xx Chapter 13 xx

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LOUIS POV

Era arrivato il fatidico momento, per tutta la giornata Harry non aveva fatto altro se non coccolarmi nel letto guardando shameless e leggermi innumerevoli romanzi classici richiesti dal sottoscritto nonostante le sue lamentele.

Dire che stavo tremando era poco; a momenti scatenavo un intero uragano in quel bagno; mi ci ero chiuso circa dieci minuti fa e ci ero ancora dentro mentre sostenevo con mano tremolante la mia lametta, avevo fatto cinque tagli per braccio come sempre dicendomi che non avevo bisogno di aiuto, che ce la potevo fare da solo, che ero stato uno stupido a dare retta ad Anne ed Harry e che uno psicologo avrebbe solo creato problemi.

Presi il solito straccio nero e mi misi a sfregare il lavandino così forte che le mie nocche erano completamente bianche: odiavo il disordine e soprattutto odiavo lo sporco.

Uscii dal bagno e scoppiai in lacrime: sarebbe stata una dura serata.

Appena sentii il mio pianto Harry si precipitò in camera mia:

"Hey piccino che hai?"

'Non voglio uno psicologo Haz'

"Oh Lou ma prima avevi detto che ce l'avresti fatta e che volevi aiuto"

'Si certo ma ho paura'

"Aw Louis vieni qui"

Mi prese tra le sue braccia e mi strinse a se mentre io affondavo la testa nel suo incavo del collo sporcandogli la maglia di lacrime.

Mi accarezzava i capelli e se li intrecciava tra le dita: era dolce.

Mi calmai in poco tempo e gli accarezzai una guancia ringraziandolo.

'Non voglio andare Harry ti prego'

"Eh no tesoro tra poco hai appuntamento, ti accompagno io e se vuoi entro con te"

Esitai un pochino ma poi annuii sconfitto capendo che non avrebbe ceduto neanche per sogno.

Arrivammo nello studio specializzato per vittime di violenze sessuali e fummo guidati da un' infermiera per i lunghi corridoi della struttura per poi arrivare ad una sala d'attesa piuttosto piccola ma confortevole.

Mi sedetti vicino ad Harry e sua madre accanto a noi ci guardava stranamente; non capiva il mio repentino cambio d'idea su suo figlio ma non lo dava a vedere più di tanto.

Ero assorto nei miei pensieri e con la testa appoggiata alla spalla di Harry quando un medico piuttosto giovane dagli occhi color ambra e una postura eretta si avvicinò a noi.

"Tomlinson giusto?"

Rispose Anne al posto mio

"Si, siamo noi"

"Preferirei che solo il ragazzo entrasse e non tutta la famiglia mi dispiace..."

Mi girai verso Harry con gli occhi già lucidi ed egli subito chiese al medico

"Non è possibile fare un'eccezione solo per me; mia mamma non entrerà, solo io"

"Di solito non ammetto repliche ma stavolta può andare dato che vedo il paziente piuttosto teso"

Entrammo così nello studio

"Bene allora partiamo con domande facili, come ti chiami giovanotto?"

"Ehm, lui non può parlare dottore"

Disse Harry grattandosi la nuca imbarazzato.

"Oh in tal caso non c'è problema può scrivere le sue risposte su un foglio che adesso gli porgo"

Tell me how to breathe and feel no hurt (larry stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora