𝑳𝒊𝒃𝒆𝒓𝒂

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𝑬𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒓𝒊𝒇𝒖𝒈𝒊𝒐 𝒖𝒏𝒐 𝒏𝒆𝒍𝒍'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂.
𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 è 𝒂𝒑𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆𝒏𝒆𝒏𝒛𝒂.

𝐶𝑎𝑠𝑒𝑦

Appena la musica si ferma il mio cuore è come un tamburo che rimbomba nel petto. Sono così felice di aver potuto ballare per Derek, nonostante il nervosismo iniziale. Come ogni volta che la musica mi scorre dentro, mi perdo, e per alcuni momenti posso anche dimenticare il posto in cui mi trovo, proprio come mi è appena successo...ma ora che torno a realizzare dove sono, mi gira quasi la testa per l'incredibile emozione che sto provando.
Wow, ho davvero ballato qui in quest'aula? E per giunta davanti a lui?
È un piccolo sogno che si avvera.

Ma quando i miei occhi si posano sul viso di Derek per vedere la sua reazione, un pò del mio entusiasmo viene come risucchiato magicamente via.
Il suo sguardo è rivolto a terra, fisso su di un punto indefinito tra le increspature del pavimento.
La preoccupazione torna, e si fa strada dentro di me proprio come quel pomeriggio, ma mi avvicino a lui, e abbassandomi alla sua altezza cerco comunque di sorridere.

<<Derek, ci sei?>>

Gli sventolo una mano davanti cercando di attirare la sua attenzione.
Lui annuisce, senza nemmeno avere il coraggio di guardarmi, e si alza andando direttamente verso la porta.
Mi sento imbarazzata, delusa e ferita. Ma soprattutto stupida. Perché diavolo mi ritrovo sempre ad esaudire i suoi desideri?

<<Adesso mi dici che cosa ti prende?>>

Alzo la voce incapace di trattenermi.
Lui finalmente mi guarda, ma era meglio se non lo avesse fatto.
La sua espressione è un misto di dolore e rabbia, e io non capisco dove ho sbagliato. Ma forse qui quello sbagliato è lui.
Mi nasconde qualcosa da prima della partenza, e improvvisamente mi sale una paura ceca.
E se...non mi volesse più?
E se avesse fatto qualcosa di cui si è pentito?
Le mie domande e le mie insicurezze iniziano a divorarmi lentamente l'anima.

<<Non ho niente Casey...sei stata bravissima.>>

Mi risponde avvicinandosi con una faccia da funerale.
Ma come può credere che io me la beva così facilmente?
Non ho bisogno del suo contentino, e quando cerca di darmi un bacio sulla fronte lo spintono via con tutta la frustrazione che ho in corpo, e lui sembra come sul punto di vomitare.

<<Casey...smettila.>>

La sua voce è un tuono basso e minaccioso, ma invece di insistere ritorna indietro e strattona la porta.

<<No, smettila tu di fare il misterioso. Voglio sapere cosa ti prende. Sei strano da stamattina e voglio sapere cosa sta succedendo, adesso Derek.>>

Non mi importa niente se è arrabbiato. Voglio sapere quale assurdo motivo ci possa essere dietro ad un così drastico cambio d'umore, quando neanche cinque minuti prima avevo le sue mani a tenermi stretta, mentre mi sussurrava seducente all'orecchio quello che voleva da me...e io come al solito gliel'ho dato, perchè io gli darei tutto.
Presuntuoso bastardo.

<<Mi prende, che siamo chiusi dentro porca puttana.>>

Ricaccio indietro perfino la sorpresa per quello che ha detto.
Non mi importa nemmeno di questo.
Può continuare a tirare e strattonare quella porta quanto vuole, ma non si uscirà da qui finché non mi avrà confessato la verità che mi merito.

<<Derek, non mi interessa se siamo chiusi dentro...voglio la verità.>>

Lui continua a guardarmi senza dire una parola e inizia a salirmi una strana rabbia, nera come il suo umore.

V.E.N.T.U.R.IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora