Addicted *Troye's Pov*

Dedicated

So che mi avevate chiesto la Troyler da tanto tempo, e dopo miliardi di secoli eccovi accontentati, spero vi piaccia.

*Troye's Pov*

Caro diario,

Mi sento strano da giorni, qualcosa è cambiato in me, qualcosa è cambiato dal giorno in cui ho conosciuto Tyler.

Ty può sembrare il tipico adolescente che fa l'idiota e si atteggia da ribelle ma non lo è, lui è molto più di questo. Certo, sì, segue le masse, ma non è certamente così superficiale come può sembrare a prima vista. Tyler è dolce, profondo, gentile, sempre pronto a strapparti un sorriso.. ed io sto parlando proprio come un ragazzo innamorato.

Quando mi sono trasferito in Australia mi ero ripromesso di non innamorarmi e poi ecco qui, a scuola, che Tyler emerge da un cumulo di gente e fa sciogliere il mio cuore di ghiaccio. Poteva sembrare un ragazzo qualunque, uno spaccone, ce ne sono tanti nelle scuole di oggi, ma fin dal primo giorno non mi sembrò così. Sapevo che dietro a quella maschera si nascondeva un altro Tyler che doveva solo ricevere la giusta spinta per mostrare l'altro lato di se stesso.

La prima volta che vidi Tyler era il secondo giorno di scuola. Aveva un'aria scocciata ma nello stesso tempo compiaciuta, e non riuscivo a capire perché. Girava la testa verso alcuni suoi compagni, oppure ragazzi più piccoli e li salutava, fino a qui tutte bene, fino a quando non si guardava attentamente la faccia dei "salutati". Occhi pieni di terrore, sguardo basso, voce sottile, quasi inudibile, spalle basse, era terribile vedere come riduceva quei poveri ragazzi.

Dopo aver assistito a quella scena mi ripromisi che non mi sarei fatto trattare anche io nello stesso modo se se ne fosse proposta l'occasione. Ma in fondo chi voglio prendere in giro, ero la matricola perfetta per dei bulli: magro, alto, indifeso, bianchiccio, ingenuo.. che bullo non mi avrebbe messo la testa nel gabinetto all'istante? Nessuno avrebbe resistito, nemmeno Tyler, che quel giorno venne da me. I suoi occhi penetranti mi fecero abbassare lo sguardo, nonostante io fossi più alto di qualche centimetro mi sentivo così piccolo di fronte a lui.

"Hey, tu devi essere la Troya.." disse sorridendo sarcastico.

"Come scusa?" risposi alzando il mento e cercando di fare lo sguardo più minaccioso che riuscissi a fare.

"Ohw, che paura" disse girandosi verso i suoi compagni ridendo.

"Nemmeno tu me ne fai.." dissi con tono deciso, mentre dentro morivo di paura. Non so perché, ma nel suo sguardo c'era qualcosa di malvagio, di pericoloso.

"Okay amico, mi piace il tuo carattere, potresti perfino piacermi, sai?" disse abbozzando un sorriso.

"Tu non potresti mai" dissi lasciandolo stizzito.

"Okay..." buttò uno sguardo sul mio armadietto per scorgere la targhetta col mio nome "Troye. Giusto. Ci vediamo in giro" disse facendo cenno ai compagni di proseguire.

Tyler è uno di quei tipici bulli che non ti lasciano mai respirare, quelli che devono rovinarti la vita per forza e devono dimostrare di essere loro i più forti: tutto ciò che in realtà non sono.

Oggi è la sedicesima settimana che conosco Ty, abbiamo un bel rapporto devo dire, prima di immergermi la testa nel lavandino pieno di acqua gelata mi lascia togliere gli occhiali. Già qualcosa, no?

So che dovrei odiarlo, so che dovrebbe essere il mio peggior incubo. A volte lo è, nel senso, diventa un vero idiota quando mi ruba i vestiti oppure mi butta in piscina vestito, ma nello stesso tempo, quando sorride, non posso che amarlo e sorridere a mia volta.