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Felix: Perché stai ancora cercando vesti nell'armadio? Se ti giri li troverai tutti sul pavimento - disse sarcastico.

Hyuna: Felix, non ti ci mettere anche tu - sospirai rigirandomi la stoffa leggera del vestito tra le mani. Ero davanti allo specchio da più di due ore e ancora non avevo deciso che cosa mettermi.

Felix: Mi spieghi perché sei nervosa? Stiamo solo andando in agenzia, non a un gala - mi si avvicinò posizionandosi alle mie spalle e stringendomi tra le braccia. Guardai i suoi occhi attraverso lo specchio.

Hyuna: Lo so, ma il fatto che Chan abbia deciso di portarmi con voi mi agita - respirai a fondo.

Felix: In effetti, mi ha stupito quando ce lo ha detto, ma nemmeno più di tanto - mi fece l'occhiolino andando a risedersi sul bordo del letto.

Hyuna: Si... anche a me...

In quel momento mi tornò alla mente la conversazione avuta con Chan poco prima.

Poco prima

Era pomeriggio inoltrato e a parte I.N che era già rientrato per riposarsi un po, gli altri erano ancora tutti al lavoro.
Dopo la mattinata per niente tranquilla avevo deciso di stare alla larga sia da Chan che da Hyunjin. Non volevo pensare all'espressione che aveva Chan quando Hyunjin aveva cominciato a provarci. Non mi sembrava giusto illuderlo ancora così e avrei tanto voluto dirglielo ma quando prendevo l'argomento con Chan, lui mi stoppava subito.
Secondo lui non era ancora il momento.

Per tenere la mente occupata dopo che i ragazzi se ne erano andati avevo acceso la musica ad alto volume e cominciato a pulire tutta casa.
Ero in camera di Hyunjin e stavo cercando di mettere a posto il casino che aveva lasciato: i vestiti erano per metà nell'armadio e per metà sul letto, i suoi pennelli e le tele erano sparpagliati sul pavimento, le creme e i profumi riempivano tutta la superficie del ripiano del bagno e in tutta la camera non c'era un singolo punto libero.

Hyuna: Non gli basterebbe un'intera villa per mettere le sue cose - sospirai. Iniziai a sistemare le tele, impilandole ordinatamente vicino al comò. Presi i vestiti e li riordinai nell'armadio, comprese le scarpe e i centinaia di accessori che aveva. Quando presi i pennelli per metterli a posto me ne cadde uno sotto al letto. Mi accovacciai sul pavimento e insieme al pennello tirai fuori due tanga.

Mi tirai su rigirandomeli tra le mani. La mia espressione era un misto tra lo scocciato e il disgustato.

Hyunjin: Quel colore non ti dona - entrò lentamente in camera. I capelli biondi gli ricadevano sul viso in una massa umida e spettinata ad arte. Sulla bocca aveva quel suo solito ghigno allusivo.

Hyunjin: Ti immagino più con qualcosa di rosso - mormorò avvicinandosi - di pizzo - si avvicinò ancora - magari un corsetto - avvicinò le labbra al mio orecchio. Rabbrividii.

Avevo le labbra dischiuse e non sapevo come rispondere.

Hyunjin: Perché non ce ne stiamo un po' sdraiati sul letto? - si sfilò la maglietta.

Hyuna: Piantala - appoggiai le mani sul suo petto ben definito per allontanarlo, ma lui colse quell'occasione per avvicinarmi a sé. Avevo il petto premuto contro il suo e potevo sentire il suo cuore battere.

Hyunjin: Vorrei vederti di nuovo senza tutti questi vestiti addosso - mormorò al mio orecchio.

L'aria elettrica intorno a noi sembrava crepitare di piccole scintille. Era strano sentire le sue mani sulla pelle quando potevo sentire distintamente quelle di Chan che non mi lasciavano mai.

Hyuna: Jin, senti, devo dirti una cosa - sapevo che Chan si sarebbe arrabbiato con me ma non ce la facevo più a far finta di niente - c'è un motivo se continuo a rifiutarti.

Call me Daddy || BangChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora