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HARRY POV
Mi svegliai quella mattina sentendo un peso non familiare sul petto così mi girai e quello che vidi mi fece sciogliere il cuore; Louis addormentato con la bocca semi aperta, i capelli arruffati e un'espressione rilassata.
Ero ancora un po' stordito dall'effetto del tranquillante ma stavolta mi ricordo esattamente cos'è successo: le bende di Louis, lui che piange a terra e io che collasso nelle braccia di mia madre.
Non so bene se sia un sogno o la realtà ma come se mi avesse letto nella mente Louis alzò il suo braccio sinistro posandolo sul mio petto e dalla manica del pigiama scorsi una fasciatura macchiata di sangue rappreso, perfetto non era un sogno.
Il mio povero piccolo pensai; io e lui ci conoscevamo da poco; pochissimo a dir la verità, quasi due settimane, ma sentivo che il nostro rapporto si sarebbe trasformato in molto di più.
Alzai lentamente un braccio e gli spostai delle ciocche lisce dalla fronte iniziando poi ad accarezzargli il viso in modo delicato; il suo bel nasino, gli occhietti chiusi, gli zigomi ben pronunciati e la mandibola definita.
Quel ragazzo era davvero bello, ma di una bellezza disarmante e allo stesso tempo spontanea: il ragazzo non sapeva di essere bello ed è per questo che lo sembrava ancora di più.
Appena percepì il mio tocco sul suo viso si svegliò di colpo e io come bruciato tolsi la mia mano dal suo volto, fu solo quando aprì gli occhi che però potei notare la sua espressione, essa non era spaventata o tantomeno a disagio, anzi, sembrava...sicura?
Sorrise debolmente e arrossì.
Era ancora più carino quando faceva ciò e dato il rincoglionimento generale lo dissi ad alta voce
"Sei proprio carino quando arrossisci lo sai?"
Egli scattò ed alzò la testa dal mio petto, prese il suo quadernino dal comodino e scrisse
'Cos'hai detto?'
La sua espressione era già cambiata in una preoccupata
"Oh ehm niente lascia stare, pensieri"
'E che pensieri'
Scoppiò in una risata silenziosa prendendomi in giro e per questo mi unii a lui.
Prese poco dopo la mia attenzione e scrisse
'Oggi parlerò con Anne sul fatto dello psicologo; ci voglio andare, ho bisogno di aiuto e voglio riprendere in mano la mia vita, non ce la faccio a vivere così'
Mi sorpresi alle sue parole ma sorrisi dicendogli
"Sono fiero di te piccoletto, e allora? Cosa aspetti? Non gliela andiamo a dire questa magnifica idea a mamma?"
Non lo lasciai rispondere che me lo caricai in spalla a mo' di sacco di patate e lo portai in cucina, egli si dimenava ma non stava ridendo...
"Lou che succede?"
Lo misi giù e lui non incrociò i miei occhi, cercò successivamente un foglio per il salotto e appena lo trovò scrisse
'Lo so che ora potete toccarmi perché ho iniziato a fidarmi ma per favore avvertimi quando vuoi fare queste cose; non sono molto piacevoli per una persona come me'
Vidi subito la vergogna sul suo volto ma lo tranquillizzai
"Sta tranquillo Lou, non fa niente, hai ragione dovevo avvertirti"
Lo vidi abbassare lo sguardo e annuire
"Allora che aspetti? Mamma è in cucina, su vai a dirle la notiziona e poi aggiornami, io nel frattempo vado a prepararmi per la scuola"
'Ok'
LOUIS POV
Camminai verso la cucina dove vidi Anne seduta su una delle sedie intorno al tavolo ed attirai la sua attenzione sedendomi in parte a lei.
"Oh ehi Louis come stai?"
'Tutto bene grazie!'
Sorrisi e iniziai a scrivere
"Qualcuno è in vena di scrivere oggi!!"
Annuii e le mostrai ciò che avevo scritto
'Ho pensato all'idea della psicologa e penso di volerci andare ufficialmente'
La vidi sorridere più che mai e mi corse incontro abbracciandomi velocemente, dovevo abituarmi a questi gesti da parte sua e quindi ridacchiai.
"Sono fierissima di te Louis, oggi ti prenoto un appuntamento e vediamo se ce n'è uno per stasera?"
'Ok va bene'
Stasera non è un po' troppo presto? pensai, ok dovevo prepararmi psicologicamente.
Finii di fare colazione e mi diressi verso camera di Harry; lo trovai accovacciato che sistemava lo zaino a terra col sedere in bella vista e non potei fare altro che sbirciare quel piccolo culetto sodo che si ritrovava.
"Che guardi Lou?"
Azz, beccato.
Abbassai lo sguardo e scossi la testa
"Mh mh proprio niente"
E si mise a ridere.
Adoravo il suono della sua risata: così spontanea e confortevole, per non parlare delle fossette che spuntavano ai lati della bocca: erano così carine.
Sorrisi fra me e me e nel frattempo scrissi ciò che avevo riferito ad Anne
'Tua mamma è rimasta molto felice, dice che stasera potrei avere un appuntamento!'
Lo vidi molto gioioso quasi come se fosse orgoglioso di me.
Però la mia sicurezza vacillava ogni secondo; e se mi avessero scoperto qualche tipo di malattia strana?
Portai le unghie alle labbra e me ne mangiai esattamente cinque, mi dava fastidio sennò.
Harry vide la mia preoccupazione e subito mi si fece vicino
"Ehi ehi che succede piccino?"
'Non sono sicuro di niente Haz, quel bastardo mi ha rovinato e ora non riesco neanche più a capire cosa voglio dalla mia vita'
"Oh Lou...posso abbracciarti?"
Annuii ed egli si avvicinò a me cingendomi le spalle e avvicinando la mia testa al suo petto, era molto confortevole quella posizione, di sicuro gli avrei chiesto di riassumerla in altre occasioni.
Iniziò ad accarezzarmi i capelli e disse
"Oggi rimango a casa con te e ti faccio talmente tante coccole, solo se ti va, che ti farò dimenticare pure come ti chiami"
Sorrisi arrossendo, si quel ragazzo mi piaceva sempre di più.
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N/A
BUONASERA A TUTTƏ!!!
Scusate il ritardo di orario ma oggi è stata una giornata intensa
Il capitolo è piuttosto "corto" rispetto ad altri e veloce ma vi avverto che la mia storia sin da subito doveva essere corta e non troppo pesante (tranne per gli argomenti trattati).
Già nei prossimi due capitoli Harry e Louis si saranno avvicinati molto.
Much love xx
Sara
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Tell me how to breathe and feel no hurt (larry stylinson)
FanficQuando Louis si è dichiarato gay alla sua famiglia sua madre e le sorelle sono scappate di casa mentre il padre è diventato man mano sempre più violento con lui. Un giorno incontrerà Harry, un nuovo compagno di scuola, riuscirà ad aiutarlo o lo farà...