Un Animo Sconosciuto

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Nonostante l'emicrania e un terribile reflusso, Felix sentiva che sarebbe stata una buona giornata.
Era un giovedì mattina, il cielo appariva terso e luminoso. L'auto percorreva il tratto della grande strada che conduceva fuori dalla città, costeggiata da folti alberi e lunghe distese di prato, a circa due isolati dall'acciaieria FEC Industry.


Lo aspettava un'ordinaria giornata di lavoro, fortunatamente non erano in vista scadenze o scomode situazioni da affrontare. Pensò a quanto sarebbe stato perfetto se tutte le mattine fossero state in quel modo, e magari senza i postumi di una sbornia.


La sera precedente aveva festeggiato il suo compleanno e, scortato dalla solita cricca di amici, aveva passato la serata al pub "Vecchio pontile". Non ricordava il numero di bottiglie ordinate ma ricordava di averle ispezionate tutte, anche più di una volta. Nonostante il frastuono e la musica assordante ricordava di aver spento le candeline della torta portata dalla graziosa cameriera dal grembiule aderente. In quel momento sembrava essersi creata un po' di quiete e come da tradizione i suoi compagni gli dissero:

- Esprimi un desiderio!-

Ovviamente alludevano ad un qualche coinvolgimento con la cameriera, ma Felix non li ascoltò.


In quel momento si sentì ispirato e colmo di ottimismo.
Le ultime settimane erano state pesanti e nella testa non riusciva a dare ordine ai propri pensieri. Da tempo si sentiva bruciare la terra sotto i piedi e stava per compiere trentaquattro anni. Aveva l'impressione di non aver mai iniziato a vivere la vita che desiderava...sentiva di trovarsi in una perenne attesa, in attesa di un evento che in qualche modo gli avrebbe fornito gli strumenti per un vero e proprio inizio. Sapeva però che quel fatidico momento non sarebbe giunto se lui stesso non avesse fatto qualcosa per scontrarcisi.


Quell'istante gli parve così perfetto e puro che si decise. Anche se poteva sembrare un gesto infantile volle esprimere un desiderio e nel farlo strinse gli occhi e si concentrò come mai aveva fatto prima. Poteva percepire una grande quantità di energia nel petto, e di colpo la liberò soffiando sulle candeline della torta, mentre nella sua mente risuonò deciso:

VOGLIO ESSERE UNA PERSONA NUOVA.


Come preannunciato la giornata trascorse serena. Si erano fatte le sei del pomeriggio e gli operai lentamente lasciavano la propria postazione per uscire dalla fabbrica. Allo stesso modo Felix si apprestava a sistemare la sua postazione per andare via. Prima però fece un rapido controllo dei propri attrezzi. Stava già sognando di stendersi sul divano di fronte ad un film che non avrebbe sicuramente visto, perché di lì a poco si sarebbe addormentato. Il solo pensiero già lo poneva in uno stato di profondo relax e, proprio mentre assaporava questa sensazione, Greg, il responsabile del settore lo chiamo dagli spogliatoi. Felix ebbe un sussulto e voltandosi si accorse di avere lasciato qualcosa sotto la pressatrice, così nell'andare a recuperare lo strumento azionò inavvertitamente il macchinario che si andò a chiudere attorno al suo dito. Di colpo tutta la stanchezza e la confusione scomparvero, lasciando posto ad un lancinante dolore. Con forza tirò la leva di emergenza per liberare la pressatrice, così, lanciato un grido di dolore, si strinse il dito nell'altra mano, soffocando a stento la sofferenza. Greg lo raggiunse svelto. - Felix tutto bene? Cos' è successo?- chiese allarmato. - il dito- boccheggiò -l'ho schiacciato nella macchina - aggiunse -stai sanguinando?- domandò -sembra di no, ma fa un male cane- continuò girando in circolo sul posto per disperdere il dolore - Non pensarci, succede anche ai migliori. Vallo a mettere sotto l'acqua, vado a prenderti del ghiaccio-.


Fortunatamente non sembrava esserci niente di rotto, la pressione era stata forte e l'unghia del dito indice si era immediatamente annerita. - Va a casa e riposati, se domani starai ancora male ti cambierò il turno - disse Greg. - D'accordo, ma non sembra così grave, mi prenderò un antidolorifico e spero di tornare come nuovo - rispose Felix ottimista -d'accordo, tienimi aggiornato-.

Il carro delle storie inquiete (Racconti Brevi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora