Mi vibra il telefono, lo prendo dalla tasca e vedo una notifica Whatsapp.
"Esmeralda fra quanto arrivi?" sono le parole che riesco a leggere mentre inizio a correre come una disperata verso l'ingresso del portone dell'hotel. Percorro una piccola salita correndo, e menomale che siamo a novembre altrimenti sarei tutta sudata.
Mentre cerco di non arrivare in ritardo saluto di sfuggita Daniela ed Irene, le ragazze della reception. Giro subito a sinistra e scendo le scalinate fino all'ultimo piano dove ci sono i nostri spogliatoi. Entro in tutta fretta, e, quasi non curandomi della presenza dei miei colleghi inizio a svestirmi. Saluto Fernando, il nostro maitre, Salvatore e Cecilia.
"Ciao tutti! mi cambio e arrivo subito!" dico un po affannata dalla mini corsetta. "Tranquilla Esmeralda, appena hai fatto vieni su che facciamo un piccolo meeting prima del servizio" mi risponde Fernando mentre finisce di allacciarsi le scarpe.
Inizio a svestirmi, mi abbottono la camicia, metto i pantaloni neri, il gilet, e mi allaccio le scarpe. Mi guardo allo specchio e sembro un pinguino, ma purtroppo lavorare in una sala stellata Michellen ha i suoi difetti, oltre che i suoi pregi; mi lego i capelli cercando di dare un senso alla mia capigliatura. Opto per una coda di cavallo bassa, all'altezza della nuca, cerco di sfoggiare il mio miglior sorriso e mi fiondo verso la sala principale.
Salgo su e trovo Fernando, Salvatore e Cecilia che parlano con Rossella la nostra sommelier, oltre che la proprietaria del Pismò Relais.
La sala non e tanto grande ne tantomeno piccola, ma e lo sufficientemente capiente per contenere una ventina di persone. Il suo punto di forza sono le sue vetrate ampie dalle quali e possibile ammirare il panorama, dove si e circondati da piccole collinette; essendo nelle langhe e normale trovare questa vista mozzafiato. Ma la vera magia avviene di giorno, quando si e immersi dalla luce del sole ed e possibile apprezzare i colori autunnali; ma anche la sera con le luci soffuse ha un suo perché. I tavoli sono rotondi, in legno chiaro, molto eleganti.
In qualunque angolo ti siedi puoi gustare la vista della cucina, con le sue ampie vetrate, in modo tale da poter osservare il nostro Chef Francesco all'opera assieme ai suoi discepoli.
Rossella e vestita di nero, ma non nella sua classica tenuta da sommelier. E una donna sulla quarantina, bassina, molto bella e aggraziata. Ma nel suo essere minuta sa essere anche molto cazzuta. Non per niente ha tirato su questa meraviglia di posto tutta da sola, l'ammiro e vorrei avere la sua determinazione.
"Menomale che sei arrivata in tempo!" mi dice "Ora, se siamo tutti presenti, vorrei darvi due dritte sul servizio di oggi. Sarà un servizio particolare quello di stasera. Abbiamo dei clienti molto importanti a cena, ed e per questo che saranno il nostro unico tavolo. Dobbiamo trattarli come si deve, mi raccomando al loro tavolo non deve mancare nulla; voglio che abbiano le posate più belle ed i calici più splendenti. Come sapete non prenderò parte al servizio con voi perché sarà una cena di lavoro, ma ho pienamente fiducia. Lo chef Francesco si occuperà personalmente di servire le pietanze. I ruoli saranno i seguenti: Fernando, maitre, Cecilia e Salvatore si occuperanno dell'accoglienza e dello sbarazzo dei piatti sporchi,
Esmeralda, tu dovrai apparecchiare i tavoli con le posate giuste, versare l'acqua e prendere i cappotti. Siamo intesi?" chiede con autorevolezza, "Si!" rispondiamo in coro.Mi pervade un senso di angoscia e spero che duri meno del previsto.
___
Ciao a tutti, ecco a voi il primo capitolo della nostra storia. Spero vi piaccia e di riuscire ad appassionarvi. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, apprezzo anche suggerimenti su come rendere la storia più avvincente.
YOU ARE READING
Una storia senza Titolo
ChickLitQuesta e la storia di Esmeralda, giovane ragazza di 23 anni. Neo mamma che cerca di lidiare la sua vita fra impegni lavorativi ed universitari; e del bellissimo ed affascinante Federico Hart di 30 anni CEO della Hart Industry Spa. Un incontro che p...