Capitolo 1 - T/n's pov

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Aprile. Oggi era il mio primo giorno di scuola alla Kunugigaoka, la miglior scuola superiore di tutto il Giappone. Onestamente non ero molto entusiasta di andare a quel liceo. Avrei preferito frequentare una scuola di fotografia possibilmente in California. Amavo la California, non so neanche per quale motivo. Nella vita a volte però ci sono delle cose che amiamo a prescindere, senza saper dare però una motivazione valida del nostro sentimento.

Erano le 7:30 e io ero già fuori scuola. Avevo saltato la colazione. Ero troppo in ansia per riuscire a mangiare.

Mi sedetti su una panchina che c'era al di fuori dell'istituto. Ero dietro la scuola, in un grande giardino. L'ombra di un ciliegio mi proteggeva dai caldi raggi del sole.

Presi il libro che stavo leggendo dallo zaino e aprii. Prima di iniziare effettivamente a leggere ho l'abitudine di aprire una pagina a caso e leggere la prima frase. La consideravo come una botta motivazionale dal destino, come coi biscotti della fortuna.

Inspiro un po' di quell'aria primaverile che mi circondava e aprii il libro. Pagina 164. Oggi era il 16 aprile.

Nessuno crede nel destino, ma queste piccole cose mi convincono che esista.
Credere nel destino mi rende più felice. È bello credere in un qualcosa che ha un qualcosa di magico.

"Voglio qualcuno che mi dia delle carezze come fa il vento primaverile, avvolgendomi tra il suo profumo e i petali dei fiori che ogni volta è come se mi lasciassero tanti piccoli baci su tutto il corpo."

Appena finii di leggere la frase, un petalo rosa cadde sulla pagina accanto. Pagina 165.

"L'amore è un qualcosa di incomprensibile, ed è per questo che è il sentimento più profondo di tutti, un sentimento che è diverso per ognuno di noi, unico come ciascuno di noi."

Sorrisi. Mi piaceva leggere frasi che parlavano d'amore, anche se per me era un perfetto sconosciuto.

A interrompere i miei pensieri fu un ragazzo dai capelli color tramonto.

<<Sei del primo anno? Guarda che dovresti essere alla cerimonia di benvenuto in questo momento>> disse con tono scocciato.
<<Tu per caso sei di prima media? Mi dispiace che tua madre non ti abbia comprato le caramelle stamattina per compensare la tua ossessione per gli zuccheri semplici. Appena tuo padre torna a casa con il latte prova a chiederle a lui>> replicai impassibile.

Forse avevo esagerato, ma non mi importava. Non m piacevano le persone così.

<<Eh? Ma conosci almeno la nostra lingua?>>

Non mi sorprendeva quella domanda. A volte usavo dei termini che per gli altri risultavano troppo complicati per la loro comprensione. Questa cosa in fondo mi divertiva.

<<Comunque sono del terzo anno, quindi cerca di portare un po' di rispetto>> dissi ignorando la sua domanda.
<<Si dia il caso che anche io sia del terzo anno, e sono anche lo studente migliore di tutta la scuola>> rispose vantandoti.

Non risposi. Mi limitai a imitare una finta faccia stupita.

Il suono della campanella diede fine alla nostra discussione e ci dirigemmo entrambi in palestra per il discorso del preside e dei rappresentanti di istituto.

Quando entrai notò che c'era già una classe. Non aveva le nostre stesse divise. Provai ad avvicinarmi a una ragazza dai lunghi capelli biondi, ma qualcuno mi afferrò per il polso e mi trascinò via.

<<Ma che fai?!>>
<<Senti, so che siamo partiti con il piede sbagliato, ma non avvicinarti mai a quella classe>>
<<E perché scusa?>>
<<Loro sono i ragazzi della sezione E, la feccia di tutta la scuola, hanno voti bassi o un pessimo comportamento>>
<<Si si, va bene, la sezione E e quello che vuoi, ma potresti mollarmi il polso?>>

Il ragazzo ritrasse la mano e mi sembrò di vederlo arrossire.

<<Comunque io sono Asano. Asano Gakushu>>
<<t/c t/n>>
<<Non ti ho mai vista prima. Ti sei trasferita?>>
<<Vengo dall'Hokkaido>>
<<In che classe sei?>>
<<3A>>
<<Sei capitata nella classe migliore, nonché la mia classe>>
<<Ah perfetto>> dissi sarcastica.

Non lo sopportavo.

I fell in love again - Karma x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora