Poi ci raggiunge anche Ariadny col suo caschetto nero e successivamente andiamo in sala relax.
Ci sediamo, chi a terra, chi nel divano. Io per fortuna ho beccato il posto nel divano.
Il sorvegliante apre la televisione e guardiamo Carosello. Sembriamo tutti attenti a questo programma e appena finisce, ci dirigiamo nelle camerate.
Mi metto nel mio letto, non calcolando minimamente nessuno. Luna e Sofia vanno a chiarire con Vittoria, seguite da tutte le mie compagne quasi.
<Ma io non ti capisco>
Mormora la voce di Gabriel che entra in camerata ed io alzo lo sguardo dalle mie mani per guardarlo. È in compagnia di Mattia e mi sta guardando.
<Che c'è?>
<Vieni di là, su>
Mi sprona avvicinandosi al mio letto ed io scuoto la testa:
<Non mi va>
<Sei testarda>
Risponde lui e lo avverto come una provocazione nei miei confronti. Non mi piace quando una persona parla senza conoscermi.
<No, semplicemente non mi va>
Rispondo a tono antipatico guardandolo. Quando voglio anch'io so farla l'antipatica.
<Va bene oh, calmati>
Mette le mani avanti lui per poi guardare Mattia e fargli cenno di andarsene.
<Andiamo>
Se ne va, lasciando Mattia però intento a guardarmi.
<Posso restare qui?>
Chiede continuando a fissarmi ed io non faccio altroché annuire. Se vuoi restare, chi sono io per negartelo?
<Sei timidissima? Ancora?>
Mi chiede facendo segno di spostarmi per fargli spazio nel letto. Lo ascolto e mi sposto, lui si sdraia quindi al mio fianco.
<Te l'ho detto. All'inizio sono così. Questa settimana sarà così>
Parlo dolcemente e lentamente, per paura di sbagliare qualcosa nei modi o nel dire.
<Speriamo solo questa settimana, la prossima ti voglio più aperta>
Risponde lui indicandomi e guardandomi, facendomi un sorrisetto che ricambio. Mi tocca il naso ed io lo sposto mentre ride.
Ci raggiungono anche alcuni dei nostri compagni. Ne vedo qualcuno commentare il fatto che io e il ragazzo al mio fianco fossimo da soli in camerata.
In fretta faccio per allontanarmi.
Non sono venuta per farmi sparlare, né tanto meno per fare la coppia.
Mattia sembra infastidito da questa cosa perciò decido di evitare il suo sguardo mentre ascolto i vari discorsi che si stanno creando in camerata.
Ad un certo punto però, sentiamo delle botte provenire dalla camerata maschile.
<Questo è il tuo fidanzato che si sta arrabbiando>
Dice Apo a Priscilla mentre alcuni si precipitano fuori.
Decido di uscire e andare in camerata maschile per capire di chi si tratta.
Quando arrivo in quella camerata, mi accorgo di essere l'unica ragazza lì dentro e che alla fine le altre si sono ritirate lasciandomi con i ragazzi.
Damiano è sdraiato nel letto e spiega ai ragazzi che ha dato di matto per problemi suoi e per il fatto che ha visto ballare insieme Apo e Priscilla.
<Ehi, spionaa>
Samuel si rende conto della mia presenza e lo sbraita ai quattro venti, facendo girare tutti verso di me.
<Ehi Maddy. Posso chiamarti Maddy?>
Annuisco a Damiano che mi mormora di avvicinarmi a loro come se stesse parlando ad una bambina di tre anni che è stata appena scoperta nel rubare qualcosa.
Così faccio, timidamente, sotto gli occhi di tutti. Persino sotto quelli di Mattia.
<Che succede?>
Chiedo sedendomi al suo fianco, in un modo così piano che non so neanche se mi ha sentita.
<Allora, prima di tutto chiariamo una cosa>
Dice il ragazzo mettendosi a sedere e affiancandomi mentre lo guardo stranita.
<Per parlare con noi devi usare un tono alto, bello, chiaro. Non che quest'ultima cosa tu non la faccia, anzi, però più alta sennò qui non ti sentiamo>
Io lo guardo alzando gli occhi al cielo. Non mi piace quello che mi sta dicendo, ma forse ha ragione.
<Giusto, ha ragione>
Gli da ragione Mattia guardandomi e appena incrocio il suo sguardo, subito lo distoglie.
<Per sopravvivere a questo collegio e soprattutto a noi, dovrai imparare>
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Il Collegio 7
FanfictionMaddalena Brancato è una ragazza abbastanza timida, introversa e secchiona. Non le piace fare amicizia, pensa solo allo studio e non altro. Ama la lettura e le piace suonare il pianoforte. Non è la solita secchiona da occhiali e apparecchio. Anzi, a...