Marco è in coma farmacologico ma chissà cosa succede dentro di lui, soprattutto se la sua anima è ancora nel suo corpo.
Marco: "Ma tu chi sei?"
Con chi parla questo ora.
Marco: "Con te."
Ah. Beh io sono... non ha importanza chi io sia, comunque, come stai Marco?
Marco: "Sto bene dai. Aspetta, tu come fai a sapere il mio nome? E cosa ci faccio qui?"
Allora, il tuo nome lo conosco e basta. Riguardo a cosa ci fai qui non lo so, ma non lo so davvero, tu per caso hai qualche ricordo?
Marco: "No, però mi sarà capitato qualcosa sicuramente."
Oddio, si questo si, ti hanno fatto una brutta cosa ma non avrei mai pensato che saresti arrivato a questo punto. Devi tornare indietro.
Marco: "Cosa mi è capitato?"
Davvero non hai memoria?
Marco: "No."
Cazzo, è già grave così mannaggia. In pratica ti hanno rapito, hanno abusato di te svariate volte, oltre a menarti e frustarti peggio degli schiavi. Poi per non farsi mancare nulla, hanno preso un palo in silicone con diametro di dieci centimetri, e te lo hanno infilato dentro dal tuo bel culetto per oltre trenta centimetri.
Marco: "Ma è orribile, però dovrei sentire male ma ora non sento niente, mi sento leggero."
No no no, non mi piace come segno. Dobbiamo trovare il modo di svegliarti a costo di prenderti a calci in culo.
Marco: "Ma sto così bene."
Oh riprenditi immediatamente ciccio. Questa non è la tua ora. Ora ti farò delle domande per rinfrescarti la memoria.
Marco: "Va bene."
Come ti chiami?
Marco: "Marco Casadei."
Ok. Quanti anni hai?
Marco: "16."
Perfetto, di dove sei?
Marco: "Milano."
Esatto, chi è la persona con cui stai?
Marco: "È...si è esattamente...perché non me lo ricordo?"
Oh cazzo. Va bene, tu stai Jacopo, un ragazzo di 26 anni.
Marco: "Oh ora ricordo, ricordo tutto ciò che mi è successo."
Hai voglia di parlarne?
Marco: "Non proprio ma ne parlerò. Quella mattina mi sono svegliato in casa mia con a fianco a me il mio ragazzo. Mi ricordo che la notte prima, mentre me lo buttava dentro pesantemente avevo sentito un rumore come se si fosse rotto il letto. Solo in seguito ho scoperto che è entrato qualcuno in casa scassinando la porta. E lo so perché me lo ha detto il rapitore in viaggio. Nel furgone mi hanno picchiato e violentato però non con il loro uccello, con altro e si sono divertiti a vedermi soffrire. Arrivati in questa casa sono stato violentato per diverse ore, però questa volta mi hanno legato e sono entrati con i loro cazzi, si sono mascherati quindi non li ho visti in faccia. Mi hanno fatto molto male. La parte che mi fa pensare "che schifo l'umanità" è proprio questa che ti sto per raccontare. Dopo avermi fatto di tutto e di più, è arrivato il capo penso, un serial killer sicuramente, mi ha preso e mi ha portato in questa stanza rotonda, bianca e con troppe luci. Io in quel frangente sono stato stordito e in più mi ha drogato con una siringa, mi ha legato come se fossi una marionetta e mi ha appeso. Ho toccato solo con i piedi in quello che mi è sembrato un piedistallo, poi non ho capito cosa ho avuto dietro. E da li il buio."
Madonna, i brividi cazzo, mi dispiace troppo. Ora però ti dico cosa è successo dopo. Jacopo e altri della gang sono riusciti a localizzarti e ti hanno recuperato ammazzando anche il pazzo. Ti hanno portato subito all'ospedale e ti hanno salvato in tempo. Jacopo non se n'è mai andato dalla tua stanza d'ospedale, pensa quanto ti ama.
Marco: "Oddio, ora è tutto chiaro, devo tornare. Ma ho così sonno mannaggia, mi... sto... add... ."
Finalmente stai tornando nel tuo corpo. Quanto mi dispiace per quel che ha subito quel ragazzo.
STAI LEGGENDO
Cuore di platino
RomanceQuesta è la storia d'amore tra Marco, un ragazzo di 16 anni facente parte dell'alta società milanese e Jacopo, un ragazzo di 26 anni lavorante con la mafia italiana. Vi state chiedendo come faranno a conoscersi? Beh, lo scoprirete.