20. Perdonami

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Suonò la campanella del cambio d'ora.

"Per oggi basta così, studiate da pagina 52 a 61 per la prossima volta. Jay, vieni un attimo."

Lo raggiunse fuori, Jungwon chiuse la porta dietro di loro e incominciò a parlare:

"Tua sorella è stata sospesa."

"Cosa?! Perché?"

"Ed è esattamente di questo che ti voglio parlare."

Tirò fuori il cellulare e cercò quella fantomatica foto.

La trovò e gliela mostrò.

"Questo è il motivo scatenante della rissa."

"Jennie ha picchiato qualcuno?! Non è da lei."

"Una sua compagna di classe ti ha insultato e lei ha reagito male."

"L'ha fatta lei la foto?"

"Si, l'ha mostrata alla sua amica e l'hanno vista tutte le ragazze delle scuole medie."

"E ha scatenato queste reazioni esagerate?!"

"Non solo, stavo per essere licenziato."

Entrambi si fecero scuri in volto.

Jay capì dove stava andando a parare e il suo bel faccino divenne triste.

"Jongsong, mi spiace."

"Che stai dicendo?! Non mi pianterai in nasso per questa sciocchezza."

"È meglio così, credi a me." Jungwon si voltò, era in procinto di andarsene, quando fu fermato dalle seguenti parole:

"Tu mi ami ancora, vero?"

Passò un attimo di silenzio.

E come avrebbe dovuto rispondergli?! Certo che lo amava ancora, ovvio, più di qualsiasi altra cosa.

"No, a dire il vero no." Mentì, cercando di ingannare anche se stesso.

"È una bugia e tu lo sai. Perché allora fai così?"

Non Rispose.

"È per il lavoro, vero?" Insistette.

Ancora niente.

"Oppure ti vergogni? Ti vergogni di me o di mostrare affetto per qualcuno una volta tanto?!"

"Ma senti chi parla! Il bad boy della scuola che dice a me una cosa del genere!" Alzò appena la voce.

Jay si mise di fronte a lui e gli disse freddamente:

"Io sarò pure un Bad boy, ma non sono di certo egoista come te, Yang Jungwon."

Tornò alla porta, l'aprì deciso, entrò e la rinchiuse alle spalle.

L'insegnante, per la rabbia, tirò un altro pugno al muro, stavolta con l'altra mano e ci mise il doppio della forza.

Le nocche si arrossarono e pulsarono, facevano così male che per poco non gridò.

"Ma perché mi danno tutti dell'egoista oggi?! Ma vaffanculo, Jongsong." Ringhiò.

Intanto i compagni di classe sentirono tutto, tutta la conversazione che avevano avuto. Delle ragazze gongolarono, altre si misero a bisbigliare tra loro e altre, invece, si mostrarono dispiaciute della rottura.

Jay entrò in classe, tutti si ammutolirono nel vederlo. Lui non aprì bocca, aveva lo sguardo perso nel vuoto e un espressione accigliata.

"Hey, amico, stai bene?" Gli chiese Sunoo, dopo tanto tempo che non gli rivolgeva la parola.

Make you MINE- JaywonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora