24/12/2022
Giulia
«Mamma, possiamo vedee Frozen?», mi chiede Ginevra mentre la sto asciugando dopo il bagnetto.
«Sì, GL dopo cena vediamo Frozen», le dico mentre lei si siede sul letto per mettersi i calzetti antiscivolo, la cosa che in assoluto le piace di più provare a mettere da sola e che ultimamente riesce a mettere effettivamente senza l’aiuto di nessuno. La aiuto poi a mettersi anche la tuta con Bambi.
«Mamma, acche oggi zecchino?», domanda mentre va alla ricerca delle ciabatte che ha sparso per la cameretta come sempre. Lo zecchino d’oro in casa nostra è tradizione da quando è arrivata lei. Io non l’ho mai visto né da piccola né poi; Lorenzo e Susy, invece, lo vedevano sempre assieme quando erano piccoli; il primo giorno del 63° zecchino d’oro sia io che Lorenzo eravamo a casa e lui ha deciso di dare nuovamente avvio alla tradizione. Ginevra a maggio dell’anno scorso aveva solo otto mesi eppure era felice di ascoltare i bambini cantare e di accompagnarli battendo le manine o facendo versetti mentre passava dalle mie braccia a quelle di Lorenzo una decina di volte ogni mezz’ora. I pomeriggi e le serate dello zecchino, inoltre, sono gli unici momenti in cui la tv resta accesa anche se stiamo cenando.
«Sì, koala, oggi è l’ultima volta per quest’anno e sapremo chi ha vinto», le dico.
«A me piace ci vuole pazziezza», sentenzia, indossando soddisfatta le ciabatte.
«Cosa si mangia?», mi chiede poi, quando ho ormai finito di asciugarle i capelli e le ho fatto i codini come da sua richiesta.
«Le polpette e i piselli», le rispondo. Lei mi guarda e soppesa la mia risposta, poi dice «io aiuto popette». Andiamo in cucina e portiamo a termine l’operazione polpette con lo zecchino in sottofondo e giusto in tempo per il risveglio di Gregorio.
«Mamma, quando aiva babbo tale?», mi domanda Ginevra mentre, seduta sul divano con le gambe sotto il sedere, sfoglia uno dei suoi libri preferiti di cui guarda le figure che poi usa per costruire storie tutte sue e diverse ogni volta.
«Stanotte, mentre tu farai la nanna», le rispondo e vado alla ricerca del dvd di Frozen.
«Ma io voio vedee lui», replica, con un velo di tristezza dipinto sul volto che potrebbe sfociare in pianto.
«Babbo Natale non si fa vedere da nessuno quando porta i regali, è magico» le rispondo, cercando un modo per tranquillizzarla.
«Come -avid?», mi chiede, voltandosi completamente verso di me e cercando la mia mano. David è poco più di un ragazzino, l’abbiamo conosciuto l’anno scorso quando era giunto all’Ambrosiano in condizioni critiche dopo essere stato investito in bicicletta e doc è rimasto in contatto con lui; il suo sogno è diventare un mago affermato e un paio di settimane fa è stato al nido per fare qualche piccolo trucco ai bimbi più grandicelli.
«Sì», le rispondo e man mano la tristezza sembra scemare un po’.
«Mamma, posso fratellino favore?», chiede guardando Gregorio, che ho poggiato nella sua sdraietta non più di venti minuti fa, e indicandolo. Mi alzo per prenderlo in braccio «baby GL, Ginevra vuole tenerti un po’ in braccio», gli spiego poco prima di poggiarlo tra le braccia della sorella che ormai ha capito come deve tenere il suo fratellino anche se chiede sempre «osì?».
«Sì, koala, così va bene», le dico mentre lei guarda incantata suo fratello. Per ora è totalmente innamorata di Gregorio e ci aiuta spesso a cambiarlo o a scegliergli i vestiti ma anche a fargli il bagnetto.
«Mamma, Gregorio vede babbo tale?», chiede, evidentemente non soddisfatta della risposta sulla magia che avvolge Babbo Natale, e cerca anche di cullare un po’ il fratellino.
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Il primo Natale in quattro per la famiglia Giordano-Lazzarini [Doc]
ФанфикUna oneshot sul Natale di Giulia, Lorenzo e dei piccoli Ginevra e Gregorio.