1 La festa

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Sto qui in piedi sotto la pioggia, le goccioline d'acqua mi scendono velocemente su tutto il viso e bagnano sempre più i miei vestiti.
È notte, precisamente sono le 03:10 e io sto qui in piedi sul marciapiede mentre tutto il mondo che mi sono costruita si distrugge lentamente. Inerme lo sento andare in frantumi e mi manca la forza mentale e fisica per poter fare qualcosa per fermarlo.
È successo tutto così velocemente, non riesco a realizzare.

E adesso?

Due anni prima.

Mi butto sul letto ancora tutta vestita, sono esausta. Sono le 21:00 e sono appena tornata a casa da lavoro. Questa giornata è stata stremante.
Tra carichi di nuovi di alcolici per il locale e tutti i preparativi per la serata di domani non abbiamo avuto tempo di respirare nemmeno un'attimo. Per fortuna domani non sono di turno.
Chiudo gli occhi per qualche secondo e proprio mentre mi sto finalmente godendo il silenzio della mia camera sento il campanello suonare.

Adesso chi è a quest'ora?

Mi alzo a fatica dal letto e raggiungo strisciando i piedi il citofono, vicino la porta d'ingresso.
"Chi è?"
"Sono io, Larissa."  Sento la voce della mia migliore amica nella cornetta del citofono.
Apro il portone e la porta e mi ributto velocemente sul letto, stile stella marina. Sento quest'ultima richiudersi e i passi di Larissa avvicinarsi sempre di più.

"KATEEE!!"

Ma perché diamine urla sempre?

Entra nella mia stanza con delle buste che finiscono ai piedi del mio letto, io mi alzo sui gomiti per guardarla meglio e la prima cosa che noto sono i suoi folti capelli rossi in perfetto contrasto con la carnagione chiara così come gli occhi. Sta sorridendo in modo strano, ne sta pensando un'altra delle sue.

"A cosa stai pensando? E perché sei venuta così tardi?" Dico sognando già il mio letto e il mio pigiama.

"Non ci credo, te ne sei dimenticata? Ma davvero Kate?! Non ci posso credere!" Inizia a camminare avanti e indietro gesticolando animatamente e io nel frattempo cerco di fare ordine nella mia testa.

Cosa non ricordo? Pensa Kate, pensa.

All'improvviso mi si accende una lampadina nella testa e dalle mie labbra esce un gemito di lamento e mi lascio cadere sul letto chiudendo gli occhi.

"È stasera? Sicura che non sia la settimana prossima?" Dico speranzosa.

"È proprio questa sera e tu mi hai promesso che ci saremmo andate. Kate è la festa più aspettata da quando è incominciato il semestre!"
Esclama la rossa battendo i piedi a terra come fanno i bambini.

È proprio infantile quando ci si mette.

"Lo so, lo so. Mi sono solo dimenticata."
Mi sollevo contro voglia mentre Larissa inizia a saltellare tutta contenta.
Io guardo i suoi movimenti, sta aprendo le buste che precedentemente ha messo ai piedi del mio letto e ci tira fuori una montagna di trucchi, due vestiti e dei tacchi.
La guardo accigliata e mi schiarisco la voce attirando la sua attenzione.

"Credo che un vestito ti basti, o no?"

"Certo, infatti il secondo è per te." Afferma sorridendomi.

Illusa.

"Ho accettato di venire alla festa ma non di mettere quel vestito e tantomeno i tacchi."
Esclamo alzandomi e dirigendomi verso l'armadio, apro le ante e tiro fuori un paio di jeans chiari strappati, un top nero largo e una giacca di pelle nera.
Larissa mi osserva senza dire nulla, sa benissimo che se anche solo dicesse qualcosa le speranze di vedermi alla festa sarebbero pari a zero.

Inaspettatamente Lei.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora