Metti il mio cuore in disordine

Disastri

Mike Wheeler è stato assunto dalla mia famiglia i primi giorni di questa calda estate per tagliare il prato e occasionalmente pulire la piscina dopo dei party.

E' stata mia sorella Jane a raccomandarlo ai miei genitori.

Mia sorella alla quale a scuola rivolge sempre dei bellissimi sorrisi di cui io mi sono stupidamente innamorato guardandoli da lontano.

Non sono mai riuscito a essere vicino a lui senza arrossire fino alle orecchie quindi me ne sono sempre tenuto alla larga e lui ha confuso questo atteggiamento per presunzione.

Pensa che dato che la mia famiglia è ricca io abbia dei problemi a farmi vedere vicino a lui, mi rivela Jane un pomeriggio vicino al bordo della piscina.

Avrei voluto dirle la verità ma non ero pronto a rivelare il mio segreto.

Pronto o no però pochi giorni dopo sarà la persona che meno di tutte avrebbe dovuto saperlo a scoprirlo. Wheleer.

Non appena è stato assunto, non sapendo come comportarmi intorno a lui ho deciso di rimanere fuori casa quel lasso, si trattava solo di un paio d'ore ogni mattina.

Il giorno del disastro ero tornato prima per trovarlo inaspettatamente nella mia stanza.

Non ho mai chiesto il perché si trovasse lì incapace di parlare dopo aver visto tra le sue mani il mio album da disegno.

Poteva rivedersi in ogni pagina.

Riuscivo a leggere dalla sua espressione quanto fosse furioso.

Il mio cuore era paralizzato davanti a quella vista.

"Per uno che non vuole neanche farsi vedere vicino a me ti interesso parecchio." rivela amaro

"Esci dalla mia stanza!"

Al posto di fare un passo verso la porta lo fa verso di me.

Indietreggio per colpire il muro con le spalle.

"Davvero? Io? Non avrebbe più senso qualcuno con il tuo stesso conto in banca come Steve Harrington? "

"Esci..." supplico ma lui continua senza pietà

"Il neo che hai ritratto sulla mia schiena, sai mi sentivo osservato negli spogliatoi della palestra ma non avrei mai..." la frase spezzata a metà da una mia spinta

"Stai al tuo posto Wheeler ed esci dalla mia stanza, è un ordine!"

Non gli avevo mai parlato in quel modo e non avrei più trovato il coraggio di farlo.

Con mia grande sorpresa non ha rivelato a nessuno quello che aveva scoperto, ma da allora non sono più riuscito ad uscire di casa mentre la mia famiglia e lui erano lì.

A volte erano loro ad uscire ed era lì che Mike ha cominciato a tormentarmi.

Smetteva di lavorare e si comportava come se fosse casa sua.

Ogni tanto provavo a dire qualcosa ma mi bastava una sua occhiata per zittirmi.