Caro Derek.
Non so perché ti stia scrivendo questa lettera, ormai se morto, ma sento di averne bisogno quindi...Mi sento una merda, non è possibile che la tua anima non sia più nel tuo corpo, non riesco a realizzare questa cosa, una parte di me crede che sia impossibile tu abbia fatto quella fine, che se prendessi il cellulare e ti scrivessi un messaggio mi risponderesti in poco tempo come al solito, l'altra parte di me continua a ripetermi costantemente che sei morto, non mi ricordavo tutta questa difficoltà nell'accettare la morte di qualcuno, sarà che l'ultima volta risaliva a molto tempo fa.
Sai? Ho sbagliato, davo la tua presenza quasi per scontata nella mia vita, talmente tanti anni abbiamo passato insieme, che ormai era mia abitudine passare la maggior parte del tempo con te e i ragazzi. Capisci VERAMENTE quanto una persona è importante per te solo quando l'hai persa, ed io, purtroppo ti ho perso, sapevamo che prima o poi uno di noi sarebbe morto, cazzo, non così presto, non ho mai pensato alla tua morte, era una possibilità così lontana... ora non lo è più.
La cosa bella è che io cerco di vivere la mia vita, (che si sta riempendo di prime volte dopo la tua morte) ma continuo a sentire quella fottuta vocina intenta solamente a ricordarmi che sei morto, crollo, non importa cosa stia facendo, mi paralizzo, il mio cervello smette di lavorare per decine di minuti. La morte è una cosa naturale, ma allora perché sono così triste per il ciclo della vita? Sono consapevole che il prezzo da pagare per la nascita è la morte , però non so...poi, siamo noi, umani trogloditi che, consideriamo la nascita un miracolo, senza pensare alla condanna della morte che avverrà in futuro. Futuro, questa parola risuona nella mia testa da questo 21 aprile, è quasi nulla ormai per me,il suo significato è pari a zero, non riesco a pensare ad un futuro senza di te, questo mi spaventa, ho l'ansia ogni singola notte, forse l'avrò per sempre. Sei stato sempre con noi, praticamente dall'inizio di tutta sta storia, dalla prima canzone e saresti rimasto fino all'ultima, però non sarà così, almeno...forse, dipende solo da me, però io non so se voglio andare avanti senza di te, Max mi ha già scritto che gli altri se la sentono, siccome sono io il cantante e quello che ti conosce da più tempo spetta a me la scelta , potrei sciogliere la band, ci rimarrebbero tutti male, ma non posso farci nulla.
Odio pensare che non potrò più parlarti, tutti dicono che dall'aldilà mi ascolteresti, ma se non esistesse un aldilà? Trovo questi discorsi di paradiso, seconda vita o reincarnazione delle complete cazzate, tu sei morto, sto scrivendo al nulla, come un povero pazzo, la tua fottuta morte mi sta facendo uscire pazzo.I nostri fan dicono che vivrai per sempre nei nostri cuori , che vivrai in eterno come la tua musica, non è corretto, solo la tua immagine, la tua persona rimarrà viva finché noi e tutti i nostri fan moriremo, ma tu no, non potrò più sentirti suonare a caso, vederti sorridere, osservarti fare il coglione, condividere con te la gioia di stare su un palco, comporre insieme a te, udire la tua voce, eccetera eccetera, potrò farlo solo nei ricordi, solo in dei ricordi che nella mia mente sembrano più morti di te, veramente defunto.
Tu stesso sai che non piango mai, anche quando effettivamente vorrei farlo, ora lo sto facendo, sto macchiando questo foglio con inchiostro e lacrime che riflettono tristezza per la tua anima inesistente e non più dentro il tuo corpo.
Mi sento veramente uno straccio vivente, mi sento davvero pazzo, I've lost my god damn mind; non riesco nemmeno ad ascoltarla di nuovo, dovrebbe essere il contrario, quelle canzoni sono l'unica via sempre efficace e indelebile che mi concederebbe di riportare in vita una parte della tua persona, ma no, sono un deficiente, lo sai benissimo, talmente tanto che quando mi hanno detto della tua morte sono stato sdraiato a fissare il soffitto per 4 ore, 4 ore dove ho perso tutti i liquidi che avevo in corpo, tra l'altro.
Dall'inizio di tutta sta lettera ti sto dicendo che mi manchi, forse sono anche un po' ripetitivo, ma sei il mio pensiero fisso, sento che avrei dovuto passare ancora più tempo di quanto ne abbiamo mai passato insieme, è assurdo, mancava solo che dormissimo insieme ed avremmo passato insieme 24 ore su 24 praticamene.
Per un minimo momento ho pensato al suicidio, però ho cambiato idea, non posso mollare tutto, ho una figlia da crescere, manchi anche a lei, manchi a tutti quelli che ti conoscevano, poi tutte quelle condoglianze che la gente mi fa sono inutili, sono forzate e vuote, come gli abbracci che qualche mezzo sconosciuto mi ha dato oggi, al tuo funerale, qualcun' altro apprezzerebbe, ma mettono solo a disagio e poi, nemmeno un "Condoglianze" o un abbraccio forzato potrà riportarti in vita, nemmeno tutte le lacrime che ho versato per te, potrei riempirci una bottiglia da un litro, non sono leggeri fiumiciattoli che mi scorrono sul viso, sono fottuti torrenti in piena, come la mia mente.
Tu vorresti vedermi felice, per onorarti dovrei sorridere, ma per ora non riesco, non so se ne sarò di nuovo in grado, o, comunque, se riuscirò a farlo come lo facevo prima, non so nulla cazzo! L'unica certezza che ho è che non sei qui con me, che non sarai mai più con me e starò sempre male per questo. L'unico ricordo che non sembra volenteroso di suicidarsi come gli latri è quello di te che mi vieni a portar via dalla prigione con il tuo vecchio van, quel tuo sguardo in quel momento rimarrà impresso nel mio cervello fino alla mia di morte. Odio tutto ciò che sta accadendo, non dovevi morire! O meglio, sì, ma nessuno voleva che ciò accadesse così fottutamente presto, non posso crederci, nemmeno ora riesco ad essere pienamente cosciente del fatto che tu sia deceduto, forse no lo realizzerò mai. Lascerei finire qui questa lettera inutile, probabilmente te ne scriverò altre.Mi manchi tantissimo, Ronnie <3
Mi sdraiai, ero nel bel mezzo di una crisi di nervi, solo nella mi a stanza, mia figlia a scuola e la mia ragazza lontana abbastanza da non sentirmi, quei "fottuti torrenti" che avevo citato nella lettera, mi solcavano ancora le guance intente a fare un espressione triste, volevo urlare, lo feci, il più forte che potevo.«I'm insane, well I can feel it in my bones!»
Ero fissato con i versi di canzoni che non riuscivo nemmeno ad ascoltare, mi sentivo un totale coglione.
Accanto a me qualche siringa, cercai qualche minuto di non farlo, mi ero ripulito per bene da quella merda prima della sua morte, ma ormai ero in un crollo emotivo esagerato.
Quando dissi ai ragazzi che era passato un mese dalla mia ultima dose Derek mi diede un abbraccio, un paio di anni dopo morì. Per onorarlo non avrei dov
-Prima dose di droga dopo la tua morte- Pensai
Ecco, lo avevo fatto, ecco, un'altra prima volta dopo la sua morte. La mente che si sconnetteva lentamente da tutto, non ricordavo della sua morte, ero felice.
[...]
Potevano essere passati 30 minuti, come 5 ore, corsi a sistemarmi, mi diressi verso il bagno, per sciacquarmi la faccia, notai il mio riflesso allo specchio, per un secondo lo vidi dietro di me, proprio lui, non so se fossi ancora un minimo sotto l'effetto della droga, ma lo vidi con la lettera che avevo scritto in mano, un sorriso, uno sguardo che mi comunicava letteralmente:"Sii forte Ronnie, voglio che tu vada avanti", i miei occhi diventarono lucidi, mi ero reso conto della cazzata che avevo fatto, corsi subito indietro, presi quelle fottute siringhe e me ne sbarazzai.
Risposi al messaggio di Max
"I Falling non si fermeranno mai, Derek non lo vorrebbe"
Andai su Spotify, lasciai partire la nostra musica, avevo scelto di andare avanti, ciò significava, che ai concerti avrei dovuto cantarle, dovevo controllare le emozioni, poco alla volta, lo avrei fatto per lui, per i ragazzi, per i fan... per tutti!
ebbene sì, 2 giorni fa (perché ci ho messo 2 giorni a scrivere sta schifezza) era il suo anniversario di morte, 3 anni fa è successo, Derek è morto, ha lasciato il segno nei nostri cuori, questo non lo riporterà in vita, ma ciò non toglie che gli vorremo sempre bene
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Dear Derek
Short StoryCaro Derek. Non so perché ti stia scrivendo questa lettera, ormai se morto, ma sento di averne bisogno quindi...