Il cambiamento

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Era un giorno d'estate quando le cose cambiarono per sempre...
La mia vita era orribile.

Come ogni mattina guardavo mia madre con lo sguardo disperato,da sola sul divano ,con la sua cioccolata calda ,calda come la sua fronte ,poi il divano, di quel giallo spento che mi deprimeva,sapendo che era tutta colpa di mio padre.

Quella mattina salì sullo scuolabus e vidi i miei compagni già pronti a ridere di me ,per il mio atteggiamento distaccato,guardai dal finestrino pensando alla scomparsa della mia unica amica si chiamava Rosa è al di là delle sue rughe rispondeva un cuore saggio e affettuoso .

L'unico ricordo che mi rimane di lei era un nastro rosa come le nuvole al tramonto.
Arrivata a scuola sentivo già l'odore della vernice sui muri appena pitturati di colore grigio come nuvole che vedevo su di me, gli sguardi dei ragazzi mi corrodevano le unghie e i commenti delle ragazze mi facevano sentire uno straccio per pavimenti.

Entrai in quella classe con quei compagni con quella professoressa sempre occupata a correggere gli errori degli altri. Mi girai verso il mio banco quando un ragazzo,l'unico che pensava solo a figurine, fumetti e libri,mi chiamò, io quasi entusiasta per essere stata considerata almeno per 2 secondi,mi chiese solo se avevo una matita.
Io risposi sì, sapendo che quella matita sarebbe finita nel cestino spezzata in due.

Iniziò la lezione, vedevo le lancette scorrere e le palline di carta che arrivavano sul mio banco.
finì la lezione e sentì il bisogno di andare in un posto segreto, li non ci va mai nessuno è un giardino abbandonato con una fontana che mi attirava da sempre...

IL NASTRO ROSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora