Pregiudizi

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Pov Hope:
Mi sono appena svegliata, la testa mi gira, le gambe mi fanno male.
Cercai di alzarmi, ma non ci riuscivo, la cavaglia faceva male.
Madame Chips fece entrare i ragazzi.
Appena mi videro in quelle condizioni, si avvicinarono a me preoccupati.
Dopo un po riuscii a calmarmi e li mandai via dicendo che ero stanca.
Tutti uscirono tranne Mattheo che rimase immobile fin quando disse di botto "So chi sei"

"Hai frugato nelle mie cose!" dissi acida impugnando la bacchetta. Come ha osato curiosare nelle mie cose, sentivo la rabbia salire, il respiro stava diventando irregolare.

"Vuoi farmi del male perché so la verità?"

"Non credo tu debba fare lo sbruffone in questo momento, se sai chi sono sai che nella mia famiglia uccidere è normale"

Pov Mattheo:
Forse può sembrare da stupidi, ma non ho paura di lei, non so, è come se avessi la sensazione che lei non mi farebbe mai del male. Può essere anche una Mikaelson, ma nei suoi occhi non vedo la cattiveria.

"Il tuo battito era debole come hai fatto a guarire?"

Lei mi guardò sorpresa come se non si aspettasse la mia domanda. Mi guardò per qualche secondo e poi disse "Sai chi sono, ma non hai paura di me. Perché?"

"Noi due siamo uguali...due ragazzi che tutti senza nemmeno conoscere definiscono mostri" dissi per poi votarli le spalle e andando verso la porta dicendo "Non importa quanto noi proviamo ad essere bravi, migliori...loro ci consideranno dei mostri sempre per sempre"

Pov Hope:
Quelle parole "Sempre per sempre" è la promessa che la mia famiglia si fa da migliaia di anni.
La promessa che non importa cosa accada, la famiglia è la cosa più importante e sopratutto è per sempre.
Ogni Mikaelson morirebbe per salvare l'altro.
Tutti ci definiscono mostri, senza sentimenti, ma non sanno che riusciamo ad amare.
Si noi amiamo, amiamo la famiglia per noi è intoccabile, nessun membro della famiglia deve venire ferito.
Anche dopo i litigi, le bugie, i tradimenti grazie a questa promessa che si fecero migliaia di anni fa la famiglia è tutta riunita.
Perché insieme si è forti, non soli, ma insieme.
Un giorno mio padre mi disse "Ho capito che non si deve dare amore ad un luogo, ma alle persone perché sono loro che ci rendono felici non il luogo"
Me lo disse quando avevo nove anni, quella sera in cui il vuoto stava cercando di impossessarsi di me.
Il vuoto rapiva bambini per i sacrifici, ma sono ancora qui viva, e tutto grazie alla mia famiglia.

Ma questo è il passato, ora ci sono nuove minacce e pericoli...

Sono sola in infermieria.

Mattheo mi ha chiesto come ho fatto a guarire, altri sapendo la verità sarebbero scappati via, ma lui no. È rimasto con me a parlare con una tranquillità...
Dice di sapere chi sono, ma non sa proprio niente, sa chi è la mia famiglia, la famiglia originale, ma io...io sono diversa da tutti loro.
Dopo un po provai ad alzarmi e non sentivo più dolore, vedendomi in piedi Madame Chips rimase molto sorpresa da tutto ciò e da come fossi sveglia dopo la ferita alla testa.
"Ma come è possibile? Hai perso troppo sangue per stare già in piedi..."
"Sto bene ora posso andare" dissi cercando di uscire, ma mi bloccò dicendo "Una persona con le tue ferite dovrebbe essere a letto senza riuscire a camminare invece tu..."

Già non c'è una spiegazione possibile per questo, ma è così, nel mio sangue c'è sangue di vampiro e per questo che guarisco.

Stavo per dire qualcosa quando la porta si aprì.

Vidi mio padre entrare e usare la sua velocità da vampiro per arrivare verso Madame Chips affertandole la testa e guardandola negli occhi.

"Madame la ragazza è stata fortunata a riprendersi così velocemente"

"È stata fortunata" ripeté Madame.

Mio padre mi guardò dicendo "A presto amore"
Poi scomparve veloce come era arrivato.

"Madame quando potrò tornare nella mia stanza?" chiesi.
"Bhe è stata fortunata, può tornare subito se vuole signorina, ma domani venga per un controllo"
"Certo a domani allora" dissi uscendo dall'infermeria.

Arrivata davanti la camera feci un respiro profondo ed entrai trovando Mattheo seduto sul suo letto con le mie foto in mano.

Stranamente non sono arrabbiata con lui, non so perché, ma l'unica cosa che voglio sapere e perché non l'ha ancora detto a nessuno.

"Ora sai il mio segreto perché non sei andato a dirlo agli altri?" chiesi sedendomi nel mio letto.

Lui mi diede le mie foto e mi guardò dritto negli occhi come se stesse provando a decifrarmi.
"Non voglio che tu passi ciò che è successo a me" disse per poi dire "Te lo voglio mostrare...leggimi la mente"

Mi avvicinai a lui dubitosa, ma feci quello che ha detto, li puntai la bacchetta.
Appena dissi l'incantesimo capii cosa intendesse.

"Guardate quello è il figlio del signore oscuro"

"Sarà un mostro come suo padre!"

"Sei stato tu ne sono sicuro!"

"Mostro mostro!"

"Assasino"

Quello che vidi mi sconvolse, quindi è questo ciò che mi aspetta se tutti sapranno la verità, per ogni cosa che succederà io sarò la colpevole? Mi incolperanno senza prove.
Ma infondo di cosa mi sorprendo, ogni volta che succedeva qualcosa nel quartiere francese tutti pensavo che fosse a causa della mia famiglia, senza nessuna prova.

"Tutti mi dicono che sono stronzo e senza cuore, ma è grazie a questo se non ho sofferto per quello che mi dicevano"

Rimasi in silenzio ad ascoltare ciò che stava dicendo fin quando lui disse "Non riesco a capirti...tu cosa stai provando adesso?"

"Niente, tutto questo è storia già vista" dissi calma.

Li raccontai di come ci incolpavano ogni volta nel quartiere francese di quanti insulti abbiamo ricevuto.
Ma di come mio padre mi abbia insegnato a farmi rispettare.

"Allora non avrai problemi se si scoprisse la verità"

"I problemi li avrò lo stesso, delle persone mi vogliono morta, vogliono il mio potere"

"Che poteri hai? E poi perché tu sei una strega, e non un lupo o vampiro?" chiese curioso.

Questa è la domanda che sapevo sarebbe arrivato il momento di rispondere.
Potrei dirli tutta la verità, ma più sa su di me e più sarebbe in pericolo.

Lo guardai e risposi "Mia nonna era una strega ecco perché sono una strega"

Stava per dire altro, ma lo fermai subito dicendo "Questo è tutto ciò che posso dirti"

Spazio autrice:
I pregiudizi, essere considerati mostri, assassini è questo ciò che accomuna Hope e Mattheo.
Senza avere scelta hanno ereditato i nemici dei loro genitori.
Forse tutto ciò li avvicinerà.
Continuate a leggere la storia.
Grazie mille 🙏❤️❤️

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