mormorii in russo capì e trattenendo il respiro si fece avanti.

Marcello le porse la mano e sentendo poi il palmo della donna appoggiarsi al suo potè constatare che era vero, non stava sognando era davvero lei!

Le sorrise dolce e Masha arrossì leggermente, non poteva farsi vedere dagli altri, doveva sempre tenere quella maschera da perfetta moglie ma avrebbe tanto voluto scappare via da quel luogo.

Marcello l'aiutò a sedersi davanti al pianoforte e vedendo non solo le spalle, ma anche la schiena nuda arrossì, non se la ricordava così bella. Cioè in realtà non poteva pensare che fosse diventata ancora più bella dall'ultima volta che l'aveva vista!

Sorrise e continuò a dire in inglese <<ora io e la mia aiutante ci esibiremo in una canzone che in pochi conoscono...>>

Marcello continuò a intrattenere il pubblico e nel mentre fece vedere a Masha quali note doveva suonare e sorrise.

Il cantante diede il via e Masha iniziò a premere quelle note che gli aveva insegnato tanto tempo fa, quel pomeriggio d'inverno dove con pazienza l'aveva assistita per tutto il tempo ad esercitarsi in quelle poche note.

Chiuse gli occhi per sentire la melodiosa voce del suo principe azzurro, ma spalancò gli occhi nel sentire la mano morbida e calda del cantante appoggiarsi sulla sua spalla!

Insomma prima si stava limonando il marito e non aveva fiatato, ora che c'è solo una mano appoggiata sulla sua schiena diventava rossa come un peperone !?

Masha rimase ferma e con impegno continuò a suonare quella piccola melodia e quando ebbero finito si sentì le mani tremare e leggermente sudate dall'agitazione che aveva avuto in quel piccolo arco di tempo.

Sentì la mano dell'uomo stringerle la spalla e girandosi vide un grande sorriso accoglierla, peccato che ben due persone in quella sala non fossero per nulla felici... o forse tre?

Il tesoro perduto di MoscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora