Capitolo 61

130 4 0
                                    

"Veloce! Si va a scuola!" Urlo ai bambini che scendono le scale ancora assonnati. "Ecco il tuo caffè, tu il tuo latte, e tu il tuo succo" passo le tazze si tre "grazie mamma" risponde Tom sorridendomi, "e tu?" Prendo in braccio Diego "mamma!" Esclama agitando le braccia "vuoi andare da papi?" Passo il bimbo a suo padre "papà" ripete lui "mamma!" "Guarda che sono io che ti compro pannolini e giochi eh" sussurra al suo orecchio prima di lasciargli un bacio sul capo. "Mamma oggi non ci sono a casa" ci informa Leo "perché?" "Daniel da una festa" "bhe non ci andrai" alzo le spalle "cosa?! Perché?!" "Andiamo! Avrò l'età che ho ma so come funziona tra voi adolescenti, ora andrai lì ti serviranno del "succo di mela"" faccio le virgolette con le mani "poi ti ubriacherai, starai male, e vomiterai e se vomiti tu, non hai idea di quello che farò io" sbuffo "papà?!" Si volta verso Tom nella speranza di una risposta positiva "per me può andare, insomma, ha solo dodici anni, cosa vuoi che faccia?" "Ecco ci risiamo" sbatto il panno sul bancone "io sono il genitore cattivo e tu quello buono" "non è vero" scuote la testa lui "ma dai! Tutti e tre lo pensano! Persino Diego! Che per un biscotto in più viene solo da te!" Continuo a protestare.

È vero alla fine. Loro preferiscono Tom perché è quello più calmo e tranquillo. E io ovviamente per loro sono una pazza che sclera dalla mattina alla sera. Vorrei vedere loro con questo pancione, nausea, pressione bassa e ormoni come si sentono.

"Dai tesoro, esageri", una fitta mi colpisce al di sotto della pancia. Facendomi piegare in due e prendendo la pancia fra le mani. "Amore! Hey! Hey!" Posa Diego per terra a giocare con le costruzioni e core da me. "Ahh! Dio mio!" Continuo a urlare "dobbiamo andare in ospedale?" "nono, devo.. solo riprendermi" continuo a strizzare gli occhi e a stringere i denti, tanto forte da fargli fare un suon acuto.
Piano piano, il dolore se ne va. Così mi lascio andare tra le braccia di Tom riprendendo fiato. "Ti senti meglio?" "Si.. tranquillo" "non puoi capire quanto mi fai spaventare tutte le volte" "scusa amore, ma non dipende da me, dillo a tua figlia" "ora glielo dico io!" Si alza Stefania venendo verso di noi "sarà la prima lezione che le darò da sorella maggiore" Tom la prende in braccio e la fa avvicinare a me. "Stella-" "non si chiamerà Stella" ridacchia Thomas "shh papà, fammi parlare, allora, queste cose non si fanno,  sono cose brutte che fanno male alla mamma, quindi niente più fitte! Chiaro?" Avvicina l'orecchio alla mia pancia con fare interrogativo "ha detto che non lo farà più mamma, problema risolto" rido accarezzandomi il ventre "grazie tesoro, non sapremmo cosa fare senza di te" "sono un medico! Ecco quello che farò da grande!" Corre per tutte le scale "ma fino a ieri non diceva che voleva diventare un'attrice come me?" "Lasciala stare, è piccola, cambierà ancora miliardi di lavori fino ai vent'anni, più o meno".

Qualunque cosa accada3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora