Controllo o libertà?

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Zulema's pov

Cosa c'è di più assurdo, che seppellire tre cadaveri la notte di Capodanno? Non mi viene in mente nulla, eppure sembra tutto normale. Perché è questo che succede se sei una criminale e vivi in una roulotte in mezzo al deserto, insieme ad una biondina un po' matta e d'improvviso tre stupratori vi assalgono.

Maca li ha appena fatti fuori, uno per uno, sparando a morte contro di loro con un fucile e se non fosse stato per lei, probabilmente mi troverei ancora sotto le grinfie di uno di quei figli di puttana.

Finiamo di sotterrare anche l'ultimo dei tre; poi, stanche ed infreddolite rientriamo nel camper. Mi chiedo cos'altro succederà stasera: dopo l'approvazione di Maca al regalo che le ho fatto, l'imbarazzante polaroid scattata che ne è conseguita e l'attacco degli stupratori, successivamente ammazzati a sangue freddo dalla bionda, mi aspetto e temo di tutto.

Maca sembra stare bene, o forse non vuole mostrarsi debole in mia presenza. Ma è così tranquilla e spensierata, che sta persino cercando un modo di rendere piacevole quel che resta della notte di Capodanno. Come se si potesse trovare il lato positivo di trascorrere questo momento insieme, da ricercate e da persone che si odiano profondamente.

Ho i miei dubbi, per cui, mi siedo scocciata su una delle sedie accanto al tavolo, mentre la vedo mandar giù una pasticca di ecstasy. Sbuffo e alzo gli occhi al cielo. Ridicolo.

In pochi secondi, la biondina mi ha raggiunto ed ora il suo viso è a breve distanza dal mio. Sorride come un'ebete e la sua testa compie strani movimenti, dondolando prima a destra, poi a sinistra, quasi a voler seguire una melodia immaginaria.

«Parli sempre di libertà, di sentirti libera. E poi vuoi il controllo su tutto» sussurra, sbandierandomi vicino alle labbra la microscopica pillola bianca sul suo indice.

Continuo a mantenere il mio sguardo infastidito sul suo volto. Davvero sta pensando di poter abbindolare Zulema Zahir?

«Perché non ti lasci andare, mh? Per una volta» insiste. La sua voce è calata di qualche tono, è calda, suadente. Lo fa apposta. Vuole farmi cedere, nonostante la mia indifferenza e la mia impassibilità di fronte alla sua patetica scenetta.

Non perderò la mia lucidità e il mio autocontrollo per una stupida biondina qualunque, né per nessun altro.

Lei persevera e non si da per vinta. La pillolina sul suo dito ondeggia ad un millimetro dalla mia bocca. Comincio a stancarmi di questo gioco. O la scanso ed esco fuori, deludendola, oppure...

La accontento. Che potrà mai farmi una pillola così piccola? Sospiro di malumore e in un attimo afferro il suo dito, me lo infilo tra le labbra e mando giù l'ecstasy. «Soddisfatta?» chiedo con un finto sorriso.

Adesso sulla sua faccia vi è dipinta un'espressione alquanto riflessiva; i suoi occhi mi scrutano con un misto di stupore e trasporto. Sembra che voglia leggere dentro di me per scoprire quali motivi mi hanno spinto ad agire in quel modo.

Non illuderti Maca. L'ho fatto solo per liquidarti.

Venti minuti più tardi, sono distesa sul letto; noto distrattamente la bionda mettere della musica e poco dopo il suo corpo si abbandona ad una danza libera, delicata, sensuale.

Mi rendo conto che si è disfatta dei jeans e mi ritrovo ad osservare le sue gambe nude e snelle che a stento la reggono in piedi. I suoi fianchi oscillano leggiadri a ritmo della canzone, accompagnati dai lembi della camicetta sbottonata che svolazzano ad ogni suo movimento. Anche il suo ventre è scoperto, così come parte del suo seno e non posso fare a meno di accorgermene.

Zurena- 4 hot shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora