xx Chapter 10 xx

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LOUIS POV

Sia Harry che sua madre uscirono dal bagno, egli fra le braccia di Anne che lo cullavano avanti ed indietro per quanto potevano data la grandezza del ragazzo.

Ella si accorse della presenza del più piccolo e gli disse:

"Louis che ne dici di prendere il tuo quadernino, una penna e scendere di sotto?
Io arriverò tra poco!!"

Non risposi, arrivai alla mia camera e presi il quadernetto dalla mensola e successivamente scesi le scale.

Arrivato in salotto mi sedetti sul divano e disegnai degli scarabocchi sulla superficie della pagina.

Fu solo quando udii la porta d'ingresso aprirsi che alzai lo sguardo

"Ehi piccolo Lou! Tutto bene?"

'Tutto bene, grazie Gemma tu?'

"Oh si tutto bene, come mai sei qui solo soletto?"

'Aspetto Anne che ha messo a letto Harry dopo avergli dato due pastiglie strane'

"O-oh ok, a-allora vado di sopra a farmi una doccia e dopo vengo a darti la buonanotte tesoro"

'Ok Gems'

Poco dopo quella conversazione Anne scese dalle scale con una faccia seria ma confortevole? Non so come spiegare la sua espressione in quel momento.

Si avvicinò a me cautamente stando attenta alla distanza presente tra i nostri corpi.

"Louis, tesoro noi dobbiamo parlare"

Ed è li che iniziai a preoccuparmi, non volevo finire in un'altra casa.

'Oh ehm si certo Anne'

"Volevo parlare di ciò che ho visto, Lou, infliggerti quel dolore non aiuterà a risolvere la situazione, piuttosto vorrei mandarti in terapia ad uno psicologo, cosa ne pensi?"

'Non voglio andarci'

La mia espressione si era indurita, non ero pazzo e non avevo bisogno di qualcuno a cui parlare dei miei problemi, ci avevano già pensato i giornali a diffondere il mio caso.

"Ecco lo sapevo Louis, ma ti prego pensaci; parlare con qualcuno potrebbe farti stare meglio e magari ti aiuterà a capire che l'autolesionismo non è una soluzione ai problemi..."

'Va bene ci penserò'

La mia espressione non vacillò neanche un secondo, non volevo andarci e non ci sarei andato.

"Lou per favore se non vuoi farlo per te fallo per noi, per me, per Harry e per Gemma, noi ti vogliamo bene e non vorremmo che ti succedesse qualcosa di brutto, sul serio"

Al vedere sul suo volto degli occhi sconfitti, mi addolcii e le dissi

'Ok ok Anne ci andrò, magari potrebbe anche essere una buona idea?'

Ero titubante e penso se ne fosse accorta

"Sta tranquillo piccolino, puoi fare una seduta prova di una settimana, poi mi dici come va e vediamo se continuare va bene?"

'Affare fatto'

Ero molto più convinto ora.

"Ehm, scusa la domanda tesoro, ma non è che potrei abbracciarti? Sono solo molto felice al momento e la voglia di abbracciarti mi sta mangiando viva"

Disse questa frase accompagnandola con una risata; quella donna era la gioia in persona.

Però la domanda non mi era passata inosservata, dovevo lasciarmi abbracciare o no?

Tell me how to breathe and feel no hurt (larry stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora